Il topolino partorito ieri sera dal Consiglio comunale.

Ritratto di Angelo Sciortino

18 Settembre 2012, 11:45 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Respinto l'ultimatum del Commissario, il Consiglio comunale boccia all'unanimità la delibera di adesione alla Srr (Società Regolamentazione Rifiuti), prevista da una Legge della Regione Sicilia, autonoma come lo è un bambino, che è sfuggito al controllo dei genitori o il figlio degenere, al quale sono morti i genitori , lasciandolo con un ricco patrimonio da scialacquare senza controllo.

Un patrimonio così cospicuo, che egli è alla continua ricerca di amici, che lo aiutino nelle spese folli. E quando li trova, questi amici, li costringe a organizzarsi, perché possano spendere meglio i frutti della sua insana prodigalità. Ecco allora che questa degenerata Regione s'inventa enti per ogni cosa: per le miniere, per l'agricoltura e dovunque possano far danno. S'inventa società d'ambito; consulenti per l'acquisto dei pannolini per neonati e pannoloni per gli incontinenti; controllori e controllori che controllino i controllori. Agisce non come ha promesso, ma come agirebbe quel bambino sfuggito al controllo dei genitori: irresponsabilmente.

Certo, le sue sono marachelle, ma marachelle che i suoi genitori, i cittadini-elettori, perdonano troppo facilmente al semplice tocco di una carezza. E' fallita una società? Creiamone un'altra! Non si può far credere di essere così monelli da non studiare. Stiamo due giorni sui libri e raccontiamo dopo la bugia che abbiamo studiato e che per questo studio meritiamo un premio: la rielezione.

Inganniamoli, tanto ci vogliono bene troppo per non perdonarci. Raccontiamo loro frottole, perché sono così buoni, che se le bevono come l'assetato beve l'acqua. Mamma PD dimostra grande bontà, papà PDL finge di essere severo, entrambi, però, sono nelle nostre mani. Mani lunghe, che arrivano dovunque. Anche a Cefalù, dove ci sono le nostre unghie pronte a graffiare, se non ingoiano le nostre bugie. Se saranno buoni, li faremo sedere alla tavola apparecchiata per loro con promesse, pasticcini a forma di lavoro e tanto futuro a forma di frutti.

Certo, potrà accadere che dobbiamo essere costretti a fingere di ribellarci, ma sarà simile alla carota per l'asino bastonato. Ormai ci hanno permesso di soggiogarli, approvando il nostro operato e accettando le regole che abbiamo imposto, chiamandoli a votare la legge che ora non vorrebbero rispettare. A questi genitori rimbambiti anche per colpa dei nostri capricci, non resta altro da fare che illudersi con un “non accettiamo imposizioni dall'alto” e poi concludere con un “facciamo voti”, che ci fa sorridere come le inverosimili minacce dei genitori.

Chi crede che abbia esagerato, ricordi quali partiti hanno votato la nuova legge regionale sulla regolamentazione dei rifiuti – già ridicola la definizione – e il documento approvato dalConsiglio comunale, allegato al presente intervento.

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