In attesa di risposte, dal 14 giugno sospenderemo per tre giorni l'apertura al pubblico del Museo Mandralisca

COMUNICATO DEI DIPENDENTI DELLA FONDAZIONE CULTURALE “MANDRALISCA” DI CEFALU’

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA

AL SINDACO DEL COMUNE DI CEFALU’

AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DELLA “FONDAZIONE CULTURALE MANDRALISCA”

Gentili Tutti in indirizzo,

• Facciamo seguito a tutte le precedenti comunicazioni, in cui è stata sottolineata la grave situazione finanziaria della “Fondazione Culturale Mandralisca” e, in particolare, della  mancata corresponsione dello stipendio da parecchi mesi;
• Abbiamo, nonostante tutto, continuato a prestare il servizio alla cittadinanza, consapevoli di quanto sia importante nella nostra isola  il ruolo dei Beni culturali e museali e come questi dovrebbero essere considerati beni irrinunciabili per la conservazione e la valorizzazione del nostro immenso patrimonio di culture, saperi e arti e consapevoli di quanto il turismo, che dovrebbe costituire la fonte primaria del benessere siciliano, non possa essere considerato in maniera separata rispetto al patrimonio culturale e artistico;
• Abbiamo più volte sottolineato anche il valore economico-sociale dell’esistenza della Fondazione “Mandralisca”, ricca di un museo e di una biblioteca dal valore inestimabile;
• Abbiamo atteso per mesi risposte concrete da parte delle Istituzioni regionali e comunali;

ringraziando tutti coloro che nei mesi scorsi hanno contribuito ad accendere i riflettori sulla situazione del Museo “Mandralisca” (ma da qualche tempo è ritornato il silenzio sui problemi non risolti della Fondazione), comunichiamo

CHE DA VENERDI’, 14 GIUGNO, COME PRIMA INIZIATIVA, SOSPENDEREMO PER TRE GIORNI L’APERTURA AL PUBBLICO DEL MUSEO E DELLA BIBLIOTECA, PUR CONTINUANDO AD ASSICURARE IL REGOLARE SERVIZIO DI CUSTODIA.
RESTIAMO IN ATTESA DELLE RISPOSTE PIU’ VOLTE PROMESSE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI, NON SOLO A PAROLE, MA CON I FATTI.
LA SITUAZIONE E’ ORMAI TALE CHE LA CHIUSURA DEFINITIVA DEL MUSEO E DELLA BIBLIOTECA SEMBRA INEVITABILE, CON GRAVE DANNO PER I DIPENDENTI, MA ANCHE PER L’IMMAGINE DI CEFALU’ NEL MONDO, COSTRETTA A RINUNCIARE AL SUO IMMENSO PATRIMONIO  CULTURALE E ARTISTICO.