31 Gennaio 2014, 16:30 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Il 6 febbraio “APS cesserà di fornire il Servizio Idrico Integrato, al Comune di Cefalù”.
Perciò, a partire da quella data, “Fallimento APS in liquidazione non avrà più alcuna responsabilità, penale, civile o amministrativa connessa alla gestione ed al funzionamento delle reti e degli impianti”.
Così, il Collegio dei curatori del fallimento APS ha scritto nella nota che lo scorso 27 gennaio ha inviato al Sindaco di Cefalù, al Prefetto ed a tutti gli enti e le ditte, con i quali APS aveva stipulato contratti per l’espletamento del servizio medesimo.
Il servizio cesserà perché “il Tribunale, in data 24 gennaio ha disposto la proroga dell’esercizio provvisorio fino al 14 febbraio al fine esclusivo di restituire reti ed impianti ai Comuni che ne abbiano fatto richiesta e per attuare, in ogni caso entro tale data la definitiva cessazione del servizio”.
Per il Comune di Cefalù la restituzione delle reti e degli impianti è stata fissata, proprio per il 6 febbraio ed avverrà comunque.
Anche, se il Sindaco di Cefalù, o suo delegato, non dovesse rispondere alla convocazione per la sottoscrizione del verbale di consegna, che la Curatela del fallimento ha fissato per le ore 10 di quello stesso giorno presso i locali di APS in liquidazione siti in via Ugo La Malfa 28/a di Palermo.
Il Sindaco Lapunzina, con nota di ieri 30 gennaio, ha risposto che “non potrà sottoscrivere alcun verbale di riconsegna perché, in termini di diritto, il Comune non risulta abilitato a gestire direttamente le attività in parola”.
I “termini di diritto”, per i quali, secondo il Sindaco Lapunzina, il Comune non risulterebbe abilitato a gestire il Servizio Idrico Integrato sono gli stessi per i quali, secondo l’allora Consigliere Lapunzina, con Guercio Sindaco il Comune avrebbe avuto quella stessa abilitazione.
Se quei “termini di diritto” fossero effettivamente tali, a partire dal 6 febbraio, Cefalù resterebbe a secco.
Infatti, il Servizio idrico integrato resterebbe senza gestore.
Siccome, però, in Italia e, perciò, anche a Cefalù, il Diritto, quello con la maiuscola, esiste ancora, il nuovo gestore del servizio sarà il Comune.
Perciò, ALLEGRIA, Cefalù non resterà a secco ed il Sindaco Lapunzina potrà dire di avere attuato, prima di quanto Egli stesso non immaginasse, uno dei punti cardine del Suo programma elettorale:
il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua.
Saro Di Paola, 31 gennaio 2014
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La risposta del Sindaco alla "convocazione" dei curatori del fallimento APS - Saro Di Paola - 26 dicembre 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/6123)
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Quale Cefalù -
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Postato dal Sindaco Lapunzina nella pagina facebook del gruppo aperto "Saro Lapunzina Sindaco di Cefalù" circa 35 minuti fa: