Perché andiamo a Mosca?

Ritratto di Angelo Sciortino

24 Febbraio 2014, 15:04 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Cefalù è stata giustamente inserita nel circuito arabo-normanno ed è entrata a far parte dell'ACEB, Città Eredi di Bisanzio. Le due culture, infatti, sono state il motore di crescita del Paese dopo la decadenza seguita alla caduta dell'Impero Romano.

Di queste presenze restano testimonianze storiche, archeologiche e artistiche. Non ne restano, però, di culturali. Tranne rare eccezioni, infatti, nessuno a Cefalù ricorda il galeone bizantino affondato di fronte alla Calura nel VI dopo Cristo;

Immagine tratta da: http://www.cefaluinforma.it/CI/p.aspx?i=48

le mura perimetrali del Paese erette proprio in quel periodo storico; il vero significato delle mura ciclopiche sulla Rocca. Ce ne siamo così tanto dimenticati, che ultimamente li dissacriamo peggio di un iconoclasta. Ditemi se non è dissacrazione nascondere le mura della Discesa Paramuro oppure trasformare il nostro litorale in un covile per turisti sporcaccioni.

In questa azione dissacrante gli Uffici comunali restano in silenzio. In silenzio resterebbe anche il Sindaco, se non avesse l'abitudine ai proclami e se non si auto ingannasse con l'agitato impegno ad accontentare un Danilov qualsiasi, pur di vendere a prezzi scontati la nostra incalcolabile e impareggiabile ricchezza. Forse nella speranza che Cefalù diventi una Kiev mediterranea ed egli stesso la novella Timoscenko del Tirreno o la Pulzella di Cefalù.

Diciamoci chiaramente che il contatto dei Normanni con gli Arabi e con i Bizantini non fu soltanto conflittuale. Tale fu agli inizi, ma quasi subito divenne collaborativo, grazie all'intelligenza, che spinse i Normanni a trovare proprio nell'Oriente una fonte di ricchezza. Ricchezza non materiale, ma culturale e artistica. Quindi, non la stessa ricchezza cercata dai nostri Amministratori, che sperano di ottenere a Mosca turismo e denaro, ma da dove non porteranno artisti e scienziati.

C'è da chiedersi, però, che cosa porteranno essi a Mosca. Non porteranno prova dell'intelligenza, che fu dei Normanni, né del rispetto di ciò che dei Bizantini rimane a Cefalù, visto che viene dissacrato a mani basse; non porteranno l'esempio di un Centro Storico vivibile, non correndo il rischio di passeggiarvi nel pericolo di un traffico caotico e velenoso; e nemmeno quello di spiagge pulite e belle, come le fece la natura e come essi deturpano, concedendo l'inconcedibile.

Non porteranno altro che la voglia di vendersi! O forse di venderci!

Io non so perché sto scrivendo queste riflessioni. Spero almeno che esse servano ad aprire gli occhi ai miei concittadini e a spingerli a difendere una ricchezza ereditata dal passato, che essi devono rispettare e costringere gli altri a rispettarla, se vogliono essere degni del dono.

 

Foto di copertina tratta da: http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/archeologiasottomarina/sez_itinerari/itinerario_kalura.htm