2 Marzo 2014, 10:13 - Rosario Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
Gentili familiari degli “Eroi del Mare”,
Gentili Autorità presenti,
Signore e Signori,
A nome dell’intera comunità di Cefalù, che mi onoro di rappresentare, porgo il più cordiale saluto a voi tutti.
E’ con profonda emozione che partecipo al ricordo dei sette valori Cefaludesi che, ingaggiando una pericolosa lotta contro il mare in tempesta, salvarono cinque pescatori da sicura morte.
Ringrazio, in primo luogo i familiari tutti che, con tenacia, si sono impegnati affinché Cefalù, sebbene a distanza di 63 anni, tributasse gli onori dovuti alla memoria dei nostri coraggiosi concittadini, additandoli come esempio di altruismo, generosità, senso del dovere.
Cari familiari degli “Eroi del mare”, la nostra città vi è grata perché chiunque contribuisce a rendere più salde le radici della nostra comunità, contribuisce a preparare un futuro migliore.
Fotografie di Claudio Pepoli tratte da facebook
Il gesto che abbiamo compiuto poco fa, nell’intitolare uno dei luoghi più belli della nostra città ai nostri valorosi concittadini, ha caricato di ulteriore significato simbolico uno spazio che, da oggi, diviene testimone dell’altruismo, dell’abnegazione, dell’umana solidarietà della quale sono capaci i cefaludesi, specialmente quando si trovano davanti alle difficoltà.
Coloro che, ammirando l’opera scultorea dell’artista Roberto Giacchino (che ringraziamo di cuore) e leggendo il volume pubblicato a cura del prof. Mario Macaluso ( al quale va anche il nostro grazie) avranno modo di conoscere l’impresa compiuta dagli “eroi del mare”, potranno riflettere sul senso autentico dell’esistenza.
Il valore dell’esempio è importante per tutti ma, ancor di più, per le giovani generazioni che, attraverso la memoria di questi fatti, possono comprendere i veri valori della vita e capire che l’esistenza umana è talmente importante che c’è chi ha rischiato, e rischia quotidianamente, la propria per salvare quella altrui. Messaggio assai importante in un mondo nel quale, spesso, si mette in gioco la propria vita con comportamenti sbagliati, in quanto si è incapaci di gustarne e comprenderne l’importanza, il valore e il fine.
Abbiamo voluto definire i nostri valorosi concittadini, come “eroi del mare”. Tuttavia, è stato detto che l’eroe è frutto esclusivamente del momento mentre la persona per bene è il prodotto di una vita quotidiana vissuta in maniera integerrima in adesione agli alti valori morali e in ossequio alle leggi.
Se ciò è vero, come credo che sia, allora i nostri sette concittadini hanno unito nella i tratti della persona per bene con quelli dell’eroe. Come figli di questa terra di Cefalù dobbiamo essere fieri dell’esempio fornito dai nostri concittadini in quanto il loro gesto non solo nobilita la nostra comunità ma fornisce un modello da seguire.
L’impegno di ricostruzione della memoria è un sincero tributo a chi non ha esitato a mettere a repentaglio la propria vita per prestare aiuto agli altri.
Oggi, alle giovani generazioni, spetta il compito di continuare ad alimentare ed accrescere quei valori, a custodirli gelosamente, ad evitare ogni possibile abuso da parte di chi pensa che la storia possa tornare indietro o che possa essere dimenticata.
Quando più forti sono i mezzi di comunicazione e più rapida è la consumazione dei simboli, è necessario conservare le memorie del passato in modo da poter rinnovare costantemente il ricordo e indurre sempre alla riflessione.
Dobbiamo trasmettere l’orgoglio di essere figli della stessa terra che ha dato i natali a: Santo Aquia, Giovanni Cefalù, Carmelo Fertitta, Giuseppe Fertitta, Giovanni Glorioso, Giuseppe Machì, Salvatore Portera. Attraverso il loro gesto ci hanno fornito un alto esempio dei valori che devono costituire un autentico patrimonio collettivo: l’umana solidarietà, l’altruismo, la difesa della vita.
A loro va, dunque, la riconoscenza e il ringraziamento che si deve a tutti coloro i quali, nella nostra storia, ci hanno reso orgogliosi di essere figli di questa nostra città.
Vi ringrazio.
Cefalù 01/03/2014
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