"Sicilia" di Caterina Daniele

Ritratto di Francesca Daniele Merlo

4 Settembre 2012, 17:12 - Francesca Danie...   [suoi interventi e commenti]

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Ho il piacere di pubblicare in questo sito per gli amici, conoscenti cefaludesi e per tutti coloro che seguono la parte di “Creatività” una poesia in dialetto siciliano della poetessa Caterina Daniele.

La poetessa Caterina Daniele è nata a Palermo l’ 11/10/1891  ed  è morta il 2/06/1982,  diplomata maestra ha insegnato nelle scuole elementari statali per ben 45 anni, sin da piccola si è dedicata alla poesia, in occasione della visita della regina Elena a Palermo Le declamò a palazzo reale una poesia da lei scritta ricevendone lodi e apprezzamenti da tutti i presenti.

Caterina Daniele con una classe di alunni

La sua vena poetica  fu attiva e fervida compagna per tantissimi anni. Ha scritto un libro e ha collaborato con tanti giornali, le sue poesie, sia in vernacolo che in lingua, hanno ricevuto numerosissimi premi in vari Concorsi di canzoni siciliane. Ha fatto parte dell’Accademia dei cinquecento. Il suo nome e la sua biografia si trovano su “Dizionario delle scrittrici italiane contemporanee” edito da Mario Gastaldi.
Le sue canzoni sono sempre state incise su disco, ricordo una per tutte “Carrettu sicilianu” cantata da Corrado lo Iacono. Ha pubblicato un libro di poesie e scritto in diversi giornali a carattere culturale. Il mio intento, in qualità di nipote, è quello di divulgare nuovamente le sue poesie e farle conoscere ad un pubblico, che come me, ama le tradizioni della propria terra e tutti quelli che ne hanno decantato le bellezze.

Francesca Daniele Merlo
 

             SICILIA

Sicilia bedda, terra di li fati,
cu veni ccà di tia si nni ‘nnamura
jiettanu oru, ridennu, li cuntrati
a tuttu tempu urnati di virdura!

‘Na perla sì, ‘ngastata ‘nna tri mari:
lu nomu di Trinacria t’apparteni!...
E dd’unna chi ti vasa fa ammaliari,
ca cci cantanu ancora li sireni!

Lu focu vivu di li tò vulcani
a li tò figghi brucia ‘ntra li vini:
tutt’amuri li cori siciliani
di firi e d’ardimentu sunnu chini!

Sicilia, tutta zagara e splinnuri,
dialettu duci, musica chi ‘ncanta,
la storia vostra, sempri cu firvuri,
ad ogni cori lì so’ glorii canta!..

                                Caterina Daniele