25 Giugno 2012, 19:32 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Cerchiamo di capire che cosa stanno facendo per i Siciliani i cosiddetti ottusocrati della Regione; cerchiamo di renderci conto se il Governo Lombardo e colui che dovrebbe essere il suo successore, il noto assessore Russo, agiscono nell'interesse dei cittadini e del loro diritto alla sanità.
Guardiamo ai fatti. Il San Raffaele di Milano faceva parte della Fondazione Giglio-San Raffaele, che gestiva l'ospedale di Cefalù. Quell'ospedale che, grazie proprio all'apporto del San Raffaele, negli ultimi anni sembrava avviarsi a diventare un centro d'eccellenza, pur tra non pochi ostacoli, a causa dell'influenza dei soliti ottusocrati, che vi spadroneggiavano, essendo la Fondazione proprietà anche della Regione, della Provincia e del Comune di Cefalù. Adesso il San Raffaele si è ritirato e da più parti si auspica l'arrivo di una nuova realtà sanitaria, che sostituisca il San Raffaele.
Era sembrato, a un certo momento, che il posto potesse essere preso dall'ISMETT. Sarebbe stato un cambio vantaggioso, se proprio gli ottusocrati regionali nel frattempo non avessero colpito quasi a morte l'ISMETT, riducendo al 45% la quota dell'Università di Pittsbourg e aumentando quella dell'ARNAS-Civico al 55%. In parole povere, togliendo la maggioranza all'Università, fra le più prestigiose del mondo e alla quale l'ISMETT deve gran parte della considerazione guadagnata da quando opera in campo sanitario. La Regione è riuscita così a ottenere lo stesso risultato ottenuto a Cefalù a causa del fallimento del San Raffaele-Monte Tabor. Le sarà costata qualche fatica in più, visto che l'Università di Pittsbourg è in floride condizioni economiche, ma alla fine gli ottusocrati ce l'hanno fatta.
Adesso che loro, gli ottusocrati, sono i soli controllori di tutto, potranno esercitare il loro amore per il clientelismo, non preoccupandosi della salute dei cittadini e del diritto a essa, contemplato nella Costituzione. Potranno costringere la nuova ISMETT a sostituirsi al San Raffaele, costituendo un nuovo grande polo sanitario siciliano, uno di quei pachidermi ai quali siamo stati abituati da decenni, come siamo stati abituati al loro cattivo e costoso funzionamento.
Di fronte a una simile pericolosa situazione, che cosa fanno i nostri Sindaci? S'incontrano o tentano d'incontrarsi con gli ottusocrati regionali, responsabili non soltanto delle storture fin qui prodotte, ma volenterosi procacciatori di nuove storture.
Facciano pure. I cittadini prima o poi capiranno e, quando capiranno, considereranno anche loro membri di una casta di intoccabili ottusocrati e li lasceranno senza voti.
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