13 Febbraio 2013, 07:24 - Quale Cefalù [suoi interventi e commenti] |
Fonte: Fit-Cisl Sicilia
Palermo, 12 febbraio 2013 - La denuncia della Fit Cisl: "Trenitalia continua a tagliare i treni in Sicilia, 105 in meno dal prossimo 10 marzo, mentre Stato Regione e Rfi si preparano alla firma del Cis, il contratto interistituzionale di sviluppo"
Centocinque treni regionali sui circa 500 in circolazione. Sono i nuovi tagli nel trasporto ferroviario dell'Isola, che scatteranno a partire dal prossimo 10 marzo, e tutto “mentre la Regione ha annunciato giorni fa la firma del contratto interistituzionale di sviluppo per la giornata di domani”. A denunciarlo sono Mimmo Perrone e Amedeo Benigno, Segretari regionali Fit Cisl ferrovie e Fit Cisl Sicilia, rendendo noto cosi il nuovo piano di Trenitalia in Sicilia che sarà operativo dal prossimo mese di marzo, riducendo ancora di più i treni regionali in circolazione e penalizzando i pendolari e i viaggiatori. "Il tutto per assurdo – spiegano i due Segretari - mentre Stato, Regione, Rfi si preparano a firmare il contratto interistituzionale di sviluppo per potenziare le infrastrutture in particolare della tratta Palermo-Catania. Trenitalia intanto continua nella sua politica ormai portata avanti da oltre un decennio in Sicilia, quella dei tagli. La Regione , dopo anni di attesa e disservizi nel trasporto ferroviario patiti dai siciliani, deve provvedere a firmare il contratto di servizio con la società, per giungere davvero in tempi brevi ad un reale potenziamento del servizio ferroviario”. Le tratte che verranno penalizzate dai tagli, sono la Palermo-Agrigento, Catania-Messina, Palermo-Trapani, Agrigento-Catania, anche tratte metropolitane come Siracusa-Taormina, Siracusa-Modica, Taormina-Catania, stazione Giachery-Palermo Notarbartolo, Palermo-Cefalù, Caltanissetta-Roccapalumba, Messina-Milazzo, Catania-Caltagirone, Siracusa-Rosolini e Siracusa-Pozzallo, Fiumefreddo-Catania, Catania-Caltanissetta. “Abbiamo più volte chiesto – aggiungono - il rilancio delle tratte interne,in particolare della Catania-Siracusa, la Siracusa-Caltanissetta, la Palermo-Trapani, e un rilancio complessivo delle infrastrutture in Sicilia attraverso una programmazione unica che porti ad un sistema integrato di trasporti ferroviario,aeroportuale, di viabilità stradale e trasporto pubblico locale”. “Invece da troppo tempo assistiamo ad una continua riduzione dei treni come quella che scatterà se nessuno interverrà, dal prossimo 10 marzo. Di fatto un isolamento progressivo che ha penalizzato fortemente anche il traffico regionale”, concludono Perrone e Benigno.
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Commenti
Saro Di Paola -
Rami secchi e treni vuoti
Sarebbe interessante conoscere, non soltanto, il numero medio di pendolari e di viaggiatori che, giornalmente, negli ultimi anni, hanno viaggiato sui 105 treni regionali che Trenitalia sopprimerà a partire dal 10 marzo ma, anche, il numero medio di chilometri per il quale, lungo le tratte dei treni che verranno soppressi, pendolari e viaggiatori si servono del treno.
Sono numeri dai quali, a mio giudizio, non si può prescindere ciò perchè, a mio giudizio, senza la soppressione dei rami secchi e dei treni vuoti non potrà, mai, avviarsi quel "rilancio complessivo delle infrastrutture in Sicilia" di cui parla la Fit Cisl nel comunicato e che tutti i Siciliani auspichiamo.