Figli di B..isanzio?

Ritratto di Totò Testa

19 Novembre 2013, 21:02 - Totò Testa   [suoi interventi e commenti]

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La lettura di questa notizia:

http://cefaluweb.com/2013/11/19/cefalu-il-parcheggio-coco-a-disposizione-dei-cittadini/

mi ha indotto nella tentazione di scrivere un altro capitolo delle conversazioni di Nzinu, Nzulu e Vicè, che stavolta, forse, avrebbero potuto, addirittura, chiamare in causa il “Sig. Dottori e Vici-gguistori, il comandanti dei Carrabbunieri e tutta la forza purbica reperiboli” seriamente preoccupati di come poter fronteggiare la folla, la ressa, la calca, il parapigghia di cefalutani residenti ansiosi di potersi accaparrare un abbonamento invernale “in irripetibile offerta” al parcheggio ambarabà ciccì ...  Coco del lungomare; in ciò considerando che ricoverare l’automobile nel posto dove meglio può avvantaggiarsi delle salutari maestralate di stagione è il sogno proibito di ogni “Perlato del Tirreno” che si rispetti.

Ma ho resistito alla tentazione!

Perché?

Ma, ovviamente, per non turbare, con le mie guitatte, volgarotte anzichenò, l’intrinseca, sottile e pur potente, elegante e pur dirompente, sommessa e pur rutilante comicità del comunicato!

Anzi invito tutti i lettori a rileggerlo più e più volte, per gustarne quel fresco, intrigante sapore di scherzo primaverile fuori tempo.

Quel … “fino ad aprile”, que finesse!

Anche perché, se non di “babbìu” dovesse trattarsi, io cittadino nato, residente, vaccinato, battezzato, cresimato, diplomato, sposato, cresciuto e moltiplicato, e (cent’anni di saluti) morituro a Cefalù, mi potrei anche sentire preso per il …. fondello, e potrei, seriamente, ma molto seriamente, anche inc … orrere in comportamenti non perfettamente conformi alle regole del civile convivere.

Penso, però, anche, che se io cittadino nato, residente, vaccinato, battezzato, cresimato, diplomato, sposato, cresciuto e moltiplicato, e (cent’anni di saluti) morituro a Cefalù:

  • mi fossi abituato all’idea che i parcheggi per i residenti sono stati ridotti all’osso per fare largo al “bisinissi” delle strisce blu;
  • mi fossi abituato al fatto che tutti i bar “du vasciu” aprono in estate e chiudono in inverno (non ci sono più le mezze stagioni …), quindi u cafè o m’u fazzu a casa ca moka o mu fazzu a casa ca moka;
  • mi fossi abituato all’idea di fare la classica passeggiata al lungomare con l’animo dell’esploratore “no limits” , in inverno, e da slalomista, in  estate;
  • mi fossi abituato al fatto che il nuovo piano regolatore è fatto della stessa materia di cui sono fatti gli incubi;
  • mi fossi abituato alle localizzazioni non conformi , ma compatibili;
  • mi fossi abituato all’idea che il Museo Mandralisca possa anche chiudere;
  • mi fossi abituato all’idea che tutti i gelati di cinque anni di Sherbeth li devo pagare io senza averne avuto mai nessuno in omaggio;
  • mi fossi abituato all’idea che devo pagare l’acqua potabile dieci volte senza avene mai avuto una goccia al rubinetto di casa mia;
  • mi fossi abituato all’idea di essere sepolto in terra straniera solo perché potrei morire durante una gita a Tindari;
  • mi fossi abituato ad essere chiamato figlio di B…isanzio;
  • mi fossi abituato all’idea che, nella mia città, la ragione continui a dormire il sonno generatore di mostri, coltivando la segreta speranza che al suo risveglio non generi puffi;

ebbene, se qualcuno volesse prendermi per il … fondello, io cittadino nato, residente, vaccinato, battezzato, cresimato, diplomato, sposato, cresciuto e moltiplicato, e (cent’anni di saluti) morituro a Cefalù, direi che me lo sarei pure meritato.