Il TAR si pronuncia sul vecchio Ufficio postale

... prima di esprimere la mia opinione, voglio leggere attentamente il testo della sentenza. Se da essa ricaverò la convinzione che l'azione fin qui condotta dall'Amministrazione non è stata corretta, lo dirò molto schiettamente. Se il commento del Sindaco segna il preludio a ulteriori sconfitte e a ulteriori costi, lo dirò con altrettanta schiettezza.

In questo momento mi soffermo su questa parte del comunicato del Sindaco (https://www.qualecefalu.it/node/2688): "Ciò non toglie che, in base a quanto prevede la legge, il comune rimane titolare del diritto dovere di accertare, entro i primi trenta giorni dalla comunicazione di inizio lavori, i presupposti per la concessione stessa disponendo un eventuale provvedimento di annullamento o revoca. A tal proposito, va evidenziato, cosa che non rileva nella sentenza del Tar, che il consiglio comunale ha nel frattempo dato esecuzione alla variante con cui si si prevede un diverso utilizzo dell’area."

La prima parte si riferisce all'esistenza "dei presupposti per la concessione". Non potevano essere accertati prima? La seconda parte, là dove dice che "va evidenziato, cosa che non rileva nella sentenza del Tar, che il consiglio comunale ha nel frattempo dato esecuzione alla variante con cui si prevede un diverso utilizzo dell’area." indica la precisa volontà d'avere comunque sempre ragione, anche in barba a diritti legittimamente acquisiti e detenuti.

Comunque, domani chiarirò meglio in un mio intervento, che spero chiarificatore della decisione dei Giudici, che si sono permessi di non rilevare che il Consiglio comunale ha nel frattempo dato esecuzione alla variante con cui si prevede un diverso utilizzo dell'area. Monelli, irritare così tanto il Sindaco!