In quindici rispondono

Ritratto di Angelo Sciortino

25 Marzo 2014, 09:36 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Quello che segue è l'ultimo documento del Distretto turistico di Cefalù. Esso parla da solo e non ha, quindi, bisogno di alcun commento. Ai lettori il giudizio.

Il presidente Angelo Micciché

L’ultima nota diffusa a mezzo stampa dai sigg. Angelo Cascino, Magda Culotta, Filippo Dolce, Giuseppe La Placa e Vincenzo Pottino, Consiglieri ex dimissionari del Consorzio Turistico Cefalù Madonie Himera, ci impone di intervenire per rettificare una innumerevole serie di inesattezze:

 

  • 1) Non è mai esistito il “Consorzio Distretto di Cefalù e dei Parchi delle Madonie e di Himera”, così come definito dai 5 Consiglieri, se non nelle delibere dei Consigli Comunali aderenti. Nella realtà quello che si è costituito il 14 dicembre 2011 fra comuni, enti sovra comunali, aziende ed associazioni  è il “Consorzio Turistico Cefalù Madonie Himera” con uno statuto che non è quello approvato dai comuni per il Distretto (nel primo ad esempio mancava la discriminazione dei privati rispetto al limite imposto nell’acquisizione di quote sociali) e che, soprattutto, non costituiva il Distretto, poiché  questo si costituirà solo più tardi, il 20 di dicembre, nella forma di associazione temporanea di scopo avendo come soci il Consorzio Turistico, costituito il 14 dicembre, e la Sosvima (Vedi decreto di riconoscimento della Regione Siciliana del 13-6-2012).

 

  • 2) La questione della irregolarità della assemblea del 28-3-2012 è stata posta dal Presidente, stante un suo preciso obbligo statutario (Vedi art. 15 dello statuto del Consorzio), una sola volta in occasione del primo CdA del 26-4-2012 che a maggioranza decise di non dare peso alla questione. Quando, nel successivo mese di agosto, è pervenuta la richiesta di un gruppo di soci sullo stesso argomento, non si è dato corso.

 

  • 3) Riguardo al mancato trasferimento del conto corrente del Consorzio, non risponde al vero che sia mai stato intestato al Presidente del Consorzio, è invece intestato al Presidente della Sosvima ed all’allora Vicepresidente del Consorzio. Si ricorda poi che queste somme non potranno essere utilizzate sin quando il Consorzio non si sarà dotato di un suo bilancio preventivo. Il Presidente si è curato in questi anni esclusivamente di tutelare l’integrità del fondo non permettendo che si spendesse un solo euro neanche per i rimborsi spese che alcuni Consiglieri hanno richiesto.

 

  • 4) Dalla semplice lettura dei verbali del CdA, nella disponibilità di tutti i soci del Consorzio, risulta evidente chi ha impedito che si approvasse il bilancio preventivo sia nel 2012 che nel 2013: dopo vari Consigli infruttuosi e le ripetute sollecitazioni del Presidente, i 5 consiglieri hanno sia votato un’inversione dell’OdG per non trattare il punto (CdA del 19-11-2012), sia trattenuto la bozza approvata e restituita dopo oltre un mese totalmente stravolta (CdA del 16-1- 2013), sia disertato il successivo CdA (13-3-013).

 

  • 5) Nei due anni di vita del Distretto sono state tenute almeno 10 riunioni del Consiglio di Amministrazione e, compresa quella costituente, tre assemblee. Il nostro statuto prescrive un minimo di due consigli l’anno ed un’assemblea per l’approvazione di bilancio preventivo e consuntivo, in due anni nessuno di questi due fondamentali documenti è stato prodotto da un Consiglio in cui il Presidente ha potuto contare sull’appoggio di un solo consigliere a fronte di una schiacciante maggioranza, sempre coesa (Vedi tutti i documenti a firma comune), di 6 consiglieri nel primo anno e successivamente di 5 sino ai nostri giorni.

 

  • 6) Se rispondesse al vero quanto affermato dai 5 Consiglieri circa Il deposito del Bilancio 2012 da parte dell’ufficio del Pist, si tratterebbe della denuncia dell’ennesimo scivolone degli uffici che sono stati imposti al Distretto: si tratterebbe di un bilancio depositato senza il consenso del Consiglio di Amministrazione, senza la firma del Presidente, e soprattutto senza l’approvazione dell’Assemblea.

 

  • 7) Pur se di minoranza la posizione di Angelo Miccichè non è certamente solitaria, i 15 sottoscrittori della presente rappresentano oltre il 30% delle quote private del Consorzio.

 Cordialmente

Francesco Randone, Carlo Madia, Salvatore Culotta, Mario Castiglia, Giuseppe Virga, Giuseppe Farinella, Francesco Dolce, Luciano Luciani, Arcangelo Scialabba, Mauro Caliò, Giovanni Brocato, Giuseppe Vuono, Gaetano Parisi, Giovanni Genovese, Giuseppe Neri.

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