4 Gennaio 2014, 15:09 - Rosario Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
Qualora chi si è sentito leso riterrà opportuno rivolgersi all'Autorità Giudiziaria, sarò ben lieto di esporre in quella sede le mie argomentazioni.
Non mi attarderò, viceversa, a fornire qui risposte al Proprietario di Sorgenti Presidiana e a chi, per ragioni politiche, tenta di ribaltare responsabilità che sono scolpite nella roccia.
Invero, la risposta è nelle carte stesse con cui si vorrebbero capovolgere le cose.
Se, infatti, c'è un limite massimo contrattuale di 8.500 mc giornalieri, cui il Gestore deve attenersi, vien da chiedersi come mai ed in ragione di cosa il Gestore medesimo abbia, sino al 10 dicembre 2013, e, a quanto pare, quasi sempre nei mesi precedenti, erogato quantità di acqua di gran lunga superiori a quel limite contrattuale.
Il Sindaco
Rosario Lapunzina
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Intervento correlato: Sorgenti Presidiana risponde alla campagna denigratoria del Sindaco - 02 gennaio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/6496)
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Commenti
Saro Di Paola -
Il Sindaco non sta giocando una partita di ping pong
Sono assolutamente certo che quanti hanno seguito la partita di "ping pong" che il Sindaco ha ingaggiato con Sorgenti Presidiana abbiano le risposte logiche e razionali alle due domande che lo stesso Sindaco si è posto in questa sua ultima comunicazione:
"come mai ed in ragione di cosa il Gestore medesimo abbia, sino al 10 dicembre 2013, e, a quanto pare, quasi sempre nei mesi precedenti, erogato quantità di acqua di gran lunga superiori a quel limite contrattuale".
Sono risposte che emergono ovvie dalla semplice lettura della corrispondenza, che, nei giorni 13 e 14 dicembre uu.ss., è intercorsa tra il Sindaco e Sorgenti Presidiana.
Ripubblico quella corrispondenza perchè quanti dovessero rileggerla ne abbiano la contezza che è indispensabile per risalire a quella verità dei fatti per la quale, alla fine, saremo i cefaludesi a pagare il conto.
Infatti, purtroppo per noi, il Sindaco non sta giocando una personale partita di ping pong.
Spett.le Sorgenti Presidiana s.r.l.
Via di Belgioioso n.4
90015 Cefalù (PA)
e.p.c. All’Onorevole Presidente
della Regione Siciliana
All’Ufficio di Gabinetto
del Presidente della Regione
A.S.E. Il Prefetto di Palermo
Via Cavour, n.6
90146 Palermo
Spett.Le Fallimento Acque Potabili Siciliane s.p.a in liquidazione n. 159/2013
Sede della procedura Via Siracusa 34 – 90141 Palermo
Spett.le Ambito Territoriale Ottimale 1 - Palermo
Provincia Regionale di Palermo
Segreteria Tecnico Operativa
Via San Lorenzo 312/g - 90146 - Palermo
Cefalù, 13.12.2013
Oggetto: Problemi di approvvigionamento idrico e conseguenti disservizi
Con nota prot. 143/13, codesta Società, nel lamentare il mancato pagamento di corrispettivi arretrati, ha comunicato la progressiva riduzione della quantità d'acqua trattata ed immessa in rete dall'impianto di potabilizzazione, fino a giungersi, in breve tempo, alla interruzione del servizio.
Inoltre, il Presidente del collegio dei Curatori fallimentari, con nota prot. n. 9875 del 12.12.2013 comunicava che “i controlli di routine effettuati in data odierna da APS sui serbatoi comunali hanno evidenziato che il quantitativo d’acqua approvvigionato da “Sorgenti Presidiana s.r.l.” ha subito una sensibile riduzione tale da determinare, già a decorrere da domani problemi di approvvigionamento idrico a partire dalla zona alta del Comune, Ospedale Compreso.
Si rappresenta pertanto a codesta Amministrazione che, ove la “sorgenti Presidiana s.r.l” non dovesse ripristinare i normali volumi di approvvigionamento, APS non potrà garantire la regolare esecuzione del servizio idrico alle utenze cefaludesi”.
E' notorio come le problematiche che impediscono il regolare pagamento delle fatture dipendano esclusivamente dalla situazione in cui si è venuta a trovare la Società APS s.p.a., di cui è stato dichiarato il fallimento e che a tutt’oggi riscuote le fatture per il servizio idrico.
In tale contesto, la decisione di interrompere il ciclo di potabilizzazione, sia pur comprensibile sotto un profilo che privilegia la gestione economico finanziaria dell'Azienda, potrebbe non esserlo nella misura in cui incide sulla erogazione di un "servizio pubblico essenziale" ai cittadini. Ragion per cui, se da una parte si invita codesta Società a scongiurare tale eventualità, riprendendo sin da subito la regolare erogazione del servizio, ci si riserva comunque di valutare se il perdurare, viceversa, di una tale scelta comporti la violazione di norme, con conseguenze di carattere civile e penale.
In ogni caso, la sospensione della attività di potabilizzazione, qualora autonomamente decisa da codesta Azienda, non deve in alcun modo pregiudicare la fornitura della risorsa idrica, quantunque non potabilizzata, alla Città.
Ove codesta Società, che ha progettato, costruito e che gestisce l'impianto in project financing, non dovesse farsi carico, nell'immediato, di consentire, quantomeno, il regolare transito dell'acqua "grezza" al serbatoi "Urbano" e "Croce Parrino" , conseguendo da ciò l'impossibilità per i cittadini di attingere alla risorsa idrica pubblica, lo scrivente sarà, suo malgrado, costretto ad adire l'Autorità Giudiziaria, per la fattispecie di interruzione di pubblico servizio.
Per quanto precede, si rimane in attesa di conoscere, all'istante, le determinazioni di codesta Azienda, che, nel caso di sospensione della potabilizzazione, con transito ai già citati serbatoi dell'acqua grezza, comporteranno l'emanazione da parte dello scrivente, della ordinanza di non potabilità dell'acqua.
Distinti saluti.
Il Sindaco
Rosario Lapunzina
(Pubblicata al link: https://www.qualecefalu.it/node/5801)
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(Pubblicata al link: https://www.qualecefalu.it/node/5815)
Angelo Sciortino -
Scipione
Morto Scipione l'Africano, che si rifiutò di fornire al Senato di Roma la contabilità relativa alla guerra vittoriosa contro Annibale, ritenendo offensiva la richiesta, anche Cefalù ha il suo Scipione, che "non si attarda a fornire risposte al Proprietario di Sorgenti Presidiana e a chi, per ragioni politiche, tenta di ribaltare responsabilità che sono scolpite nella roccia."
Bontà sua, perché è, però, "ben lieto di esporre in quella sede [l'Autorità Giudiziaria] le sue argomantazioni."
Nell'attesa di tali eccezionali argomentazioni, i cittadini non aprano i rubinetti e tacciano!