28 Novembre 2013, 10:14 - Salvatore Culotta [suoi interventi e commenti] |
Che cercano le nostre anime viaggiando /sopra legni marini imputriditi, / da porto a porto? / spostando pietre rotte, respirando / la frescura del pino / di giorno in giorno più difficoltosamente / e nuotando nell'acqua di questo mare qua / o di quel mare là, / senza più tatto, senza / uomini, in una patria che non è più nostra / né vostra. / Lo sapevamo, belle erano l'isole / qua d'attorno, ove andiamo brancicando / un po' più giù, un po' più su: / una distanza minima.
Giorgio Seferis – dalla raccolta “Leggenda” 1933-1934
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