Nell'imminenza del dissesto finanziario.

Ritratto di Angelo Sciortino

25 Agosto 2012, 15:52 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Non credo proprio che il Consiglio comunale possa approvare i precedenti bilanci, perché vi sono indicati residui attivi per sette milioni di euro e dichiarati dalla Corte dei Conti inesistenti. Se dovesse farlo, risponderebbe di danno erariale.

Non credo, inoltre, che senza l'approvazione di tali bilanci consuntivi si possa procedere all'approvazione del presente bilancio preventivo.

I termini stanno per scadere e, se non si risolveranno questi problemi, non ci sarà modo di evitare il famigerato dissesto finanziario. Di esso sono colpevoli le Amministrazioni precedenti e ai loro rappresentanti sarà chiesto di pagare il danno erariale procurato. Per qualcuno è intervenuta o sta per intervenire la prescrizione, per qualche altro tale prescrizione interverrebbe lontana nel tempo, per cui s'intravede già un macigno, che sta abbattendosi su di lui.

L'attuale Sindaco, invece, non è responsabile di tale dissesto, ma ha la responsabilità grandissima di non informare della situazione - e delle eventuali attività dallo stesso svolte per risolverla - la cittadinanza, con una conferenza stampa e magari con un comizio. Se non lo farà, forse fra un mese o due i cittadini si ritroveranno a sostenere il costo del dissesto finanziario del loro Comune come se si trattasse di un fulmine a ciel sereno.

Che faranno poi? Che cosa diranno al Commissario che verrà e che imporrà lacrime e sangue? Perché nessuno vuole prepararli a quel che sta accadendo?

Forse il Sindaco, che – lo ripeto – di questo dissesto non è responsabile, pensa che, non avendo tale responsabilità, è a posto di fronte i cittadini, tanto di quelli che l'hanno votato quanto di quelli che non l'hanno votato. Non credo, però, che le cose stiano esattamente così. Egli, infatti, continua a tacere o a limitarsi a comunicare i suoi incontri con i giudici della Corte dei Conti, ma si guarda bene dal dire che cosa concretamente ci aspetta e che cosa in pratica stia facendo, per evitarcela.

A me sembra che non sia una corretta strategia cercare visibilità a tutti i costi con iniziative finanziate dagli imprenditori generosi, che però sono debitori con il Comune di cifre decuple rispetto alla loro offerta finanziaria. Sarebbe come se un debitore di un mutuo bancario ritenesse di pagarlo, offrendo un pranzo agli impiegati dell'agenzia, e come se questi si ritenessero pagati.

Non posso credere che non c'è, da parte di questa Amministrazione, la consapevolezza che è necessario e indispensabile recuperare i grandi crediti vantati nei confronti dei tanti, che per anni si sono ostinati a non pagare acqua, luce, tassa sui rifiuti, oneri di urbanizzazione. Questa Amministrazione, che ideologicamente si richiama a forze politiche, che in nome della giustizia sociale hanno dimenticato la Giustizia, oggi sta mostrandosi dimentica persino dell'ideologia alla quale si richiama, perché il risultato del dissesto finanziario sarebbe di far pagare soprattutto ai più deboli anche quel che i più ricchi non hanno pagato: una strana giustizia sociale!

Se dovranno pagare il costo delle passate prodigalità, che i cittadini sappiano almeno che coloro che hanno infilato le mani nelle loro tasche e in quelle dei loro figli sono imputati di questi subdoli furti. Questa soddisfazione il Sindaco la deve e per darla deve subito indicare, se non i colpevoli, almeno che ha avviato le indagini sia all'interno dell'apparato burocratico del Comune sia all'esterno, dove si annidano o i debitori o coloro che in passato hanno approfittato di un'amministrazione condiscendente, quando non pure complice.

Se vuole, il Sindaco può continuare a tacere, ma, se sceglie questa soluzione, egli non ha fatto né meglio né peggio dei sindaci che l'hanno preceduto: ha fatto come loro!

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