Il Sindaco Lapunzina che non ti aspetti

Ritratto di Saro Di Paola

27 Dicembre 2013, 09:11 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Siamo contrari alla Nuova A.p.s. ......
Abbiamo necessità di non imbarcarci con l’Amap, pensate cosa possa succedere con una Amap che deve gestire il servizio idrico in tutta la provincia di Palermo.
Siamo contrari all’Amap.......

siamo per la gestione comunale.
Non dobbiamo imbarcarci in altre questioni che porterebbero solo danni come quelli che sono stati causati alla nostra cittadinanza.”
Così il Consigliere Lapunzina nella seduta consiliare del 29 marzo 2010, quando, su sua esplicita richiesta, vennero discusse le “Problematiche connesse alla gestione delle ATO idrico Palermo 1, alla luce della messa in liquidazione della società Acque Potabili Siciliane e della Proposta di Concordato preventivo, da cui consegue l’ipotesi di costituzione di una società denominata “nuova A.P.S.” che vedrebbe la partecipazione azionaria anche del Comune di Cefalù”.

“Il CONSIGLIO COMUNALE ......
IMPEGNA IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

A farsi parte attiva, anche in seno alla conferenza dei Sindaci dell’A.T.O. idrico PA1, al fine di porre in essere tutte le iniziative idonee volte ad ottenere la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico e la restituzione delle reti al Comune di Cefalù".
Così il Consigliere Lapunzina nella mozione del 27 settembre 2010, firmata anche dai Consiglieri Antonio Franco e Pasquale Fatta.

“Premesso .......
che il Consiglio Comunale di Cefalù, con propria deliberazione, ha impegnato il Sindaco e l’Amministrazione Comunale  a porre in essere tutte le iniziative idonee volte ad ottenere la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico e la restituzione delle reti al Comune di Cefalù
interpella la S.V. per conoscere :
1.Per quali motivi l’Amministrazione non ha ottemperato, fino ad ora,
alle richieste del consiglio Comunale;

2.Se nella prossima riunione della Conferenza dei Sindaci dell’ATO idrico 1 di Palermo l’Amministrazione di Cefalù intenda dar voce alle richieste che provengono dai cittadini di Cefalù e dal Consiglio Comunale, battendosi per ottenere la restituzione degli impianti e impedendo che si realizzi lo scellerato disegno di creare una “super A.M.A.P” (l’azienda municipalizzata che gestisce l’acquedotto di Palermo) che gestisca l’intera rete idrica dei comuni dell’A.T.O. idrico, creando incalcolabili danni alle esangui casse comunali e ai bilanci delle famiglie”.
Così il Consigliere Lapunzina,capogruppo del PD, nella interpellanza al Sindaco Guercio del 2 febbraio 2011.

“Acqua pubblica: attività, in ogni Ambito istituzionale, per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua, per il rifacimento della rete idrica attraverso i fondi europei già disponibili e per il contenimento delle tariffe.”
Così il candidato sindaco Lapunzina nel programma elettorale dell’aprile 2012.

“Qualora fosse confermata la preannunciata volontà di cessare l’erogazione del servizio alla data 9 gennaio 2014, lo scrivente, sin dai primi giorni del prossimo anno si vedrà costretto ad adire, in via cautelativa, le Autorità competenti”.
Così il sindaco Lapunzina, il 23 dicembre 2013, nella risposta alla “convocazione per la consegna delle reti, degli impianti e di tutte le opere e infrastrutture del Servizio Idrico Integrato”che la curatela della fallita società APS ha fissato per il prossimo 9 gennaio 2014.

Qualcuno se lo sarebbe aspettato?
Io no!


Così come non mi sarei aspettato il passaggio dell’ultimo comunicato nel quale il Sindaco Lapunzina “si riserva l’adozione di iniziative idonee a tutela della salute pubblica, dei diritti dei cittadini e dell’immagine della città di Cefalù, ivi comprese azioni di carattere giudiziario nei confronti di chi è tenuto, per legge, a garantire l’effettiva erogazione di acqua potabile, anche attraverso interventi di controllo e manutenzione della rete idrica e degli impianti”.

Forse che, a partire dal 9 gennaio prossimo, non potrebbe essere, o non sarà, proprio il Sindaco di Cefalù ad essere “tenuto, per legge, a garantire l’effettiva erogazione di acqua potabile, anche attraverso interventi di controllo e manutenzione della rete idrica e degli impianti” ?

Saro Di Paola, 27 dicembre 2013

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Commenti

Caro Saro, mi meraviglio di te! Dopo la demagogia viene sempre la tirannide, che si regge sulla mistificazione, per coprire la propria incompetenza con l'agitazione.