15 Gennaio 2014, 21:40 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
La concessione per la potabilizzazione dell’acqua:
è stata l’atto amministrativo con il quale il Comune di Cefalù ha consentito a “Sorgenti Presidiana” di realizzare, su terreno di proprietà comunale, il potabilizzatore;
è l’atto amministrativo con il quale il Comune di Cefalù consente a “Sorgenti Presidiana” di potabilizzare l’acqua e di immetterla nella rete idrica di Cefalù, per la durata di 25 anni a partire dal 2005, quando, il potabilizzatore è entrato in funzione;
sarà l’atto amministrativo con il quale il Comune di Cefalù, decorsi i 25 anni, diventerà proprietario esclusivo del potabilizzatore.
Tale concessione è, perciò, un contratto bilaterale, cosiddetto di projet financing, che lega il Comune, concedente, a “Sorgenti Presidiana”, concessionario, per la durata di 25 anni.
Per il Comune, concedente, il corrispettivo di tale contratto è duplice:
1) per 25 anni, la fornitura agli utenti della rete idrica cittadina del servizio di potabilizzazione, senza avere sostenuto gli oneri economici della realizzazione dell’impianto e senza sostenere gli oneri correnti per la conduzione e per la gestione dell’impianto medesimo;
2) dopo 25 anni, la proprietà esclusiva del potabilizzatore.
Per “Sorgenti Presidiana”, concessionario, il corrispettivo di tale contratto è il pagamento, da parte del concedente, dell’acqua, che, nei 25 anni, avrà potabilizzato ed immesso nella rete idrica cittadina.
Il tutto nel rispetto delle modalità e delle condizioni, che il concedente ed il concessionario hanno sottoscritto nella convenzione che ha suggellato il loro contratto.
Il tutto con una “ratio” complessiva che si riesce a cogliere piuttosto agevolmente.
Il tutto nel rispetto del Diritto Amministrativo e del Codice Civile.
Però, per escludere, con assoluta certezza, che il concedente possa non restare tale per tutta la durata del contratto e che possano essere ceduti ad altro soggetto diverso dal Comune “gli obblighi contrattuali derivanti dalla Convenzione”, non si deve essere esperti di Diritto.
Basta poco.
Molto poco.
Senza “sfirniciarsi” più di tanto, basta domandarsi a chi, dopo 25 anni, andrebbe la proprietà esclusiva del potabilizzatore.
Al Comune che, dopo 25 anni, finirebbe per essere, soltanto, il “primo” concedente o al nuovo soggetto cui si dovessero cedere “gli obblighi” e, con essi, ovviamente, i corrispettivi “contrattuali” ?
Eppure, tale domanda il Sindaco non se l’è posta.
Se è vero, come è vero, che Egli ha affermato che “il Comune non è più concedente”.
Eppure, tale domanda non se la sono posta, neanche, i Consiglieri di maggioranza.
Se è vero, come è vero, che hanno “impegnato il Sindaco e l’Amministrazione ad esprimere, nelle competenti Sedi,la volontà dell'Organo consiliare, affinché gli obblighi contrattuali derivanti dalla Convenzione per l’affidamento in concessione dell’impianto di potabilizzazione siano trasferiti al nuovo gestore del Servizio Idrico Integrato, ove esso sia soggetto diverso dal Comune di Cefalù”.
Saro Di Paola, 14 gennaio 2013
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