13 Marzo 2013, 08:57 - C.C.N. Cefalù P... [suoi interventi e commenti] |
Il Centro Commerciale Naturale ha seguito e vissuto come parte molto attiva e propositiva tutto l’iter che ha riguardato “l’approvazione” con alcuni emendamenti da parte del consiglio comunale, del Piano Commerciale della città di Cefalù.
Partendo da zero, ritengo opportuno dare una continuità storica ad i fatti accaduti, per poter meglio, ognuno di noi, farsi una idea in merito; L’inizio risale al mio incontro, un anno fa circa, con il Commissario Regionale preposto alla stesura del piano commerciale (apro un inciso: Cefalù era già da tempo stata commissariata, in quanto la precedente amministrazione non era riuscita a dotarsi di un piano commerciale), incontro NON ufficiale, che mi ha catapultato in una situazione a me sconosciuta fino a poco prima ,ossia venire a conoscenza della relazione e DETERMINA del piano commerciale da parte del commissario, ed alla sua imminente approvazione in quanto sarebbe dopo poco tempo scaduto il mandato ricevuto dalla Regione Sicilia; dopo aver capito l’importanza di questo atto, abbiamo cercato di chiedere spiegazioni alla amministrazione in carica e soprattutto cercare di capire su quale base procedurale sia stato realizzato questo piano (il Commissario era tenuto per legge a sentire le associazioni di categoria, non rispettata); Abbiamo successivamente chiesto ed ottenuto alcuni incontri chiarificatori, dove il Sindaco si è reso disponibile a discutere su eventuali modifiche da poter apportare al piano prima dell’approvazione definitiva; Io non voglio entrare nel merito della emendabilità o meno di una DETERMINA di un commissario da parte del consiglio comunale, e su cui sono emerse tante contrarietà di autorevoli personalità, ma semplicemente la nostra linea, sin dall’inizio è stata quella propositiva e di voler comunque lavorare per portare dei suggerimenti migliorativi al documento, consapevoli che probabilmente i nostri sforzi sarebbero stati inutili qualora il piano fosse risultato non essere suscettibile di modifiche o emendamenti! La legislazione ci darà risposta in merito.
A conferma di quanto detto, dopo vari incontri con la commissione preposta, abbiamo preparato (grazie anche al Sig. Mento ed al Sig Castelli) uno studio tecnico con delle proposte di modifica al piano già determinato dal commissario, che poi sono state accolte e sintetizzate con alcuni emendamenti dei consiglieri comunali, ed infine in aula consiliare integrate al piano commerciale definitivamente approvato. “Habemus piano commerciale” qualcuno direbbe.
Ebbene, non posso esimermi dal ringraziare, questa amministrazione per l’apertura e disponibilità mostrataci, ma questo piano comunque deve servire adesso come punto di partenza date purtroppo alcune incongruità con una più ampia visione cittadina; è fuori discussione che il piano chiaramente poco a che vedere abbia con la qualità dei prodotti venduti, o sulla cortesia degli operatoti o sull’illuminazione pubblica (per rispondere al Direttore Macaluso di Cefalunews nel suo redazionale, che comunque da degli spunti su cui lavorare), ma che invece tanto ha a che vedere con la regolamentazione delle attività produttive su precise e definite zone della città, stabilite dal piano regolatore. Ebbene come si fa attraverso lo strumento piano commerciale ad adeguare le norme del P.R.G se esso stesso ancora non è stato redatto (per rispondere al consigliere Pizzillo nella sua lettera di risposta al redazionale del Direttore di Cefalunews) ?
Sulle nostre proposte accettate:
1) Abbiamo cercato di valorizzare al massimo l’importanza del concetto di Centro Commerciale Naturale e quindi di tutte le piccole realtà commerciali che insistono sull’area di pertinenza riuscendo anche ad ottenere l’abbattimento da 5.000 mq a 1.500 mq ( la nostra proposta era di 1.000 mq) dell’area massima commerciale realizzabile sul lungomare Giardina, prevista dal piano commerciale originale;
2) Abbiamo salvaguardato la continuità generazionale delle attività commerciali esistenti, permettendo il sub ingresso o le cessioni ai figli dei titolari,senza dover incorrere a difficoltà legate all’adeguamento delle attività stesse
I nostri prossimi passi saranno quelli di una sempre più stretta attività di studi e proposte volte a dare il nostro contributo per la prossima realizzazione del P.R.G della città (spero che questa amministrazione ci riesca nel più breve tempo possibile), ed una serie di attività volte a rispondere a questi periodi sempre più difficili per tutte le attività commerciali, legati alla crisi dell’economia reale.
Mi auguro che sempre più attività commerciali possano entrare a far parte del nostro consorzio e tutti insieme si possa lavorare per un unico progetto: risollevare l’economia di Cefalù.
Il Presidente
del Centro Commerciale Naturale
Angelo Maggio
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Articolo correlato: L’approvazione del Piano Commerciale segna un punto di svolta importante (https://www.qualecefalu.it/node/1850)
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Commenti
Quale Cefalù -
Al visitatore che chiede "E il redazionale dov'è?"
Al visitatore che ci ha inviato una "segnalazione" nella quale scrive "Leggo una lettera di risposta a al Consigliere comunale Pizzili e a Cefalunews ma non leggo le lettere a cui rsponde. Grazie" facciamo presenti i due collegamenti da noi inseriti nell'articolo inviatoci dal Centro Commerciale Naturale laddove il Presidente Angelo Maggio fa riferimento al redazionale, o meglio editoriale, del Direttore di Cefalunews Mario Macaluso "Un piano commerciale estraneo al turismo" del 11/03/2013 e alla lettera inviata, sempre a Cefalunews, dal Consigliere comunale Nicolò Pizzillo "Piano commerciale e bisogni di Cefalù" del 12/03/2013.
Basta, dunque, cliccare sul testo evidenziato in azzurro per aprire le pagine del giornale telematico cefaludese cui si rimanda nell'articolo.
Ad ogni modo, per i meno attenti e/o esperti, riportiamo di seguito i link:
Editoriale "Un piano commerciale estraneo al turismo" (http://www.cefalunews.info/0_2014/notizie01b.asp?id=33854#alto)
Lettera "Piano commerciale e bisogni di Cefalù" (http://www.cefalunews.info/0_2014/notizie01bd.asp?id=33862#alto)
Francesco D'Anna -
Considerazioni personali
Ho provato a frenare la mia voglia di scrivere, di rendere pubbliche quelle che in una precedenza avevo definito “ le mie verità”. La scusante del poco tempo a disposizione, mi ha sempre fatto desistere. Ma l’editoriale di Cefalunews e la replica del consigliere comunale Pizzillo, mi hanno spronato a buttar giù qualche riga.
Mi preme puntualizzare che questo mio intervento è a titolo personale, facendo io ancora parte del direttivo del Centro Commerciale Naturale (CCN), ed intervenendo quindi nella modeste veste di ex presidente della CNA e del comitato promotore del CCN stesso, soggetti interessati inizialmente durante la stesura del Piano Commerciale. Premetto anche che non sono molto ferrato in materia, visto che la stesura dello stesso è avvenuta nel periodo in cui io ero già dimissionario dalle due cariche, e non ho avuto modo di avere giusta cognizione.
Ma qualche punto di riflessione vorrei permettermi di esternarlo.
Innanzitutto, sicuramente ci si sarà accorti che ho usato già per ben due volte in poco tempo la parola “stesura”, mentre sia il Direttore Macaluso che il consigliere Pizzillo hanno usato “approvazione”, e in particolare quest’ultimo che testualmente scrive “ da Presidente della II Commissione Consiliare (Commercio e Attvità Produttive), di aver seguito tutto l’iter di approvazione del Piano”. E proprio qui sta secondo me la risposta alle domande di Macaluso. Perché il Piano Commerciale è stato predisposto,redatto, stilato, “steso”, da un Commissario ad acta, nominato dalla Regione qualche anno fa, a seguito dell’inadempienza delle amministrazioni precedenti da una parte, ma se mi è concesso, dalla disattenzione delle precedenti Commissioni Comunali. Io personalmente sono stato informalmente contattato ad inizio 2011 dal Commissario in quanto, dato che “per legge”, dovevano essere interpellati i rappresentanti di categoria, voleva espresso il mio parere. La mia risposta fu che il luogo appropriato per discuterne fosse il Comune, e che dovevano essere congiuntamente convocate tutte le rappresentanze, sia del mondo lavorativo, datoriale e dei dipendenti, sia del mondo sociale, dei consumatori e via dicendo. Sinceramente aspettavo una “formale” convocazione, e non essendo arrivata nel corso dell’anno, mi ero convinto che, dato il mio disimpegno associativo, fossero state interpellate le altre associazioni di categoria. Cosa a quanto pare non avvenuta, dato che personalmente nella proposta di approvazione portata al Consiglio Comunale da parte dello stesso Commissario, non vi è alcun riferimento alle rappresentanze sindacali.
Ecco il primo punto a mio avviso cruciale. Secondo me il Piano Commerciale predisposto dal Commissario ad acta era nullo, meritevole di ricorso sia nella forma, proprio perché è espressamente previsto il parere, seppur non vincolante, delle rappresentanze sindacali, ma altresì anche nella sostanza, dato che, come anche si può evincere da un passaggio dello stesso consigliere Pizzillo nel cercare di spiegare brevemente cosa sia un Piano Commerciale, che sempre testualmente dice “si tratta di uno strumento che ha obiettivi specifici…………………. e che va ad adeguare le norme del P.R.G.”. Quindi, se la mia memoria non mi inganna, oggi ci ritroviamo ad avere uno strumento che va ad adeguare le norme di un P.R.G. che ancora non esiste………………..
Ad ogni modo il Piano Commerciale, ribadisco già del tutto redatto dal Commissario ad acta, è arrivato a questa nuova consiliatura per l’approvazione. E dietro reciproche intenzioni dell’amministrazione da una parte, e dei rappresentanti degli operatori economici dall’altra, si è convenuto, in sede di tavolo tecnico del commercio, fortemente voluto, mi sia consentito precisare, dagli operatori economici, di provare a concordare delle modifiche, da concretizzare attraverso emendamenti proposti in Consiglio Comunale, che migliorassero il Piano Commerciale redatto dal Commissario, pensando, credo, che la stesura di un Piano nuovo, dopo eventuale ricorso vinto contro quello già esistente, portasse troppe complicazioni, e non solo di lungaggine temporale………………
Quindi, in secondo luogo, sarebbe opportuno, anche per onore della trasparenza, verificare quali delle proposte avanzate dagli operatori economici siano state recepite da parte del Consiglio Comunale. Certo però, almeno leggendo quanto riportato dal consigliere Pizzillo, una contraddizione tra i vari “aspetti sostanziali frutto di elaborazione e confronto, approvati ed inseriti nel Piano”, a mio avviso esiste. Da una parte si afferma il “riconoscimento del Centro Commerciale Naturale come strumento di sviluppo e valorizzazione del commercio cittadino” e dall’altra “la salvaguardia dell’area del lungomare con la limitazione delle grandi strutture di vendita a 1.500 mq”. Contraddizione sì, perché forse ci si è dimenticati che il CCN ha una sua perimetrazione, debitamente approvata e riconosciuta dalla Regione stessa, e che buona parte del Lungomare ricade all’interno del CCN “Cefalù Perla del Tirreno”. Difatti la proposta avanzata non solo da quest’ultimo, era la limitazione al massimo a 1.000 mq.
Ultimo appunto che mi permetto di fare, anche perché penso di essermi dilungato un po’ troppo, e nel contraddire il Direttore Macaluso sul fatto che i cittadini non siano stati ascoltati. E sì, perché dato che le commissioni consiliari sono composte dai consiglieri comunali, gli stessi sono rappresentanti dei cittadini, dai quali hanno ricevuto il mandato per essere rappresentati. Poi è opinione personale se rappresentino bene o male, ma proprio in quest’ultima mia affermazione trovo forse la vera ragione che mi ha fatto desistere sino ad ora a dire la mia, ovvero che “la verità sta sempre nel mezzo” e che ci sarà sempre qualcuno che con “arrogante saccenza”, si convincerà di avere la verità assoluta………………… e si vanterà della sua medaglia di “latta” che lo fa risplendere di luce propria ………………