Continua il sit-in del personale delle pulizie dell’Ospedale di Cefalù

Ritratto di Gianfranco D'Anna

28 Novembre 2013, 16:15 - Gianfranco D'Anna   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Continua, innanzi l’ingresso dell’Ospedale San Raffaele Giglio, il sit-in dei lavoratori che quotidianamente assicurano la pulizia dei reparti del nosocomio cefaludese.

Le fotografie sono tratte dalla pagina facebook della Signora Salvina Culotta

Persone “invisibili” che iniziano a lavorare prima dell’alba per meno di seicento euro al mese, con contratti di lavoro che in alcuni casi prevedono meno di un ora di lavoro al giorno.

Lavoratori che passano da un appalto all’altro - quello attuale è stato affidato alla S.G.S. srl di Reggio Calabria - ma che hanno sempre lo stesso problema, quel minimo reddito che spesso rappresenta l’unica entrata in famiglia è sempre in ritardo e ogni mese bisogna lottare per riceverlo.

Adesso si sono stancati e, da lunedì 25 novembre u.s., hanno dichiarato lo stato di agitazione, pur non volendo arrecare disagio ai pazienti dell’ospedale, come hanno chiaramente scritto nel cartello che espongono: «Il nostro lavoro è umile ma indispensabile. Nonostante tutto non abbandoneremo i nostri malati».

“Quello stipendio se pur misero assicura a molti di noi un minimo di sopravvivenza” dichiarano le Rsa “continueremo a garantire il servizio di pulizia con la solita diligenza ma i cittadini devono sapere come veniamo trattati”.

Dopo avere ricevuto, nella giornata di ieri, la solidarietà del sindaco Lapunzina

oggi è arrivata quella della Fondazione San Raffaele Giglio, come si legge in un comunicato stampa pubblicato integralmente nell’apposita sezione (https://www.qualecefalu.it/node/5538):

“Esprimiamo profonda solidarietà ai lavoratori della ditta di pulizia che svolge il servizio presso il nostro ospedale pur sottolineando l’estraneità della Fondazione alla gestione di imprese esterne”. Lo afferma il commissario straordinario del San Raffaele Giglio di Cefalù, Nenè Mangiacavallo.

Il direttore generale, Carmela Durante, ha anche inviato una contestazione formale alla ditta: “Nel rappresentare il nostro profondo dissenso per tali comportamenti omissivi che non possono trovare giustificazione, si diffida a saldare immediatamente il debito con i propri dipendenti fornendo rassicurazioni in merito a questa Fondazione”.

La Fondazione evidenzia, infine, che la pulizia dell’ospedale sta proseguendo regolarmente.