9 Febbraio 2014, 15:55 - Giuseppe Maggiore [suoi interventi e commenti] |
2° INCONTRO AL TEATRO CICERO CON “I NARRATURA” (cronaca di un impegno)
di Giuseppe Maggiore
Fotografie di Giacomo Sapienza
Ieri, 8 Febbraio dell’anno Domini 2014, alle ore 18, in un clima di amichevole cordialità ed interesse e nella prestigiosa cornice dell’ottocentesco Teatro Comunale “Cicero”, mirabile opera architettonica di Antonio Caruso con le pitture di Rosario Spagnolo, alla presenza del Sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, dell’Assessore alla Cultura, Antoniella Marinaro e della Consulente al Turismo ed Eventi, Angela Macaluso, presenti anche Maria Teresa Rondinella, Pino Simplicio e il sottoscritto, tutti Relatori, nonché di un nutrito pubblico in sala (Bella Gente), i “Narratura” (Antonio Barracato, Autore-Presentatore, Tony Forte, Dicitore-Attore e Salvo Leggio, Compositore), in una loro ulteriore e pragmatica performance culturale, hanno presentato il libro di Antonio Barracato “STRATI e STRATUZZI”, silloge lirica in vernacolo da me recensita.
Nella elencazione degli autorevoli Personaggi presenti all’evento ho volutamente omesso i titoli accademici degli Stessi, non ritenendo necessario impinguarne la valenza con retoriche e prosopopeiche ulteriori qualificazioni, atteso il sopracitato cordiale clima quasi familiare creato nell’incontro.
Non bisogna sottacere, tuttavia, che sia il Sindaco Lapunzina che l’Assessore Marinaro e la Consulente Macaluso, felici ed esaurienti oratori nonché operatori di calibro nella qualificazione della nostra città, non sono nuovi a questi interventi di promozione culturale; il loro encomiabile ed instancabile impegno, costantemente rivolto ad un sempre maggiore sviluppo del territorio che ci concerne, è notorio e da tutti apprezzato.
Come accennato, Antonio Barracato, nella sua duplice veste di Autore-Presentatore, ha dato il “là” alla serata, evidenziando i motivi che l’hanno determinata e presentando, poi, via via, le varie liriche da lui composte e, infine, i vari personaggi saliti alla ribalta.
Nell’incipit della manifestazione il nostro anfitrione ha coinvolto l’estroso affabulatore Totò Bianca, il quale si è prodotto in una esibizione declarativa di natura prettamente popolare; e dopo di lui, anche Nino Ranzino, esponente della medesima culturale estrazione, ha letto una sua elucrubazione lirica ottenendo una corale condiscendenza.
Anche Franco Catalano, versatile interprete di un classicismo vernacolare improntato a sentimenti di schietta sincerità, ha elogiato il gruppo de “I Narratura” con una sua composizione scritta ad hoc e fuori programma dallo Stesso recitata.
Successivamente è stato proiettato un video, sempre di Antonio Barracato, dove lo stesso Totò Bianca, unico attore in tradizionale costume siciliano, ha interpretato alcune poesie del Nostro con evidenti sentimento e partecipazione.
L’opera, altamente apprezzabile dal punto di vista cinematografico per la qualità del montaggio, per l’eleganza dei passaggi ottenuti con ricercate dissolvenze di apertura e di chiusura e con movimenti di zoom in avanti e all’indietro (entrambi, questi ultimi, per dettagliare un particolare o per scoprirlo) e sia per la valenza della musica impiegata che per il sapiente cambiamento della scenografia durante la performance recitativa del Bianca (performance dallo stesso condotta con atteggiamenti e gestualità consoni alla commedia dell’arte), rivela, come già da me espresso nella prefazione al testo, una capacità espressiva dell’Autore di indubbio e encomiabile valore artistico in un panorama cinematografico corrente e festivaliero che spesso lascia molto a desiderare non raggiungendo neppure la mediocrità.
Tony Forte, grave nel tono vocale di stampo squisitamente classico (Stanislawiscki non gli è affatto sconosciuto!), maestro nel creare effetti scenici osservando scrupolosamente nella dizione la punteggiatura del testo e muovendosi sul proscenio con una tempistica calibrata ed elegante (dopo l’inizio del sottofondo musicale che introduce la lettura, infatti, Forte aspetta qualche secondo prima di avvicinarsi al microfono, quasi a voler attendere che l’uditorio sia permeato dall’emozione che dà la musica. E questo è un diegetico effetto teatrale della più bell’acqua!), di volta in volta intramezzato dall’opportuna presentazione dei componimenti operata dal Barracato, nella sua qualità di “voce narrante” ha recitato le liriche in programma profondendovi sentimento e qualità di esecuzione.
Salvo Leggio, con la sua insostituibile melodica chitarra, perfettamente “compos sui” nel suo ruolo di musicista-compositore-esecutore, ha supportato le espresse sillogi con dei pregnanti sottofondi musicali appropriati al tema inerente al testo che veniva proposto e, oltre a ciò, esibendosi anche in pregevoli pezzi cantati di propria composizione.
Ha chiuso la serata una “tavola rotonda” alla quale, chiamati sul palco, hanno preso parte i Relatori che hanno evidenziato con esaurientissimi e calibrati interventi le molteplici sfaccettature del Barracato artista esprimendo il proprio schietto pensiero sulla validità del testo presentato e sull’ottima riuscita della serata.
Agli Stessi l’Autore ha regalato il suo libro “Strati e Stratuzzi”.
Cefalù, 9 Febbraio 2014 Giuseppe Maggiore
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