Problemi di approvvigionamento idrico e conseguenti disservizi

Ritratto di Comune di Cefalù

13 Dicembre 2013, 13:40 - Comune di Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Spett.le Sorgenti Presidiana s.r.l.
Via di Belgioioso n.4
90015 Cefalù (PA)

e.p.c. All’Onorevole Presidente
della Regione Siciliana
All’Ufficio di Gabinetto
del Presidente della Regione

A.S.E. Il Prefetto di Palermo
Via Cavour, n.6
90146 Palermo

Spett.Le Fallimento Acque Potabili Siciliane s.p.a in liquidazione n. 159/2013
Sede della procedura Via Siracusa 34 – 90141 Palermo

Spett.le Ambito Territoriale Ottimale 1 - Palermo
Provincia Regionale di Palermo
Segreteria Tecnico Operativa
Via San Lorenzo 312/g - 90146 - Palermo

Cefalù, 13.12.2013


Oggetto: Problemi di approvvigionamento idrico e conseguenti disservizi


Con nota prot. 143/13, codesta Società, nel lamentare il mancato pagamento di corrispettivi arretrati, ha comunicato la progressiva riduzione della quantità d'acqua trattata ed immessa in rete dall'impianto di potabilizzazione, fino a giungersi, in breve tempo, alla interruzione del servizio.

Inoltre, il Presidente del collegio dei Curatori fallimentari, con nota prot. n. 9875 del 12.12.2013 comunicava che “i controlli di routine effettuati in data odierna da APS sui serbatoi comunali hanno evidenziato che il quantitativo d’acqua approvvigionato da “Sorgenti Presidiana s.r.l.” ha subito una sensibile riduzione tale da determinare, già a decorrere da domani problemi di approvvigionamento idrico a partire dalla zona alta del Comune, Ospedale Compreso.

Si rappresenta pertanto a codesta Amministrazione che, ove la “sorgenti Presidiana s.r.l” non dovesse ripristinare i normali volumi di approvvigionamento, APS non potrà garantire la regolare esecuzione del servizio idrico alle utenze cefaludesi”.

E' notorio come le problematiche che impediscono il regolare pagamento delle fatture dipendano esclusivamente dalla situazione in cui si è venuta a trovare la Società APS s.p.a., di cui è stato dichiarato il fallimento e che a tutt’oggi riscuote le fatture per il servizio idrico.

In tale contesto, la decisione di interrompere il ciclo di potabilizzazione, sia pur comprensibile sotto un profilo che privilegia la gestione economico finanziaria dell'Azienda, potrebbe non esserlo nella misura in cui incide sulla erogazione di un "servizio pubblico essenziale" ai cittadini. Ragion per cui, se da una parte si invita codesta Società a scongiurare tale eventualità, riprendendo sin da subito la regolare erogazione del servizio, ci si riserva comunque di valutare se il perdurare, viceversa, di una tale scelta comporti la violazione di norme, con conseguenze di carattere civile e penale.

In ogni caso, la sospensione della attività di potabilizzazione, qualora autonomamente decisa da codesta Azienda, non deve in alcun modo pregiudicare la fornitura della risorsa idrica, quantunque non potabilizzata, alla Città.

Ove codesta Società, che ha progettato, costruito e che gestisce l'impianto in project financing, non dovesse farsi carico, nell'immediato, di consentire, quantomeno, il regolare transito dell'acqua "grezza" al serbatoi "Urbano" e "Croce Parrino" , conseguendo da ciò l'impossibilità per i cittadini di attingere alla risorsa idrica pubblica, lo scrivente sarà, suo malgrado, costretto ad adire l'Autorità Giudiziaria, per la fattispecie di interruzione di pubblico servizio.

Per quanto precede, si rimane in attesa di conoscere, all'istante, le determinazioni di codesta Azienda, che, nel caso di sospensione della potabilizzazione, con transito ai già citati serbatoi dell'acqua grezza, comporteranno l'emanazione da parte dello scrivente, della ordinanza di non potabilità dell'acqua.

Distinti saluti.

                                                                                               Il Sindaco
                                                                                                Rosario Lapunzina
 

Commenti

"Il regolare transito dell'acqua grezza ai serbatoi Urbano e Croce Parrino" per non incorrere nel reato di interruzione di pubblico servizio.

Se acqua grezza significa acqua non potabile, nulla di nuovo sotto il sole: il Paese non sa da anni che cos'è l'acqua potabile, sebbene fino a oggi l'abbia pagata come potabile.

Mi lascia perplesso l'attribuzione del reato d'interruzione di pubblico servizio alla sola società Sorgenti Presidiana, perché anche il cattivo pagatore, che ha determinato la decisione della Società della riduzione di fornitura, ha concorso nel medesimo reato.

Non sarebbe il caso che si dicessero le cose con minore mistificazione?

Pur tralasciando ogni considerazione sul fatto, certamente non secondario, che l'acqua grezza che dovesse "transitare" dai serbatoi Urbano e Croce Parrino", prima di essere immessa in rete debba essere clorata, ciò a prescindere dalla emanazione, da parte del Sindaco, dell'ordinanza di non potabilità e che quell'acqua grezza è priva di quell'"autorizzazione sanitaria" che la Legge prevede debbano avere le acque  destinate al consumo umano non trattate, mi viene spontanea una domanda:
ammesso che l'acqua grezza, clorata, "transiti" dal serbatoio Urbano e da quello di Croce Parrino per essere immessa in rete,  non è che, nel rispetto delle condizioni che regolano la convenzione tra il Comune e la "Sorgenti Presidiana", si immetterebbe in rete acqua non potabilizzata che il Comune finirà per pagare, comunque, per potabilizzata

A mio giudizio, sì.
Come dire che il "transito dell'acqua grezza" altro non sarebbe se non un clamoroso autogoal.