24 Settembre 2012, 23:12 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti] |
Di fronte a questa imminente ennesima strage degli ulivi e del nostro paesaggio occorrerebbe che chi si sia dichiarato in passato in difesa del territorio, dica qualcosa e si chieda - secondo le sue competenze e possibilità - cosa può fare perchè non accada.
Per primo il Sindaco; è lui il cuore della Pubblica Amministrazione, colui che da impulso a tutto il corpo burocratico-amministrativo, e che ne batte il tempo.
Faccia che i tempi della Pubblica Amministrazione contemperino la priorità delle stesura d’urgenza di una variante per S. Ambrogio, rispetto a quella della approvazione, secondo le necessarie procedure e pareri, di questa e delle altre lottizzazioni in nuce.
Dopo Ogliastrillo, dichiarare che questa Amministrazione, frutto di una svolta democratica del paese, può soltanto dare corso, secondo l’ordine di precedenza, alle varie richieste di fabbricazione giacenti o in via di presentazione (assicurando la trasparenza delle loro procedure di approvazione) sarebbe la fine della speranza di una vera svolta nell’uso sconsiderato che si è fatto sin’ora del nostro territorio, ma anche del significato stesso di democrazia se è vero che i cittadini di S. Ambrogio non sapevano.
Chi avrebbe avuto il dovere di informarli molto per tempo?
Forse sarebbe stato inutile allora con le passate Amministrazioni, ma questa non dovrebbe essere diversa?
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Commenti
Carlo Arcidiacono -
Queste foto andrebbero conservate
Queste foto andrebbero conservate perché i posteri probabilmente non avranno memoria di com’è oggi questo luogo. Ci stiamo muovendo su più fronti per sensibilizzare la comunità locale verso delle scelte etiche che possano fare annoverare Cefalù fra i Comuni virtuosi. Non so se la sensibilità di alcuni degli attori principali è quella giusta. Forse i tempi non sono ancora maturi, ma la città, il territorio lo meriterebbe.
Sotto l’aspetto più materiale, ma non meno importante, invece, finalmente si segnala qualche apertura: bisognerà guardare attentamente le carte a disposizione del Comune, per capire meglio come stanno le cose, prima di decidere. Inoltre si è manifestata la disponibilità a prestare attenzione alle peculiarità della borgata ed alle istanze della comunità. Un segnale distensivo dell’Amministrazione che apprezziamo e che speriamo non sia di circostanza.
Segnalo (per adesso) a chi ci segue due tra i motivi che destano particolare preoccupazione alla comunità che attende risposte concrete.
Si dice che il collettore fognario di Sant’Ambrogio e le vasche di raccolta dell’acqua potabile avranno portate più che sufficienti a sopportare anche il nuovo contestato insediamento edilizio.
-Per l’acqua potabile bisognerà capire se la stima è stata fatta considerando solo la popolazione residente o comprende anche i dimoranti estivi che portano la popolazione locale a moltiplicarsi (con i possibili disagi che ne potranno conseguire; gli ambrosiani, il disagio della mancanza d’acqua purtroppo l’hanno conosciuto per molti anni).
-Preoccupa per lo stesso motivo anche lo scarico fognario, perché un collettore per quanto grande possa essere deve scaricare a mare senza inquinare, e sappiamo che così non è.
E se non lo dirà l’A.P.S., qualcun altro lo dovrebbe ammettere essendo stato questo, in passato un proprio cavallo di battaglia politica.
Riprendo alcuni stralci dell’articolata interrogazione urgente che l’allora consigliere comunale di opposizione Rosario Lapunzina fece al Sindaco Guercio, sullo stato dei depuratori comunali. Ho riportato per brevità i punti ritenuti attinenti al depuratore di Sant’Ambrogio, ma il documento integrale è reperibile on line, anche, al link del PD-Cefalù: http://www.pdcefalu.it/node/273
Nel leggerla ho notato l’enfasi nell’enunciazione dei fatti e dei principi da parte del relatore. Era l’8 ottobre 2010.
“Al Sindaco
p.c. Al Presidente del Consiglio
Comune di Cefalù
Oggetto: interrogazione urgente con risposta scritta ed orale
Il sottoscritto Rosario Lapunzina n. q. di capogruppo del Partito Democratico,
premesso che
1.nell’anno 2007, l’allora Responsabile del Servizio Idrico Integrato, con una propria nota del 30 luglio prot. n. 343/UT, evidenziava la “grave situazione sotto il profilo del corretto funzionamento dell’impianto di depurazione, …. ponendo l’accento sul fatto che “le attuali criticità …. dell’impianto hanno evidentemente delle refluenze e delle implicazioni nello sviluppo edilizio ed urbanistico della città per cui è opportuno attenzionare severamente le problematiche di cui sopra”.
……
5.in data, 17 settembre 2010, l’Agenzia Regionale per La Protezione dell’Ambiente (A.R.P.A) ha provveduto ad effettuare alcuni campionamenti presso il depuratore di S. Ambrogio che hanno avuto un esito classificato come tossico. In tale circostanza è stato accertato, altresì, che “dai parametri esaminati si deduce che il campione analizzato NON rispetta i limiti di cui alla Tab. 3 dell’All.5 del D.L.vo 152/06 per: ODORE, BOD5, AZOTO AMMONIACALE e ESCHERICHIA COLI (3.500.000 UFC/100ml)
constatato che
• l’accertata immissione, nel mare antistante al porto di Cefalù e alla frazione di S. Ambrogio, di sostanze inquinanti, a causa della mancata effettuazione dei procedimenti di depurazione delle acque reflue, può comportare fenomeni di eutrofizzazione e/o la contaminazione chimica e biologica;
• l’eutrofizzazione consiste in una crescita eccessiva di alghe che si ha quando, specialmente nella stagione estiva, si verifica una proliferazione algale, la cui successiva marcescenza determina un consumo totale dell’ossigeno disciolto nell’acqua, facendo prevalere forme microbiche capaci di produrre (come è stato accertato nel caso del depuratore di S. Ambrogio) sostanze, come l’ammoniaca, che hanno un odore sgradevole e sono tossiche per tutto l’ecosistema acquatico;
• la contaminazione chimica è causata da scarichi civili e produttivi non depurati in modo adeguato, mentre la contaminazione microbiologica consiste nella presenza di cariche microbiologiche che possono contenere anche specie patogene per l’uomo, determinando una grave fonte di inquinamento che può determinare l’insorgenza di seri rischi per la salute;
ritenuto
a) Grave il comportamento omissivo dell’Amministrazione comunale e l’operato del Responsabile del Servizio Urbanistica che ha continuato a rilasciare nuovi permessi a costruire in una situazione che già da diversi anni appariva fortemente critica ….
b) Scandaloso, quanto è stato appurato dai sopralluoghi interforze effettuati presso il depuratore di S. Antonio e l’impianto di S. Ambrogio;
c) Gravemente lesivo dell’ambiente e delle attività legate al turismo, alla balneazione e alla pesca, il comportamento posto in essere dalla società Acque Potabili Siciliane”;
d) Offensiva per l’immagine internazionale di Cefalù, nonché altamente pericoloso per la salute dei cittadini, l’accertata immissione in mare di liquami non trattati dagli impianti di depurazione ….
e) Non rispettosa del proclamato principio del “Comportamento etico”, cui la società A.P.S. dice di ispirarsi, la gestione della rete fognaria e dell’attività di depurazione dei liquami, posta in essere nel Comune di Cefalù;
valutato
insostenibile il protrarsi dei metodi di gestione del servizio posti in essere, attualmente, dalla Società Acque Potabili Siciliane
interroga la S.V. per conoscere:
1) Per Quale motivo il Comune di Cefalù ha continuato a rilasciare, nel tempo, permessi a costruire nonostante fossero già note le gravi refluenze che .…
.…
Cefalù, 08/10/2010
Il Capogruppo
(Rosario Lapunzina) “
NB: Oltre ai diversi parametri previsti dal Dpr 470/82, gli Escherichia Coli, batteri fecali che vivono esclusivamente nell’intestino umano, danno una dimensione molto precisa del carico antropico e sono il nuovo parametro di riferimento della direttiva europea 2006/7/CE. I limiti di legge secondo il dpr 470/82 e secondo la nuova direttiva europea sulle acque di balneazione 2006/7/CE per Escherichia coli, classificano rispettivamente il mare come “molto inquinato” o come “acque di scarsa qualità” (livello di inquinamento più grave) se Escherichia coli >500 ufc/100 ml.
I problemi urgenti di allora sono ancora tali oggi e non potranno che aggravarsi in futuro. E non sono stati programmati interventi di adeguamento del depuratore per i prossimi anni.
Questo ai fini di una migliore informazione.
Pino Lo Presti -
Queste problematiche
reali (come quella della viabilità) però potranno in linea di principio essere affronate e risolte da qui ad un qualche futuro e allora?
Soltanto se il tempo necessario per risolvere queste criticità sarà stato impiegato a cancellare dalle carte progettuali, su S. Ambrogio, tanto cemento, allora sarà valsa la pena!