18 Giugno 2013, 23:18 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Nel corso della tavola rotonda “sulla situazione politica economica e finanziaria cefaludese” indetta da dieci Consiglieri di opposizione e tenutasi, ieri 17 giugno, nella sala delle capriate del Municipio, l’ing. Fabrizio Piscitello intervenendo nel dibattito, mi ha chiesto di pubblicare, la lettera che il responsabile del servizio idrico integrato del Comune di Cefalù, ing. Mariano Cirri, ha inviato ad APS :
in aggiunta alle due lettere che APS ha inviato al Comune e che io avevo pubblicato nel post (https://www.qualecefalu.it/node/2428).
A meno di ulteriore corrispondenza di cui non mi è dato sapere ed a giudicare dalle date della corrispondenza in mio possesso, pare che, alla lettera del Comune a firma dell’ing. Cirri assunta al protocollo di APS in data 29/10/2009, APS abbia risposto con la prima delle due lettere da me già pubblicate e che, per la migliore intelligenza della vicenda, ritengo opportuno riproporre.
Nella sostanza ed in estrema sintesi: alla richiesta del Comune di accreditamento somme per pagamento fatture Sorgenti Presidiana, APS ha risposto chiedendo l’emissione da parte del Comune delle fatture che costituiscono la necessaria documentazione fiscale per la definizione del rapporto debito/credito.
Nella sostanza ed in estrema sintesi: nulla di nuovo su quella che è stata la causa prima del mancato pagamento delle fatture per complessivi 2.418.000 euro per la quale Sorgenti Presidiana ha intentato il lodo al Comune di Cefalù.
Al riguardo a fornire la chiave di lettura della intera vicenda è la DISPOSIZIONE DI SERVIZIO con la quale, in data 23 novembre 2010, il dott. Rosario Bonomo, allora Segretario Generale del Comune di Cefalù, ha assegnato le competenze degli adempimenti relativi al nuovo iter dei procedimenti istruttori amministrativi per le fatture Sorgenti Presidiana e per le fatture Acque Potabili Siciliane
La lettera del Comune ad APS firmata dall’ing. Cirri, la risposta di APS al Comune e la disposizione di servizio del Segretario Bonomo sono tre documenti che, da soli, dicono tutto sulla vicenda del lodo arbitrale che ha visto soccombere il Comune per tre milioni di euro circa.
Tre documenti sui quali la politica del quinquennio 2007-2012 ha taciuto.
Pro domo sua!
A parlarne, infatti, avrebbe fatto proclama della sua incompetenza.
Saro Di Paola, 18 giugno 2013
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Articoli correlati:
- APS non ci sta: la responsabilità del lodo è tutta del Comune! - Saro Di Paola - 11 giugno 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2428)
- Lodo arbitrale Comune di Cefalù-Sorgenti Presidiana - Comune di Cefalù - 6 giugno 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2392)
- IL LODO AMARO: altri 3.000.000 di euro sul groppone della Città - Saro Di Paola - 6 giugno 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2390)
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Commenti
Angelo Sciortino -
Il segretario Bonomo aveva capito
A leggere le disposizioni del dottor Bonomo, si evince con tutta evidenza che egli aveva capito quanto fosse necessario rivolgersi ai suoi burocrati nel modo più semplice possibile, come si fa con i bambini, quando s'insegna loro a far di conto con il pallottoliere e a leggere con l'ausilio delle figure..
Avanzo una proposta: chiediamogli di ritornare, perché c'è ancora tanto bisogno di lui!