26 Giugno 2012, 06:00 - Quale Cefalù [suoi interventi e commenti] |
Il Presidente
Io la ringrazio ma il Regolamento va modificato passando per la Commissione numero 1°, che è quella che ha appunto le prerogative per poterlo fare, dopodiché passa in Consiglio comunale.
Infatti, mi sono augurato - quando abbiamo iniziato questo punto - che, per quanto riguarda il regolamento, tutti coloro che hanno delle proposte da fare, ne possano discutere. Io auspico che le commissioni - di cui stasera non dico la composizione semplicemente per il fatto che la prima commissione ancora non si è riunita e quindi non ha una veste completa - però ritengo che il suo intervento - che io, come ho detto, ho già prevenuto invitandola alle conferenze di capogruppo (ci tengo a precisare che a norma di regolamento, all’articolo sette, la conferenza dei capigruppo è costituita per aiutare il Presidente nella definizione dell’O.d.g. e nella convocazione del Consiglio comunale. È chiaro che può fare tutte le proposte che vuole e ...
Io ripeto che il Regolamento, che è attualmente in vigore in questo Comune, dice, per esempio, che, in difetto di accordo, nella Conferenza dei capigruppo, chi decide è il Presidente. Quindi è chiaro che le votazioni possono essere fatte in maniera informale ma non fanno parte di questo Regolamento; come è stato detto - e sono d’accordo - è un Regolamento di molti anni fa che sicuramente può essere reso più attuale.
Io ringrazierò i consiglieri che si daranno da fare per questo genere di impegno.
È chiaro che la nostra città ha tanti impegni a cui assolvere e questo può essere anche uno di quelli che certamente possono qualificare l’attività del nostro Consiglio comunale.
Scialabba
Come al solito spero di essere molto sintetico e, nel ringraziare sia il Sindaco (per il lavoro che si accinge a svolgere) e anche la Giunta, mi preme ricordare che, visto che - in tante volte - il Sindaco ci ha chiesto, sia come Maggioranza sia come Opposizione una collaborazione per il bene di Cefaù.
Penso che anche questa sera, signor Presidente, senza guardare chi ha riportato più voti - giustamente ognuno è orfano del proprio padre (perché il vicepresidente Riggio ha votato per una lista, il consigliere Barranco per un’altra) -, appunto per quello spirito di collaborazione e di etica, non penso che il Consiglio comunale questa sera si possa pronunciare a dire: “nelle more che noi modifichiamo lo Statuto (chè passa molto tempo, che noi abbiamo fatto già tante volte ma nel giro di una consiliatura nemmeno è stato modificato) si può anche votare stasera - perché il Consiglio è sovrano - nell’attesa di partecipare tutte due (quello indipendente - non so a quale fa parte - il vicepresidente e Barranco - come vicecapogruppo -) e partecipano alle riunioni dei capogruppo.
Mi pare che non c’è nessuno scandalo, visto che lui era vicepresidente con una carica, giustamente Barranco deve rappresentare un certo numero di votanti che l’hanno votato, idi invitarli a tutte due ... lo possiamo deliberare noi, come Consiglio, nell’attesa che si modifica ...
Poi, altri punti, e io chiederò al Sindaco (però non è all’ordine del giorno) nelle varie ed eventuali, come si è fatto nelle ordinanze ... senza avere, ecco, questa comunicazione al Consiglio (che io desidererei al prossimo Consiglio di darcele, perché uno sente fuori che sta spendendo soldi, sta facendo ... non voglio entrare in merito se non leggo ... che un impegno 23.000 per le giubbe rosse, per le giubbe gialle, (3.000 per tutt al astagione corregge il Sindaco) oppure per quanto riguarda il decespugliamento!
Se ci sono delle ordinanze dove tu eri (rivolto al Sindaco) il primo a scoprire che c’erano debiti ...
Grazie signori e buon lavoro sia alla Giunta che al vicesindaco.
Il Presidente
Anche se non è tra i Punti all’O.d.g. - ma per coloro che ci seguono -, io vorrei, a beneficio di tutti i cittadini, che fosse chiara la composizione dei gruppi consiliari. Perché credo che non l’abbiamo fatto prima ed è giusto che venga fatto.
Sono costituiti in consiglio comunale i seguenti Gruppi consiliari:
Il Gruppo del “Partito Democratico”, composto dal consigliere, prof. Garbo Vincenzo (capogruppo), dal consigliere, dott. Pizzillo Nicolò, dal consigliere, prof. Antonio Franco, dal consigliere, prof. Daniele Tumminello (in attesa appunto di giuramento);
Il Gruppo “Grande Sud”, composto dal consigliere, sig. Vincenzo Liberto (capogruppo), dal consigliere, prof.ssa Patrizia Messina, dal consigliere, sig. Mauro Lombardo, dal consigliere, dott. Rosario Giardina;
Il Gruppo “PDL-Urbe-Città Nuova”, composto dal consigliere, dott. Mauro Scialabba (capogruppo), dal consigliere, sig. Marco La Rosa e dal consigliere, avv. Giovanni Iuppa;
Il Gruppo “Le Ali per Cefalù-Partito della Rivoluzione”, composto dal consigliere, sig. Santi Cortina (capogruppo), dal consigliere, avv. Giovanni Cassata, dal consigliere, sig. Pasquale Messina, dal consigliere, sig. Gabriele Di Chiara;
Il Gruppo “Svolta Democratica”, composto dal consigliere, sig. Giuseppe Genovese (capogruppo), dal consigliere, dott. Salvatore Curcio, e dal consigliere, sig. Pasquale Fatta.
Il “Gruppo Misto”, composto dal consigliere, avv. Francesco Riggio e dal consigliere, sig. Gioacchino Barranco.
Liberto
Semplicemente perché intanto mi fa piacere vedere questi continui scambi di affetto - che poi probabilmente sono solo di facciata, visto l’argomentazione - però anche per far notare al vicepresidente che, nella sua forma mentis, preleva giustamente - da quello che è il “disposto”, cioè comma cinque dell’articolo sei del Regolamento -, probabilmente solo la parte che gli conviene menzionare: “Il Presidente nomina il capogruppo” (del gruppo misto).
Però io vorrei dare anche lettura dell’intero paragrafo, così da dar man forte a chi ci ascolta per potere meglio conoscere l’intero paragrafo e non solo la parte che lei ha voluto così mettere in evidenza, il quale dice così: “Se nessun consigliere si presenta alla riunione, il Presidente nomina capogruppo il consigliere che ha riportato il maggior numero di preferenze individuali”, “... se nessun consigliere si presenta alla riunione” (io penso che c’eravate tutte due). Questo per chiarificare l’intero paragrafo del comma cinque dell’articolo sette.
Condivido sia la rabbia (un po’) del consigliere Barranco che si vede, come dire - lui dice mortificato ma io direi - “escluso”. È una questione di buon senso, come diceva il consigliere Iuppa; la soluzione poteva essere anche trovata bonariamente, anche perché ci sono questi continui appelli di collaborazione, di buon senso da parte nostra come se noi ci fossimo già identificati come quella parte che non vogliono avere buonsenso, né vogliamo dare collaborazione a questa Amministrazione.
Tutto questo non è vero perché lo abbiamo sempre professato sin dall’inizio anche nelle nostre interviste radiofoniche. E, non vorrei che questo fosse utilizzato per far passare questo tipo di messaggio alla città. Per chi ascolta questa sera, noi confermiamo che non è così!
E, non abbiamo bisogno di inviti alla tolleranza, alla benevolenza, alla collaborazione, perché noi sapremo identificare quali saranno le soluzioni e le cose, per la città, migliori che l’Amministrazione proporrà all’interno di questo Consiglio comunale: le valuteremo, se noi riterremo opportuno condividere quei percorsi le condivideremo, se noi riterremo che sono cose che vanno contro o che non sono utili per questa città, sicuramente non saremo contro ma cercheremo di dare il nostro voto affinché si possa anche migliorare le proposte, perché no!
Quindi questo continuo avvalersi di richieste di collaborazione mi sembra fuori luogo perché non servono, ripeto perché noi sappiamo distinguere le cose buone per questa città.
Rispetto alla problematica del capogruppo del Gruppo misto, io ritengo che parto da una considerazione - sarà anche personale, Presidente, però per me è così - dell’intero articolo sei, che parte dal presupposto che la costituzione di un Gruppo consiliare è quando tre persone si uniscono insieme. Probabilmente c’è una forte carenza e mancanza di chiarezza sull’aspetto del Gruppo misto ma penso che sia giusto anche che non sia fatta da noi ma invitiamo lei, signor Presidente, a prendere l’iniziativa di variare questa parte del Regolamento che sicuramente dovrà apportare chiarezza.
Il problema fondamentale è proprio quello che poco fa si specificava.
Non è che già noi abbiamo, in questo caso, due consiglieri di Minoranza e quindi uno può facilmente rappresentare l’altro; in questo caso, abbiamo due persone che, all’interno del Consiglio comunale, sostano in due posizioni diverse: uno alla Maggioranza e una alla Minoranza. Ecco, perché una cosa squalifica l’altro! Ecco perché si deve trovare una soluzione bonaria affinché le due posizioni si possano insieme meglio rappresentare all’interno della Conferenza dei capogruppo.
Perché, a nome di chi parla il consigliere Riggio; può mai parlare in nome del consigliere Barranco? Io penso di no!
Quindi bastava, nel rispetto di quella collaborazione che voi sostanzialmente sostenete e continuate a sostenere, trovare una soluzione bonaria, evitare questa discussione banale e permettere ad ambedue le persone di rappresentare se stesse all’interno della Conferenza dei capogruppo. Questo avrebbe dimostrato, avrebbe confermato che l’Amministrazione vuole intenzionalmente cercare un momento di dialogo con la Minoranza.
Però mi sembra che questo momento di dialogo sia solo a senso unico; nel minuto in cui si debbano cercare le soluzioni bonarie invece la cosa non funziona!
La Rosa
cambiamo argomento.
Che dire, colgo l'occasione per augurare a tutti voi un buon lavoro.
Devo constatare e prendere atto dell'impegno che il Sindaco sta mettendo nel suo lavoro, un impegno importante anche e soprattutto nel garantire il decoro urbano e la pulizia della città.
Sindaco, questo non vuole essere un complimento, a differenza di quanti esaltano questo suo modo di lavorare, ritengo che lei non stia facendo nulla di straordinario, sta semplicemente facendo il suo lavoro ma capisco che dopo 5 anni di legislatura-nulla la sua operatività viene messa maggiormente in risalto.
Ma ciò non basta, come non bastano le continue raccomandazioni che lei Sindaco fa costantemente nel far rispettare le regole.
Non basta esortare sia i commercianti che i residenti del Corso di apporre, davanti le attività commerciali o sui balconi, fioriere volte a contribuire all'abbellimento del nostro straordinario Corso Ruggero, se questo poi viene quotidianamente imbrattato da macchine che parcheggiano su ambo i lati della strada o che sfrecciano indisturbate impedendo una serena passeggiata sia ai residenti, che ai visitatori dei paesi limitrofi, che ai turisti. Prendo atto (in quanto ritengo che la mia azione politica si impernierà sulla obiettività), del prezioso sforzo dell'Amministrazione nel far sì che almeno la via Bordonaro, a fasce orarie alterne, sia a tutti gli effetti area pedonale. Ma siamo ancora lontani dalla soluzione!
E' chiaro che bisognerà studiare e attenzionare il problema in modo concreto e certosino per fare in modo che si possa finalmente, dopo anni, ovviare a questo problema. E' una opportunità che non possiamo più permetterci di mancare. Spero, Sindaco, che al più presto saprà dare risposte concrete in merito.
Oltre a questo problema - che chiaramente è molto serio e di risoluzione certamente non immediata (anche se non nego che da lei, dopo 10 anni di Opposizione, mi aspettavo diverse ricette già pronte) -, vi è un altro problema, un problema che è semplice da risolvere: basta fare applicare le regole.
E' inconcepibile e inammissibile riscontrare in estate e specialmente in prossimità dei week end, che camper e automezzi, in sfregio ad un divieto richiamato all'interno di una Ordinanza sindacale (la numero 62 del 1 luglio 2010), sostano e bivaccano sul nostro lungomare e dintorni. E' inconcepibile che questi oltre a ciò, non contenti e soddisfatti, scarichino i loro reflui all'interno dei tombini adiacenti i marciapiedi o all'interno delle fontanelle .
Cefalù come dice saggiamento un attento osservatore della vita politica e sociale della nostra città, “NON è UN WC”!
Anche per questo, Cefalù perderà sempre più credibilità agli occhi dei nostri visitatori fino a quando nessuno darà pene esemplari a questi "signori" che pensano forse che Cefalù non abbia regole e forze coercitive pronte a reprimere ogni violazione.
Questa, Sindaco, è una vergogna che va arrestata urgentemente.
Ripeto, ne vale della credibilità della città, di questa Amministrazione, di questo Consiglio e delle FF.OO di stanza su questo territorio.
Pertanto, alla luce di ciò, mi sono permesso di formulare una sorta di "Documento d'impegno" (che poi - magari modificato - presenteremo come Punto all'ordine del giorno da inserire nella prossima seduta) in quanto vorrei sapere cosa ne pensano i miei colleghi consiglieri in merito a questa vicenda.
Documento che qui vi leggo :
CONSIDERATO CHE da anni nella nostra città, in prossimità della stagione estiva, si assiste ad un notevole incremento di presenza DI camper e automezzi di venditori ambulanti che sostano e bivaccano sul lungomare e dintorni illegittimamente, contravvenendo a quanto vietato all'interno dell'Ordinanza numero 62 del 1 Luglio 2010;
CONSIDERATO CHE il su menzionato fenomeno comporta problematiche di natura igienico-sanitarie;
CONSIDERATO CHE l'ambizione della nostra Cefalù (condivisa da tutte le forze politiche) è quella di promuovere un turismo qualitativamente e quantitativamente idoneo al rilancio dell'economia locale;
NELL'ATTESA DI un auspicabile reperimento ed individuazione di aree attrezzate per lo scarico reflui - idonee ad accogliere i su menzionati automezzi - al fine di trovare una soluzione definitiva e permanente;
SI IMPEGNA
L'Amministrazione comunale e, quindi il Sindaco, a porre in essere tutti quegli atti amministrativi necessari affinchè si prevenga e reprima il su esposto stato di cose.
FIRMATARI :
Marco La Rosa ( PDL URBE )
Mauro Scialabba ( PDL URBE)
G iovanni Iuppa (PDL URBE)
Patrizia Messina (GRANDE SUD)
Gioacchino Barranco (GRUPPO MISTO)
Vincenzo Liberto (GRANDE SUD )
Il Presidente invita il Sindaco, se gli altri consiglieri sono d’accordo, a dare una risposta al consigliere Marco La Rosa.
Il Sindaco
Questa è una problematica di cui ci stiamo interessando, anche perché non è nuova. E’ una problematica, come diceva il consigliere, già nota e che riguarda due aspetti: la sosta nelle aree private e la sosta nelle strade.
La Ordinanza del 1 luglio del 2010, emessa dal precedente Sindaco, riguarda proprio la sosta dei camper nelle strade.
Domenica, durante la manifestazione, il sottoscritto ha fatto multate tre camper. Penso che questa mia richiesta continuerà tutte le volte che il Sindaco - come si dovrebbero accorgere anche tutti i Vigili, e anche il Comandante, come anche i cittadini potrebbero segnalare (qualora ci sono camper che sostano i Vigili lo fanno sicuramente) -, che sostano nel lungomare o nelle strade dove non possono sostare, devono essere multati in modo tale che nella rete dei camper si sparge la notizia che non si può bivaccare e gettare rifiuti, e anche liquami, dappertutto, ma ci sono a Cefalù due Camping che possono sicuramente ospitarli.
Cosa diversa è invece la sosta nei parcheggi privati.
Di questo io comunico già al Consiglio comunale che interesserò la dott.ssa Coniglio perché vigili affinché non ci siano riversamenti di liquami proprio in quelle aree di privati che l’Amministrazione non gradisce, di cui non gradisce la sosta perché, da un punto di vista estetico, vedere tutta quella fila di Camper che ci sono, per esempio, sul lungomare non è una cosa bella.
Ultima cosa, cosa diverso è un Iveco che sosta in piazza Cristoforo Colombo - di cui abbiamo già accertato la targa, sappiamo il proprietario, non si potrà permettere di trasformare un camioncino in una sorta di stanza da letto; è sotto osservazione del Sindaco personalmente (che si interessa anche di queste cose) perché un cittadino l’ha segnalato.
Quando un cittadino segnala una cosa, il Sindaco e gli assessori se ne occupano e se ne occuperanno a breve. Le assicuro che questo pulmino la finirà di sostare a lungomare in un’area che presto diventerà area di residenti del centro storico.
E, così eliminiamo la sosta del pulmino!
Pizzillo
Fino adesso si è parlato più che altro - a parte l’intervento del consigliere La Rosa (che ho apprezzato moltissimo; se non altro perché ha cambiato lo stile del consigliere Barranco e del consigliere Riggio). Io penso che, insomma, dobbiamo anche iniziare a ragionare in altri termini. Capisco la mortificazione del consigliere Barranco ma io non la chiamerei una “esclusione”: insomma, nella vita, può capitare anche di stare “in panchina”; bisogna anche pensare che ci sarà il secondo tempo per giocare.
Inizio questo mio intervento, non solo da consigliere ma da Presidente della seconda commissione consiliare (non lo ha detto il Presidente Franco per rispetto alla futura convocazione della prima commissione).
Volevo ringraziare pubblicamente i miei colleghi, Riggio e Di Chiara, per la fiducia che mi hanno concesso nel ricoprire questo ruolo, e ringraziare anche i consiglieri dell’Opposizione che, nonostante non mi hanno votato, sono sicuro che saranno parte integrante, parte costruttiva e sinergica dei lavori della commissione.
Perché dico questo? Perché io, al di là degli appelli al coinvolgimento, credo che la collaborazione debba esserci “a prescindere”. Quindi, mi sento di fare un ulteriore appello nel senso che io penso che ci sia un modo inequivocabile per raggiungere gli obiettivi, che è quello di lavorare in squadra. Io credo che ci saranno le condizioni per lavorare in squadra sia all’interno della Commissione, sia, il più possibile, all’interno di questo Consiglio.
Faccio questo intervento perché volevo chiarire come intendo io il ruolo delle commissioni consiliari.
C’è stato anche un dibattito all’interno della seconda commissione, durante la riunione, su come si lavora in commissione. Abbiamo visto come le commissioni non devono essere gli organi che ratificano le scelte dell’Amministrazione, o le rigettano; la Commissione deve, come il Consiglio, a mio avviso, avere un ruolo propositivo, consultivo ma soprattutto di indirizzo politico-amministrativo. Per questo, ho apprezzato l’intervento del consigliere L aRosa, perché, comunque, è un modo di ragionare nel ruolo di consigliere, dando un indirizzo politico-amministrativo, ovviamente da membro della Opposizione.
Su quello, dico, in questa seduta, successiva, appunto, alla nomina, da parte del Sindaco, degli assessori, secondo me, è doveroso, appunto, a mio avviso, sottolineare qualche errata valutazione che, secondo me, da parte dell’Opposizione è più di frustrazione (nel senso che precedentemente il problema di questa Maggioranza era il fatto che non si sarebbe messa mai d’accordo, e non saremmo mai riusciti a decidere e quindi probabilmente a governare, e invece la Maggioranza sceglie e posiziona i sui membri, e governa).
Io penso che se ne dovrebbe fare anche una ragione ... capisco, vorrei che non diventasse un problema di ruoli, perché poi ognuno ha il suo ruolo: si può fare, come dire, “opposizione collaborativa” anche senza la presenza in una Commissione, senza il capogruppo di un gruppo misto, suppongo!
Noi, abbiamo messo insieme una Maggioranza che c’è, che esiste, è frutto di un accordo politico-amministrativo e di responsabilità. Abbiamo messo in campo una squadra di governo molto tecnica e poco politica, fatta da giovani professionisti che hanno dimostrato, assieme al Sindaco, capacità di risolvere emergenze e problemi, quantomeno quelli immediati, nei 30 giorni che sono passati. Io penso che questa Maggioranza sarà in grado di fare quadrato attorno alla sua Giunta, alla sua Amministrazione, nel rispetto ovviamente dei ruoli, nel coinvolgimento, nella collaborazione tra Maggioranza e Giunta.
Io sarei più preoccupato della confusione che vedo fuori da questa Maggioranza, nel senso che (adesso non voglio ... apprezzo anche le prese di distanza del consigliere Iuppa, rispetto al problema del Ricorso, dove siamo stati chiamati un po’ tutti a ...).
Io penso che, mi dovete perdonare, capisco e apprezzo la presa di distanza sia all’interno di quest’aula sia poi sui media, però penso che qualcuno, più vicino alla vostra parte che alla mia, diceva che a pensare male, appunto si fa male ma spesso si indovina!
C’è anche il rischio di dover pensare che c’è anche un “gioco delle tre carte” che magari non riusciamo neppure a comprendere, però credo che il problema del Ricorso sia una cosa più complessa, sia una cosa che riguarda il coinvolgimento dei partiti.
Voi, come Opposizione da parte di gruppi consiliari che hanno dei nomi anche altisonanti, (sono gruppi di partito), quindi mi sarebbe piaciuta anche una presa di distanze da parte dei coordinatori dei partiti anche ad alti livelli non cittadini.
Prendo atto anche dalla buona fede dei colleghi, anche perché sono chiamati direttamente anche in causa. Io penso che, in questa consiliatura, il compito che spetta è veramente gravoso ma io penso che noi possiamo cambiare e farlo diventare entusiasmante.
Io penso che, come consiliatura, passerà, in un modo o nell’altro, passerà alla storia, si ricorderà per tantissimi anni, forse per sempre!
Noi abbiamo davanti due strade: la strada della irresponsabilità e del baratro (da là viene l’appello alla collaborazione sulle proposte e sul riportare il Consiglio comunale ad essere un organo propositivo e di indirizzo politico-amministrativo) ma abbiamo anche un’altra strada, che sia quella della volontà e del cambiamento che potrà portare tutti noi, nessuno escluso, Sindaco consiglieri, Giunta, assessori, Presidente, funzionari di tutti i livelli, a cercare di risollevare Cefalù e, come dire, salvarla dal baratro sia economico e finanziario ma anche sociale e culturale. Perché poi il problema che viene da questi ultimi cinque anni è stato anche quello!
Io penso di mettermi a disposizione della città; e questa è una scelta che faccio, personale, nei confronti di questo Consiglio, nei confronti della città, di scegliere la seconda strada che è quella di provare a cambiare e di passare alla storia per quelli che hanno salvato questa città e l’hanno rimessa nella carreggiata giusta.
A tal proposito penso di dover necessariamente fare un accenno alla giornata di domenica scorsa, dove più di duecento volontari (organizzati dal CAI e AGESCI) si sono messi a disposizione della città, assieme alla Amministrazione ed alcuni consiglieri della Maggioranza (permettetemi di dire di non avere visto i consiglieri dell’Opposizione) per appunto rimettere a nuovo la città e provare a rispondere, come si risponde quando una comunità è in difficoltà: tutti insieme, per un bene collettivo, che non era un bene politico, non era un problema di risultato politico, di visibilità politica (l’avremmo potuta avere tutti quel giorno).
A questo proposito, io mi permetto di annunciare un altro evento che avrà lo stesso spirito - che ho già concordato con il Sindaco in campagna elettorale (perchè ero sicuro che avremmo governato insieme in questa città; mi ero permesso di suggerirglielo durante la campagna elettorale e che sta venendo alla luce in questi ultimi giorni) -. Stiamo definendo gli ultimi dettagli tecnici, è una iniziativa promossa da due associazioni: l’associazione “cooperazione senza frontiere” e l’associazione culturale “fuori orario”, che vedrà, dal 14 al 28 luglio, in questa città, attivare un campo lavoro - dove parteciperanno 15 volontari da 15 paesi europei - per la bonifica, la riapertura e la messa in sicurezza degli accessi a mare da Sant’Ambrogio alla zona di Mazza-forno. Già abbiamo la perizia della Capitaneria di porto, che abbiamo visionato, e tutto sarà a costo zero per il Comune; il Comune non dovrà uscire un euro, sarà una giornata di nuovo, speriamo, di grande coinvolgimento della città. In prima linea spero ci saremo tutti, Sindaco, assessori e consiglieri in testa, a inaugurare la riapertura di questi accessi al mare, soprattutto nello spirito di ridare e migliorare i servizi del cittadino e al turista.
Io penso che questo deve essere il sano spirito che chi renderà utili alla causa della nostra città: lo spirito di servizio cui è chiamata a rispondere la politica sempre. Non è un problema di ruoli, non è un problema di sentirsi orfani di gruppi, né tantomeno di mortificare le minoranze, a mio avviso; è un problema di proposte e di fatti. Io penso che in questo mese, l’Amministrazione sia stata in grado anche di rispondere concretamente ai fatti, seppur nella emergenza, perché c’è una situazione di emergenza che è inutile negare.
Nell’augurare, a tutti gli assessori, al Sindaco, e alla Giunta un buon lavoro, penso che con questo spirito noi potremo salvare la città; alla città lo dobbiamo e la città che ce lo chiede!
Cortina
Lei poc’anzi ha comunicato il Gruppo consiliare composto dalle due liste civiche ”Le ali per Cefalù” e “Il Partito della rivoluzione”.
Abbiamo deciso di formare questo Gruppo consiliare - del quale sono stato incaricato come capogruppo - supportati da una unità di intenti nella quale, dopo le elezioni, ci siamo ritrovati e riconosciuti. E, proprio nel segno di questa unità di intenti, abbiamo superato le divergenze preelettorali per trasformarle nella convergenza e nel pieno convincimento e sostegno al Sindaco, Saro Lapunzina.
Con questo nostro breve intervento,intendiamo fare una considerazione di carattere generale, per chiarire a noi stessi, ancora prima che agli altri, cosa abbia determinato la scelta politica che guiderà i nostri comportamenti in questo Consiglio comunale. Ci auguriamo che venga interpretato nella sua giusta luce, senza pregiudizi o, peggio, senza maliziose congetture. Ribadiamo con forza la lealtà con la quale il Gruppo “Le ali per Cefalù” ha sostenuto la candidatura del prof. Croci, condividendo il programma, i toni, lo schieramento politico, condividendo soprattutto l’amore per questa città, che merita tutta la nostra attenzione e dispendio di tutte le nostre energie.
Con la stessa lealtà e con la stessa determinazione, il Gruppo del “Partito della rivoluzione” ha fatto la sua battaglia, seguendo un percorso parallelo ma con la voglia di raggiungere lo stesso obiettivo. Ci è difficile ricordare il travaglio politico che, in particolare, il Gruppo “Le ali per Cefalù”, che si riconosce nel cattolicesimo liberale, ha vissuto e che non ha consentito una diversa collocazione politica anche a causa di una scelta tardiva e frettolosa che ha determinato incomprensioni e diversità di vedute. Su questo argomento, penso che ritorneremo più in là.
La campagna elettorale si è conclusa il 7 maggio.
Ha conosciuto anche toni accesi, frutto di una passione politica che non può essere disconosciuta, ma il responso degli elettori è stato netto, preciso e incontestabile. Il dato elettorale ha determinato la proclamazione a sindaco di Rosario Lapunzina! Sarebbe politicamente scorretto non prenderne atto e soprattutto non mettere a disposizione le nostre energie, rifiutando la logica della sterile contrapposizione che potrebbe provocare una pericolosa paralisi amministrativa che i nostri cittadini non apprezzerebbero. Finita la campagna elettorale, però rimane la città di Cefalù con i suoi problemi (e, sottolineo, “problemi”, come stasera abbiamo sentito), le sue speranze e i suoi bisogni. Su questo ci siamo misurati con il Sindaco eletto e abbiamo riscontrato aperture disponibilità a un confronto. Abbiamo rivisitato, valutato il suo Programma, non molto dissimile dal nostro, ne abbiamo condiviso i tratti essenziali e al tempo stesso abbiamo chiesto al Sindaco, con garbo e rispetto, di aggiungervi due Punti che per noi sono irrinunciabili; siamo stati accontentati.
Il nostro appoggio, nonostante le critiche che ci sono state riservate - certamente legittime ma, secondo noi, erronee - non è stato dettato da logiche di opportunismo politico e neanche dalla ricerca di incarichi di particolare rilevanza ma sorretto soltanto dalla logica sopra descritta. Prova ne sia che nessuno di noi consiglieri ricopre, all’interno di questo Consiglio incarichi di responsabilità, neanche all’interno della Commissione. Per questo motivo, consapevoli di ciò che rappresenta una lista civica, e convinti che la città debba essere posta al di sopra di tutto, abbiamo deciso di collaborare con il Sindaco Rosario Lapunzina, con serietà, lealtà e senso di responsabilità.
Intendiamo ribadire comunque che “collaborazione” non vuol dire “accettazione passiva” di scelte e non condivideremo scelte che contrastino con il nostro modo di concepire il rapporto con la nostra città, anzi vigileremo affinché vengano rispettati gli impegni legati all’accordo di programma e che vengano rese possibili le aspettative della nostra città.
Garbo
Vorrei brevemente porre l’accento su quello che ritengo essere il tratto principale di poco più di un mese di amministrazione comunale guidata dal sindaco Lapunzina. E, credo che il tratto principale stia in una scelta che il Sindaco, l’Amministrazione e anche un po’ noi tutti consiglieri di maggioranza, abbiamo deciso di dare a questa nuova azione amministrativa, cioè quella di essere il lievito, quella di agire proprio come lievito che però agisce se la farina, cioè i cittadini di questa città di Cefalù, è buona. E, noi pensiamo - e in questi giorni i cittadini ce ne stanno dando atto - che questa farina sia buona.
Se ha ragione colui che dice che l’esempio è la più alta forma di autorità, io credo che quella portata avanti dal nostro Sindaco, che, in prima persona, assieme agli ottimi assessori che collaborano e a tutti noi consiglieri della maggioranza che cerchiamo naturalmente di fare il nostro dovere, sia una scelta ottima.
Io ho visto che sta maturando in questa città un nuovo modo di porsi anche nei confronti del rispetto del grande patrimonio storico, culturale e la grande bellezza che questa città ha. Si sta diffondendo una mentalità che finora è mancata o comunque non era così evidente. La gente sta iniziando a smettere di pensare che ciò che è pubblico non è di nessuno per iniziare a pensare che ciò che è pubblico è di tutti. Ora, nel momento in cui noi riusciamo ad incentivare questi comportamenti, noi saremo al livello delle più grandi località turistiche, non solo della Sicilia ma del mondo che nulla hanno da invidiare a Cefalù. Dobbiamo solo imparare ad avere più rispetto. E, ciò che l’Amministrazione comunale sta facendo credo che vada nella giusta direzione. Tra l’altro, devo dire che amministrare una città - ce ne siamo resi conto (per quanto ne fossimo perfettamente consapevoli quando abbiamo deciso di candidarci), ma ce ne siamo resi conto da quando abbiamo toccato appunto con mano la situazione del Comune - che, da un punto di vista economico, è in una situazione veramente disastrosa, è qualcosa non solo difficile ma che richiede anche uno sforzo maggiore di inventiva. L’Amministrazione sta portando avanti anche un recupero della vivibilità veramente con pochissimi mezzi e soprattutto chiedendo a tutti cittadini, alle associazioni, ai privati, di fare la propria parte. Questo è molto bello perché vedo che c’è uno spirito di appartenenza che si sta creando; e anche questo, in questa città, è mancato. Amministrare una città quando si hanno a disposizione molte risorse economiche è la cosa più semplice di questo mondo. Oggi vi posso dire che veramente è complicato - ma da un punto di vista politico è ancor più stimolante: una sfida che non ci spaventa affatto.
Quando, in passato, c’erano amministrazioni comunali che si potevano permettere il lusso, ad esempio, di spendere diversi milioni di lire dell’epoca per acquistare un quadro (peraltro che potete ammirare all’ingresso; c’è parso giusto metterlo lì visto che è stato acquistato con i soldi pubblici, così tutti cittadini possono goderne la vista), adesso, se avessimo a disposizione quegli stessi soldi che sono stati spesi per l’acquisto di quel quadro, potremmo, ad esempio, ripristinare la illuminazione della Rocca. Ecco, questo per dirvi quale, adesso, la differenza della situazione in cui ci troviamo. Eppure, siamo convinti che questo Comune si salverà anche da un punto di vista economico; si salverà in un modo: attraverso il recupero della credibilità, che è fondamentale. Nel momento in cui, i creditori investiranno nella credibilità dell’ente (che vi assicuro, già in poco più di un mese, è cresciuta), allora noi riusciremo a salvare questo ente. Io sono perfettamente fiducioso che questo obiettivo sarà raggiunto.
Questa sera gran parte della serata è stata dedicata a questioni, anche a disquisizioni di tipo tecnico, sulla interpretazione del Regolamento. Per carità, permettetemi di dire che non mi appassionano queste discussioni però raccolgo anche lì la sfida. Noi abbiamo un Regolamento che è obsoleto ma il problema non è limitato al Regolamento; noi abbiamo uno Statuto comunale che è forse il più vecchio d’Italia, nel senso che non è stato mai aggiornato dal 1993. Figuratevi, ma lo conoscete bene, che ancora dice che il Sindaco dura in carica quattro anni. Siamo all’archeologia!
Noi, parlo come forza politica, all’epoca Margherita adesso Partito Democratico, cinque anni e mezzo or sono avevamo disposto ben 50 emendamenti di modifica allo Statuto, che ripresenteremo perché la modifica dello Statuto va di pari passo con la modifica del Regolamento, che poi - per certi aspetti - lo attua; quindi, sono due cose che devono andare di pari passo.
Permettetemi di fare una battuta, anche per alleggerire la serata.
Ho visto che alcuni miei colleghi della Minoranza apprezzano in particolar modo il regolamento del comune di Torino: non mi meraviglia, visto che voi avevate proposto un Sindaco di Milano! Però, noi sono sicuro che siano in grado di fare di più, tutti insieme, cioè quello di dotare questo Comune di uno Statuto moderno e anche di un Regolamento consiliare moderno.
Io penso che questo lavoro lo faremo insieme, perché le regole si scrivono insieme.
Quindi porgo gli auguri al Sindaco, all’Amministrazione comunale e anche a tutti noi consiglieri. Sono sicuro che noi andremo avanti tutti seguendo questo cammino di impegno e anche di recupero della credibilità che negli ultimi anni era un po’ stata appannata. E, quindi nell’augurarvi ed augurarci buon lavoro, mi viene veramente da dire che tutti insieme ce la faremo.
Poco fa, il Sindaco ci ha detto che ci aspetta un’estate veramente calda: la riapprovazione dei rendiconti 2008, 2009, l’approvazione del 2010.
Bene io sono convinto che riusciremo a vincere queste sfide proprio perché il cammino che abbiamo intrapreso, lo abbiamo intrapreso con entusiasmo e anche credo con il giusto impegno.
Patrizia Messina
Io mi trovo costretta a dover integrare il brevissimo intervento che avevo preparato per questa sera; costretta da un’ordine dei lavori che si è un po’ arricchito.
In primo luogo, sulla questione “gruppo misto”:
Non è una questione di lana caprina: è una questione piuttosto seria che oggi può riguardare questa parte di opposizione e domani può riguardarne un’altra. Peraltro, volevo sottolineare - non ripetendo quello che ha detto il consigliere Barranco e il consigliere Iuppa -, che “è questione di primaria importanza” tanto che il testo unico degli enti locali, all’articolo 44, espressamente parla di “garanzia delle minoranze e controllo consiliare”. Significa che una questione di diritti è una questione di democrazia!
È chiaro che il nostro statuto e il nostro regolamento sono evidentemente lacunosi in questo senso. Ciascuno di noi può farsene un’idea e una interpretazione, a questo punto; può ritenere che il “Gruppo” sia come ritengo io, o no ... Per me “Gruppo” significa “tre”, sia nello statuto nostro comunale, sia nel regolamento. Volevo sottolineare proprio che è dichiarato, nel testo unico, che le minoranze ... Oggi sono entrata per la prima volta in questa aula consiliare come minoranza!
Al riguardo voglio rispondere al consigliere Pizzillo: ci so stare in panchina; in panchina ci so stare, mi piace stare in panchina perché - l’ho detto già nel primo intervento - è qui che faccio maggiore palestra. Faccio palestra come l’ha fatta il nostro Sindaco, che è stato premiato dalla città proprio per questo! Quindi non temo lo stare in panchina, lo stare all’opposizione. È pur vero che si deve fare in modo che le minoranze siano garantite!
Il testo unico degli enti locali addirittura parla di Presidenze di commissioni consiliari, che “vanno date alle minoranze”. E, se parla di questo ... “speciali”: quelli di controllo e di garanzia ... però è significativo. Lo porto come analogia, significa che la minoranza comunque va garantita.
Questo ci tenevo a precisarlo che non è un discorso così vano.
Perché poi penso che il consigliere Barranco si farà una ragione; già se la deve essere fatta, penso. E comunque risolveremo a breve in una revisione di statuto e regolamento.
Continuando sul consigliere Pizzillo (perché offre materiale purtroppo, no? Ed è bello per il dibattito), riguardo al ricorso Croci.
Dico, abbiamo parlato stasera e ne è venuto fuori ... credo che il dibattito dei consiglieri comunali - l’ho già detto ad un giornale telematico - è bello che avvenga prima in consiglio comunale che prima che avvenga, a mò di pettegolezzo e cioè prima sui giornali telematici e poi invece in consiglio comunale: non mi piace, mi piace discutere qua le cose.
Riguardo al ricorso Croci, credo che tutti abbiamo ricevuto la notifica a casa.
Ciascuno di noi si può costituire, no? Come “parte” e ... l’abbiamo dichiarato, singolarmente, la nostra estraneità a questo ricorso che il prof. Croci ha ritenuto opportuno fare così come la legge prevede.
Sulla opportunità o meno, ciascuno di noi si è espresso.
Io, sapete benissimo che non ne avrei ravvisato l’opportunità. Ciò nondimeno vedremo quello che sarà. Intanto dobbiamo proseguire nel nostro lavoro, al di là del ricorso Croci che, mi dicono, essere motivo di ostacolo a questa collaborazione, a questa, diciamo, mano tesa dell’amministrazione; non credo che debba essere così. Ciò nondimeno, stasera si chiedeva a questo consiglio una valutazione in merito alla nomina di questa giunta comunale e mi sono chiesta, quando stavo per scrivere questo intervento, che valutazione in così breve arco ...
Brevissima chiaramente perché è una valutazione puramente politica e non chiaramente di merito, perché è stato molto breve il lasso di tempo nel quale gli assessori ed il Sindaco stesso sono stati chiamati ad operare in seno all’amministrazione attiva di questa città, e sia anche per l’esiguità degli atti che ha prodotto questo stesso esecutivo.
“Nonostante si siano spesi fiumi di parole su come si sia giunti alla costituzione di una maggioranza in questo consiglio e alla conseguente nomina degli assessori, l’operazione ancora mi lascia piuttosto perplessa; mi lascia perplessa, signor Sindaco, perché ogni tanto, prima di venire in consiglio - i giornali telematici ci aiutano in questo - ascolto i comizi elettorali che ancora sono in-linea. Lei, in uno degli ultimi, in piazza Duomo, ha dato una motivazione a tutto questo; che era un ricercare una condivisione di altri soggetti sul medesimo impegno programmatico.
Questo mi lasciava perplessa, ma mi lascia ancora più perplessa la dichiarazione del consigliere Garbo, in un’altra intervista in un giornale telematico, in cui diceva circa gli interesse di sottobanco che stavano venendo fuori per ostacolare la Sua azione.
Ora, per quanto riguarda la valutazione, in sé, della giunta, io non voglio scendere in valutazioni di tipo personale, né tantomeno professionali, anche perché non conosco direttamente gli assessori in carica, ma mi preme fare delle considerazioni piuttosto in merito alle deleghe a voi attribuite, in particolare alla sua, signor Sindaco, perché immediatamente si vede che, da buon padre di famiglia, si è lasciato “il portafogli”. E, il portafoglio io penso che se lo sia lasciato per motivi più che altro di competenza maturata in consiglio comunale per tanti anni di opposizione, dura e sferzante, fatta proprio da questi banchi.
E, viene da pensare che l’abbia fatto proprio per questo motivo e non per una mancanza di fiducia invece nei suoi assessori.
Per quanto riguarda l’operato di questo breve lasso di tempo.
E’ rasserenante tantissimo, signor Sindaco, vederla presente nel nostro territorio, pronto ad intervenire per qualsiasi guasto, emergenza, in qualsiasi occasione, dalla mattina alla sera; e credo che tale impegno lo pretenderà anche dei suoi assessori. Mi ha rasserenato tanto leggere i comunicati stampa, tempestivi ... sui disservizi, continuamente. In generale, mi rasserena questo cambiamento che si respira in città ma sono preoccupata, signor Sindaco, per qualcos’altro; sono ancora preoccupata per la situazione finanziaria di questo ente. Per cui, alla tensione, alleviata da questo Sindaco impegnato quotidianamente in giro per la città, resta sempre la preoccupazione - la stessa che forse era la sua preoccupazione prima, e, penso che sia così anche adesso - la situazione finanziaria!
Stasera ho fatto qualche cenno ma io le voglio ricordare che uno dei suoi impegni, in campagna elettorale, quello primario (così come lo era degli altri candidati), era quello del risanamento, era quello di occuparsi immediatamente, immediatamente della finanza di questo comune. Peraltro sono preoccupata perché ritardiamo, stiamo ritardando, e lei sa che ci sono dei trasferimenti, bloccati, dello Stato, cospicui, a Roma perché noi non abbiamo approvato il bilancio 2010.
Ma vi è un punto in più quanto mi dice: dobbiamo prendere atto di una gestione finanziaria del 2011, ma non di approvazione.
Comunque, visto che voglio tenermi strettamente, signor presidente, al regolamento, io penso che questa sia materia di discussione, spero, prossima; che non passi tanto tempo perché se il cuore del cittadino è rallegrato dal vedere il sindaco in giro per la città a controllare anche gli operai che sistemano i tubi della città, resta il problema della difficoltà principale di quest’ente: il risanamento, e comunque la materia finanziaria.
Detto ciò, facciamo, secondo me, sindaco, meno rumore, meno rumore su quella che è la normale amministrazione che, probabilmente, c’eravamo dimenticati (anche “la normale amministrazione” di questa città), e cerchiamo invece di fare chiarezza quanto prima per non trovarci in situazioni spiacevoli; perché credo che quest’ente debba spendere, se non ha già speso, e quindi dico: meno rumore; su questo è meglio dedicarsi in maniera più incisiva a quello che è il problema principale della città.
Io resto in ansiosa attesa, perché per me il problema principale è quello".
Il Sindaco
Guardi, tanto ci stiamo interessando della questione economica e finanziaria che, oltre ad essermi legato presso gli ispettori a Palermo (dopo averli incontrati qui con il capo degli ispettori, dott.ssa Rizza, con la quale ho concordato che entro una settimana daranno esito della ispezione, fatta per tre mesi, all’amministrazione Guercio), oggi il segretario generale ha fatto una lettera di sollecito per questa ispezione che deve ancora arrivare. Ma nel frattempo, abbiamo chiamato quasi tutti i creditori, molti dei quali stanno accettando, anche per piccole partite, il pagamento della sorte capitale senza arrivare ad ulteriori spese. Anche il più grosso creditore, che è la ditta Parlato, ha avuto con me un’incontro, e prossimamente ne avrà un altro con il Prefetto. A questo creditore daremo una parte di somme (spero delle somme che incasseremo con l’IMU), perché c’è già un impegno di spesa, del 2009, di 180 mila euro, conservato e mai liquidato.
La situazione economico finanziaria è sotto la lente di ingrandimento ma purtroppo è condizionata dall’esito dell’ispezione, perché è proprio l’ispezione che ci dirà quali residui cancellare dal 2008, e quali del 2009; e solo dopo questa cancellazione dei residui si potrà approvare il rendiconto 2010.
Io le assicuro, ma lo dico con certezza, le spese che stiamo effettuando sono quelle per garantire il funzionamento dell’ente e per dare un decoro e un minimo di vivibilità senza fare spese voluttuaria. Se per spese voluttuarie si possa intendere, per esempio, levare sterpaglie dalla strada o dalle scarpate, questo non credo come, ad esempio, per il potenziamento degli orari dei vigili. Assicuro che al più presto il consiglio sarà informato di come si muove l’amministrazione: dal punto di vista economico e finanziario.
Ho mantenuto il portafoglio, senza soldi, proprio per occuparmi - non soltanto dell’aspetto del risanamento finanziario ma anche della riscossione: c’erano più di 40 persone che non pagavano solo pubblico; sono state diffidate dal comune di Cefalù a pagarlo entro il 30 giugno. Se entro il 30 giugno, questi signori non pagheranno il sulo pubblico l’amministrazione comunale revocherà la concessione. Stiamo sollecitando tutti coloro i quali devono mettere mano al portafoglio a pagare il Comune; e lo faremo con una forza e con una pressione continua, fermo restando che il cittadino che non potrà pagare potrà aderire a quella che è una rateizzazione con gli interessi. Lo stiamo facendo nell’interesse dell’ente, perché il comune era stato trasformato in una banca.
La banca era questa: il comune fa un prestito della Banca e presta a quei cittadini che non pagano il comune.
Abbiamo € 4.000.953 di anticipazioni di cassa, e il comune di Cefalù non se lo può più permettere, non possiamo fare la banca dei cittadini, dobbiamo incassare e incassare presto.
È evidente che per tutto questo ci vuole il contributo dei cittadini, degli imprenditori ma anche dei singoli consiglieri che, oltre che a vigilare su queste cose, potranno aiutarmi a fare questa riscossione. Non lo dico per fare demagogie, lo dico solo perché col contributo di tutti il comune non andrà in dissesto!
Ci vorranno chissà quante televisioni, quanti passaggi su Repubblica, quanti passaggi in giornali, per recuperare il danno all’immagine del comune che va in dissesto: è il fallimento di un ente la maggiore pubblicità negativa per una città. Io sto facendo questo questo e le dico con franchezza che il risanamento economico finanziario non è una questione che non mi sta a cuore; perché tutti giorni faccio parlare continuamente di risanamento economico finanziario.
Certo quando vedo che abbiamo speso € 70.000 di debiti fuori bilancio per il canile di Isnello solo perché l’amministrazione Guercio non ha pensato, oltre che a ricoverare i cani, poi a farli sterilizzare, sinceramente mi piange il cuore, perché € 70.000, di debiti fuori bilancio, per un canile penso che sia uno sperpero di denaro pubblico.
Liberto
Parto dalla battuta di Garbo sul sindaco di Milano, che penso valga anche per il Gruppo di “Le Ali”, che oggi è dall’altra parte.
L’altra cosa che mi piace giustamente - ma non c’era bisogno che approfondisse ulteriormente - è la formazione del vostro Gruppo perché, dico, perchè avremmo capito che era una cosa naturale che vi foste uniti, diciamo, in gruppo consiliare fra “Le Ali “ e “Rivoluzione”; era la cosa più logica che poteva succedere.
Riguardo il consigliere Pizzillo.
Dispiace che lei cerchi, anche nei suoi passaggi consiliari, di mettere in evidenza il fatto che non c’erano consiglieri dell’opposizione. Però, molto probabilmente, lei non sa che molte di queste persone, sedute su questi banchi, fanno un sacco di attività che neanche forse pubblicizzano, che neanche cercano momenti per farsi fotografare. Oltretutto c’è un passaggio fondamentale, che forse c’insegna Gesù Cristo, che è quello che quando si fa carità non bisogna pubblicizzarlo. Anche perché, queste iniziative, caro consigliere Pizzillo, ci fosse stato un altro sindaco, penso che si sarebbero fatte ugualmente; dico non è che è una questione perché c’è Lapunzina oppure c’è lei! Penso che queste cose si sono fatte ogni anno e si continueranno a fare. Io mi vorrei collegare al fatto che non possiamo parlare personalmente dell’operato di questi assessori perché, non conoscendoli (salvo qualche rapporto personale col dottore Curcio in occasione della festa di Campanella, ma certamente ancora in questa veste non l’ho visto lavorare, quindi ci riserveremo in seguito di dare il nostro giudizio anche sul loro operato). Però mi permetto anche di cogliere un’occasione per dare delle raccomandazioni al sindaco, visto che è in piena attività, e mi faccio forte del fatto che nella passata consiliatura ambedue eravamo da questo lato e che insieme abbiamo così condiviso spesse volte percorsi e battaglie comuni. Ora, onde evitare che qualcosa si dimentichi, io mi voglio prendere la briga, se ci riesco, di ricordarle man mano, lungo un tragitto che spero sia per i prossimi cinque anni. Anche se poi data la mia età anche io posso dimenticare qualcosa. Però mi impegnerò in tal senso per far ricordare alcuni passaggi del nostro passato. Tra cui, una in particolare, una battaglia che noi abbiamo condiviso fortemente e che abbiamo contrastato, come scelta dell’amministrazione passata, che vedeva nell’operato di quell’amministrazione, rispetto all’argomento, una fase penalizzante per la città, per una parte di quei cittadini - che spesse volte sono stati presenti - e sull’argomento, con la passata amministrazione, ci siamo spesse volte messi in contrasto sulla questione. È un argomento a cui lei ... lei è il proponente di quell’Atto di indirizzo, fatto in consiglio comunale, insieme al consigliere Franco, oggi presidente del consiglio, e al consigliere Pasquale Fatta e che vede ulteriormente anche me presente nella votazione di quell’atto, insieme tutti gli altri consiglieri presenti quella sera in quest’aula.
Ora, a meno che, dico, il fatto che lei sia passato dall’altro lato, non le abbia dato una prospettiva diversa, o almeno che lei non voglia continuare la sperimentazione della passata amministrazione, io le voglio fare questa semplice domanda che penso lei a questo punto si aspetti:
“Quando ha intenzione di ottemperare a quella vostra richiesta, fatta il 28 aprile del 2011, in quest’aula, di rimettere il senso unico in via Vazzana? Questa è la mia domanda!Siccome lei ha detto poco fa che domani si adopererà a fare una ordinanza, potrebbe anche valutare l’occasione, visto che ha la penna in mano, di fare anche questo.
(il sindaco fa presente che proprio quella mattina si era incontrato con i cittadini di via Vazzana)
Siccome mi sono impegnato nel volerle ricordare magari dei passaggi che, per l’età avanzata, sia io che lei, possiamo scordare...
Una ulteriore cosa al presidente.
Siccome io ritengo che la prima commissione sia quella più, come dire, importante di questo comune (è convocata martedì mattina a mezzogiorno, precisa il presidente) ... si, ma siccome sappiamo benissimo, signor presidente, che penso che il consigliere Tumminello non possa essere presente (è convocata ugualmente, precisa il presidente). Io suggerirei un’altra opzione, che è questa: perché momentaneamente non sostituisce, con un altro consigliere, il consigliere Tumminello nell’attesa che possa poi rientrare e cedergli il posto? Perché vede noi abbiamo delle cose imminenti, che lei ben sa, tra cui il regolamento dei fuochi che deve venire in consiglio e che dovrebbe passare non solo alla terza ma anche dalla prima commissione, essendo un regolamento.
Consigliere Garbo non è che non l’abbiamo fatto; nella passata amministrazione c’erano consiglieri che ricopriva anche (Il Presidente precisa: i consiglieri possono essere sostituiti da altri consiglieri, nel momento in cui abbiano giurato, che siano nelle loro funzioni). Ho capito, o c’è o non c’è...
Il Presidente
Non c’è polemica, consigliere Liberto, per martedì è convocata ugualmente; la commissione, anche con quattro effettivi, andrà avanti ugualmente nella votazione per la elezione del presidente e del vicepresidente. Il consigliere Tumminello può essere sostituito dal momento in cui entrerà nell’esercizio delle sue funzioni. Comunque l’indicazione dei consiglieri, afferenti alle singole commissioni, viene data dal consigliere capogruppo al gruppo cui appartengono.
A conclusione della seduta, volevo dire questo: ringrazio i consiglieri per i loro apporti, che sono stati completamente civili, nell’ambito di una serena discussione e anche, per alcuni interventi, particolarmente costruttivi. Sottolineo che questa sera, da parte della presidenza si è voluto lasciare ampio spazio alla discussione politica perché crediamo che questo sia il luogo adatto per farla, al di là anche dalla stretta attinenza all’ordine del giorno. Ci ripromettiamo, evidentemente nelle successive, di di fare osservare una maggiore attinenza al Punto all’ordine del giorno. Non era una serata ovviamente adatta per farlo!
Abbiamo, credo, ampiamente discusso politicamente delle questioni che sono sul tappeto in città.
Io ringrazio per le civiltà e la costruttività degli interventi che ha anche reso più sereno il mio debutto, come presidente del consiglio.
Devo ringraziare anche il mio predecessore per, pochi minuti prima dell’inizio di questa seduta, avermi voluto augurare un sereno cammino. L’interpreto come un ottimo auspicio, intendo come un ottimo auspicio per il prosieguo dei lavori di questi anni che ci aspettano. La serenità, al di là anche nella presenza del caldo, assolutamente insopportabile di questa serata, che abbiamo comunque espresso.
Ringrazio i cittadini che ci hanno onorato della loro presenza, i cittadini che ci hanno onorato del loro ascolto e della loro visione.
La seduta è conclusa. Rinvio i lavori del consiglio comunale a nuova convocazione. A presto
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