A Matr’Addulurata “spugghiata, senza mantu” (parte quinta)

Ritratto di Saro Di Paola

29 Novembre 2013, 08:35 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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La dott.ssa Tumminello, dopo averne dato comunicazione alla Soprintendenza, ha iniziato le operazioni per il restauro lo scorso 16 settembre, localizzando i punti in cui eseguire i test di pulitura nel rispetto della apposita prescrizione della Soprintendenza, cioè “in punti non rilevanti dell’opera”

I test hanno consentito di accertare la presenza, su tutta la superficie della statua ad eccezione degli incarnati, di uno strato filmogeno molto fluorescente, presumibilmente di olio di lino, dato a pennello, spesso, disomogeneo e con evidenti colature.
Al di sotto di tale strato si trova l’ultimo livello di totale ridipintura in smalto sintetico molto scadente che risale, come si legge sul retro del basamento, all’anno 1977.

Sotto la ridipintura del 1977 si trova un altro livello di ridipintura molto più antico, diverso dall’ultimo per le tonalità dei colori e la qualità, nettamente migliore, dei materiali impiegati.
Tale ridipintura risulta stesa su uno strato di gesso e colla sovrapposto alla pittura originale.

Gli strati sovrapposti alla pellicola pittorica originale occultavano la quasi totalità dei fori da sfarfallamento provocati dagli insetti xilofagi che, nel tempo, hanno attaccato la statua.

Dai test effettuati è emerso, per un verso, che, per la sovrapposizione di più strati di pittura le operazioni di restauro saranno più lunghe e richiederanno una spesa superiore a quella preventivata in € 8.170,00  per la seconda delle ipotesi di restuaro che la dott.ssa Tumminello aveva dettagliatamente formulato dopo esplicita richiesta da parte di Don Salvatore Panzarella e, per altro verso, che le condizioni del legno della statua sono molto peggiori di quelle per le quali il sig. Giangardella, dopo l’ultima processione, aveva ritenuto di allertare Fra Aurelio.

Nel sottotitolo della prima parte (https://www.qualecefalu.it/node/5440) ho scritto “la statua doveva essere restaurata” perché l’intervento di restauro, necessario per le condizioni che la statua lasciava trasparire, era, di fatto, già iniziato grazie alle attività poste in essere, soprattutto, dal sig. Giangardella.

Perché il restauro venga ultimato è, però, necessario il contributo economico di tutti.
La diocesi e la parrocchia, quelle con le minuscole, siamo noi.
Non possiamo sottrarci dal darlo.

Nei prossimi giorni renderò note le modalità con le quali si comincerà a raccoglierlo.

Saro Di Paola, 29 novembre 2013

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