5 Febbraio 2014, 13:54 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Svegliarsi al mattino e trovare nel giardino di casa propria uno scavatore che squinterna ogni cosa, non è un fatto piacevole. Questo è accaduto ai cittadini, che passeggiavano nel loro giardino, sul loro lungomare.
Scoprire poi che quegli scavi servono a ben altro, come dimostra la prova di carico della seguente fotografia, fa temere un'invasione barbarica del “proprio giardino”
Se poi ci si rende conto che tutto ciò avviene nel silenzio più assoluto dell'Amministrazione e di quanti vedono e tacciono, sebbene il loro dovere sia quello d'intervenire, allora non possiamo non dirci anche tristi.
Se, infine, scopriamo che l'Amministrazione tace, perché s'è tagliata la lingua – fuor di metafora perché non si è dotata di un Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo – e che coloro che dovrebbero intervenire si trovano innanzi il muro di mattoni eretto da una burocrazia regionale con i suoi permessi, rilasciati in palese dispregio dell'ambiente e del panorama, allora non possiamo non sentirci disperati del nostro futuro e di quello dei nostri eredi.
Domani il comitato costituito per difendere il Lungomare terrà la sua prima riunione. In tale occasione verrà proposta una lettera a tutti gli Enti regionali e nazionali, che hanno il dovere, costituzionalmente previsto, di tutelare l'ambiente e il territorio.
Si deciderà, inoltre, in che termini si potrà chiedere l'intervento dell'Autorità Giudiziaria nel caso di silenzio o del perseverare nell'errore di tali Enti. Si stabilirà anche se è il caso di contestare, sempre con lo stesso strumento, all'attuale Amministrazione comunale la sua grave omissione nel persistere a non approvare rapidamente il suo PUDM a oltre un anno dal suo insediamento.
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Interventi correlati:
C'è del marcio a Cefalù! - Angelo Sciortino - 3 febbraio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/7144)
Una proposta per un comitato - Angelo Sciortino - 30 gennaio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/7085)
Cefalù è nostra! - Angelo Sciortino - 29 gennaio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/7079)
Richiesta per un comitato pro Lungomare - Angelo Sciortino - 24 gennaio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/6995)
Prendiamo le armi - Angelo Sciortino - 21 gennaio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/6896)
Nuova intitolazione del Lungomare - Angelo Sciortino - 18 gennaio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/6864)
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Commenti
Quale Cefalù -
Ancora una volta apprendiamo da facebook
Il Sindaco Lapunzina, circa 16 ore fa, nella pagina facebook del gruppo aperto "Saro Lapunzina Sindaco di Cefalù" ha postato la seguente risposta, seguita da tre suoi commenti, a quanto scritto dall'arch. Luigi Piazza proprio in merito agli articoli di Angelo Sciortino:
"Solo ora leggo gli interventi sulla vicenda dei lavori sul lungomare, e ritengo dover rispondere all'architetto Luigi Piazza, ribadendo quanto precisato in un mio precedente un post. Nei giorni scorsi ho chiesto al Comandante Ristagno notizie al riguardo, stante la competenza sul demanio marittimo. Mi è stato riferito che è stata sostituita la trave in ferro sulla quale viene ogni anno installato il lido Poseidon e che, su richiesta del Genio civile opere marittime, sono state richieste le prove di carico. Per quanto riguarda invece il Piano di utilizzo demanio marittimo, ricordo ai lettori che sono stato l'unico consigliere comunale ad averne nel tempo sollecitato, con diversi atti ispettivi, la redazione e che da sindaco, oltre ad avere presentato nel marzo 2013 la sdemanializzazione del lungomare, ho già avviato le procedure per l'affidamento della progettazione del PUDM. Sono contento che si sia formato un comitato, ma mi chiedo dove erano i componenti dello stesso quando il consigliere Lapunzina presentava interrogazioni ed interpellanze sull'argomento e il sindaco del tempo pianificava il demanio con assoluto arbitrio?"
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IL CONSIGLIO COMUNALE DI CEFALU’
In ordine al punto “Piano utilizzo spiagge “- determinazioni;
PRESO ATTO
-che la legge 15/2005 stabilisce che i comuni devono predisporre un piano di utilizzo delle aree demaniali marittime;
-che il Comune di Cefalù è stato invitato a provvedere in tal senso;
-che l’Assessorato Territorio Ambiente è in procinto di nominare un commissario ad acta per provvedere in sostituzione dell’Ente locale;
CONSIDERATO
-che sulla scorta di quanto previsto dall’art.32 della L.142/90, recepito nella Regione Siciliana con la legge 48/91, la competenza di che trattasi appartiene al Consiglio Comunale;
IMPEGNA
l’Amministrazione attiva a predisporre, con ogni celerità, affinché venga sottoposto all’approvazione dell’Assemblea, il nuovo piano di utilizzo delle spiagge del litorale cefaludese, prestando, nello stesura dello stesso, particolare attenzione alla necessità di destinare alla libera fruizione una congrua porzione del Lungomare G. Giardina.
Cefalù, 15/04/2009
Approvato dal Consiglio comunale nella seduta del 15/04/2009
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Sul punto all’Ordine del Giorno, avente oggetto: “Affidamento in gestione dei lidi e problematiche conseguenti- determinazioni ”;
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CEFALU’
CONSIDERATO
-che la pianificazione e la gestione delle aree demaniali marittime del nostro litorale assume importanza fondamentale sia per quanto riguarda l’offerta dei servizi legati al turismo estivo-balneare che per le ricadute di carattere sociale ed economico nonché per gli aspetti paesaggistici ed ambientali;
-che il vigente Piano di utilizzo delle spiagge del nostro litorale ha determinato disagi nella popolazione residente ed incertezze ed approssimazioni nella gestione di tratti di spiaggia dati in concessione ai privati;
R I T E N U T O
-che un quadro normativo di certezze sia per quanto riguarda le modalità di gestione che per le tipologie e le caratteristiche delle concessioni sia assolutamente necessario a garanzia dei cittadini utenti e dei servizi resi;
D E L I B E R A
la costituzione di una commissione consiliare ,integrata dai responsabili degli uffici Urbanistica e Lavori Pubblici, che sulla base di una ricognizione delle normative vigenti in materia (leggi,regolamenti, circolari ecc..) e di una analisi approfondita delle esperienze pregresse di pianificazione e gestione delle aree demaniali marittime del nostro Comune, avanzi, entro il 31 Ottobre 2004,proposte per un nuovo Piano di Utilizzazione delle aree Demaniali marittime del litorale di Cefalù.
Cefalù, 29/09/2004
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“UN POSTO AL SOLE”
La vicenda politica che ruota attorno alla gestione del lungomare cefaludese ha assunto connotati farseschi, giacché il titolo di una famosa telenovela è quello più appropriato per rappresentarla al meglio.
Incurante degli appelli che provengono dai cittadini elettori, trasfusi anche in una petizione contenente migliaia di firme, la maggioranza che sostiene il sindaco Vicari ha opposto uno sbarramento, tanto fermo quanto insensato, alla idea di riformulare il Piano di Utilizzo. Quello “vigente”, mai approvato dall’Organo competente, ossia il Consiglio Comunale, non assicura una equa ripartizione delle spiagge, quasi interamente occupate da sdraio ed ombrelloni a pagamento, il che costringe la maggior parte dei bagnanti ad accalcarsi nei pochi ritagli liberi , posti,“stranamente”, in corrispondenza di ammassi rocciosi o scoli di torrenti.
La proposta avanzata dalla minoranza, già sperimentata in località turistiche del nord Italia, consiste nell’assegnare l’intero lungomare in concessione, obbligando i gestori a mantenere libera da sdraio ed ombrelloni una quota pari al 50% di ciascun lotto, così da permetterne la fruizione a quanti desiderano utilizzare proprie attrezzature.
E’ evidentemente una proposta “sensata”: non danneggia i gestori, i quali viceversa potrebbero giovarsi di un incremento dei guadagni per altri servizi, come ad esempio la ristorazione; non danneggia il Comune, che avrebbe assicurata, senza oneri, la pulizia e la sorveglianza sull’intero arenile; avvantaggia i cittadini, finalmente liberi di poter decidere se e quanto spendere.
Come tutte le proposte di buonsenso, è stata rigettata da quanti, senza buonsenso, amministrano questa Città.
“Vogliono gettare nel caos il lungomare per averne un tornaconto politico”: questa l’accusa mossa da chi, da anni, non si avvede della confusione in cui è piombato il lungomare di Cefalù, tra stabilimenti balneari, complessi balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere attrezzate e spiagge libere, senza che nessuno sappia comprenderne a fondo la differenza, con il Sindaco costretto a dire ogni giorno il contrario di quanto precedentemente affermato, prova ne sia che ad una interrogazione sono pervenute ben due risposte scritte, più una terza sui giornali, ciascuna delle quali dice il contrario dell’altra.
Le attuali concessioni scadono al 31 dicembre 2004: si vuole mantenere immutata la situazione per garantire qualche privilegio?
Da qui all’inizio della prossima stagione balneare (aprile/maggio 2005) c’è tutto il tempo per approvare un nuovo piano di utilizzo del lungomare.
E’ per questo che il tema verrà nuovamente posto all’attenzione del Consiglio, dove ciascuno sarà chiamato ad assumersi le proprie responsabilità.
I Cefaludesi non possono, non vogliono, accontentarsi di promesse vane:
la riduzione delle tariffe per i residenti era un impegno ufficiale che l’Amministrazione aveva già assunto, già nel lontano 2001. Dopo tre anni di assoluto immobilismo la maggioranza lo ripropone come il rimedio dell’ultima ora. I cittadini di Cefalù non vogliono la promessa dello sconticino, il “fumo negli occhi”. Pretendono, perché ne hanno diritto, “un posto al sole”.
Novembre 2004 I Consiglieri Comunali
Cristina Crisafi Curcio Fertitta e Lapunzina
Luigi Piazza -
e dal 2004 ad oggi?
Ripropongo quanto già pubblicato su facebook in risposta al post del Sindaco Lapunzina:
e dal 2004 ad oggi? considerando che nel 2005 è intervenuta anche una legge che obbligava i Comuni a dotarsi del PUDM? Signor Sindaco il problema si ripresenta OGGI, dove Lei non è più all'opposizione ma al TIMONE di questa città che le ha dato fiducia....dimostri che le sue tesi del 2004 erano sacrosante e le attui ora. Si mostri coerente con quanto detto in campagna elettorale, anche a scapito di equilibri politici ( per chi non lo avesse ancora capito la politica, così come viene comunemente intesa, non fa proprio per me)