19 Dicembre 2013, 18:02 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Il Sindaco e l'intera Amministrazione; i Consiglieri, fra i quali vi sono avvocati preparati; la cosiddetta burocrazia e infine i Revisori dei Conti, hanno perso la buona occasione di mettermi alla berlina per quel che ho scritto pochi giorni fa (https://www.qualecefalu.it/node/5838).
Hanno invece taciuto, come se una sentenza della Corte Costituzionale non fosse meritevole della loro riflessione. Per questi poveretti vale soltanto il principio che essi hanno sempre ragione e se qualcuno – come ho fatto io – li invita ad approfondire un argomento, magari per darmi torto, si rinchiudono come ricci e si aprono quando hanno qualcosa da mangiare. Per esempio la creduloneria di chi li ascolta.
Così facendo, però, si creano situazioni gravissime, che, quando ledono gli interessi di un cittadino, potrebbero determinare pagamenti milionari per il danno causato.
E non si deve parlare soltanto di interesse legittimo leso, ma anche di lesione di un diritto soggettivo, anche se a opera dalla Pubblica Amministrazione.
Nel caso sollevato per le poste vecchie, l'Amministrazione può seguire due strade:
a) presentare un ricorso al CGA;
b) revocare una concessione ammessa dallo stesso TAR con sua sentenza.
La prima strada sembra quella scelta dal Sindaco, come ha personalmente dichiarato in Consiglio; la seconda avrebbe bisogno della decisione della responsabile dell'Ufficio Urbanistico, che non l'ha ancora decisa e che forse non la deciderà mai.
Infatti, l'esercizio del potere di revoca comporta, come previsto dall'art. 21 quinquies della L. 241/90, l'obbligo di indennizzo in capo alla PA e non esclude – nel caso di revoca illegittima – il risarcimento.
Comunque sia, entrambe le strade perseguibili sono foriere di una tempesta contabile, di fronte alla quale la tempesta dei 15.000.000,00 di euro trovati dal Sindaco Lapunzina scomparirebbe.
Non so se la mia opinione conta qualcosa e non so nemmeno se essa è corretta. Se non è tale, spero di essere smentito e sbertucciato, ma se essa raccoglierà soltanto silenzio, sarò io a sbertucciare il Sindaco e forse l'intera Amministrazione al momento in cui i fatti mi daranno ragione.
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