14 Novembre 2013, 15:43 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
“ACEB” dovrebbe essere l'acronimo di “Associazione Città Eredi di Bisanzio”. Se è così, credo che dovremmo fare un grande sforzo di fantasia per considerare Cefalù erede di Bisanzio.
Per il Sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina “ la città di Cefalù è onorata di ospitare il primo incontro di lavoro dei Comuni siciliani che fanno parte del Progetto Città Eredi di Bisanzio. A Cefalù è stato riconosciuto il compito di coordinare le città siciliane (tra le quali anche Palermo e Catania) che fanno parte del progetto. Intendiamo onorare al meglio il compito che ci è stato affidato lavorando al massimo affinché da questa iniziativa possano derivare importi occasioni di promozione turistica, culturale ed economica dei nostri territori...” Il testo completo del comunicato su questo stesso blog: https://www.qualecefalu.it/node/5222
Dall'ordine del giorno si deduce, però, che l'associazione ACEB non si è ancora costituita. Infatti, tra "le tematiche" da discutere vi sono:
- Statuto ACEB
- Eventi e progetti per la programmazione 2014/2015
- I Assemblea Costituenda ACEB
Altro non significa questo ordine del giorno, se non che l'ACEB non ha ancora uno statuto e non si è ancora costituita, visto che si tratta della I Assemblea Costituenda ACEB.
Sic rebus stantibus, allora il compito di coordinare le città siciliane facenti parte del progetto è solo un onore provvisorio e a Cefalù spetta la lotta per conquistarsi il riconoscimento onorevole in modo definitivo. Saprà conquistarselo?
E se lo conquisterà, sa che cosa ha conquistato? A giudicare dall'intervento del Sindaco nel precedente incontro con il Console russo a Palermo, sembra proprio di no.
In quell'occasione, infatti, fu espressamente detto che Cefalù aveva origini bizantine e che in forza di esse aveva pieno diritto ad associarsi con la Fondazione russa Metropoli.
Nel seguente link il colto ed erudito intervento del Sindaco in occasione dell'incontro con il Console russo e con il Presidente di Metropoli: https://www.qualecefalu.it/node/3431. In esso ho sottolineato l'illuminato passo, al quale mi riferisco per il mio giudizio.
Per fortuna è proprio il presidente di Metropoli, Igor Danilov, che chiarisce, quando dichiara che “la scelta di Cefalù rappresenta l’intendimento dell’associazione “Città Eredi di Bisanzio” di unire la cultura occidentale latina con la cultura bizantina”. Quindi Cefalù può restare latina e occidentale nella sua cultura e, incontaminata e non confusa, può confrontarsi con quella bizantina e, se lo si vuole, con quella buddista, scintoista e chi più ne ha più ne metta.
Con tutte, purché mantenga il rispetto per la sua storia e la sua cultura. Storia e cultura, che mai consentiranno un ossequio interessato per un Paese, che in questo momento tiene nelle sue carceri nostri connazionali con l'accusa di essere pacifisti.
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