10 Novembre 2013, 09:06 - Rosario Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
Discorso del Sindaco di Cefalù in occasione della intitolazione della strada alla memoria di Antonio Castelli.
Foto di Daniele Tumminello tratta da facebook
Gentile Signora Castelli,
signore e signori,
Sono molto lieto di prendere parte al doveroso omaggio ad un uomo, a uno scrittore, a un concittadino che, cefaludese d’adozione, ha incarnato, più di tanti altri, l’essenza della cefalutanità e dell’ amore profondo nei confronti della nostra, della sua città.
Nel brano che ascolterete (dopo questo mio breve saluto) dal titolo “per Cefalù, per i cefaludesi” vi è una delle più belle dichiarazioni d’amore nei confronti di Cefalù. In esso egli arriva a sostenere che “ il distacco forzoso da qui, cruento, senza misericordia, avrebbe perturbato e sovvertito la mia vita”.
Questo passaggio mi ha fatto riflettere profondamente.
Forse ognuno di noi per imparare ad apprezzare e ad amare Cefalù dovrebbe comprendere che la nostra città non è soltanto un insieme di bellezze naturalistiche, storiche, culturali, è anche, e soprattutto, uno dei “luoghi dell’anima”.
Uno di quei rari posti al mondo la cui essenza viene interiorizzata da chi in esso vive.
Proprio come capitò al nostro concittadino Antonio Castelli, il quale scrisse che, in realtà, non aveva mai smesso di vivere a Cefalù perché Cefalù era sempre dentro di lui.
Sono onorato di essere concittadino di un così grande scrittore (sì, perché Antonio Castelli fu un grande scrittore, come riconobbero, tra gli altri, Leonardo Sciascia e Vincenzo Consolo) e allo stesso tempo, come Sindaco, sono lieto del fatto che, a 25 anni dalla sua scomparsa, la nostra città ne ricordi la figura perpetuandone il nome attraverso l’omaggio dell’intitolazione di una Via.
Da Amministratore non posso che raccogliere la testimonianza di amore per la nostra città, offertaci dal nostro concittadino onorario, per lavorare con il massimo impegno, come cerco di fare quotidianamente, per superate i tanti piccoli e grandi problemi che rischiano di offuscare lo splendore di uno dei luoghi più belli al mondo e per fare in modo che i cittadini e i visitatori eleggano la nostra città come loro luogo dell’Anima.
Sono convinto che solo imparando ad amare anche noi la nostra città, proprio come fece Antonio Castelli, riusciremo, ognuno per la propria parte, a lavorare insieme per superare le difficoltà.
Il tributo di Amore nei confronti della sua città, che Antonio Castelli ha voluto consacrare nelle sue opere letterarie, è esempio per tutti e per ciascuno.
A noi il compito di custodire, valorizzare e trasmettere questo enorme patrimonio di natura e di cultura e di offrirlo alle future generazioni.
Vi ringrazio.
Cefalù, 09/11/2013
signore e signori,
Sono molto lieto di prendere parte al doveroso omaggio ad un uomo, a uno scrittore, a un concittadino che, cefaludese d’adozione, ha incarnato, più di tanti altri, l’essenza della cefalutanità e dell’ amore profondo nei confronti della nostra, della sua città.
Nel brano che ascolterete (dopo questo mio breve saluto) dal titolo “per Cefalù, per i cefaludesi” vi è una delle più belle dichiarazioni d’amore nei confronti di Cefalù. In esso egli arriva a sostenere che “ il distacco forzoso da qui, cruento, senza misericordia, avrebbe perturbato e sovvertito la mia vita”.
Questo passaggio mi ha fatto riflettere profondamente.
Forse ognuno di noi per imparare ad apprezzare e ad amare Cefalù dovrebbe comprendere che la nostra città non è soltanto un insieme di bellezze naturalistiche, storiche, culturali, è anche, e soprattutto, uno dei “luoghi dell’anima”.
Uno di quei rari posti al mondo la cui essenza viene interiorizzata da chi in esso vive.
Proprio come capitò al nostro concittadino Antonio Castelli, il quale scrisse che, in realtà, non aveva mai smesso di vivere a Cefalù perché Cefalù era sempre dentro di lui.
Sono onorato di essere concittadino di un così grande scrittore (sì, perché Antonio Castelli fu un grande scrittore, come riconobbero, tra gli altri, Leonardo Sciascia e Vincenzo Consolo) e allo stesso tempo, come Sindaco, sono lieto del fatto che, a 25 anni dalla sua scomparsa, la nostra città ne ricordi la figura perpetuandone il nome attraverso l’omaggio dell’intitolazione di una Via.
Da Amministratore non posso che raccogliere la testimonianza di amore per la nostra città, offertaci dal nostro concittadino onorario, per lavorare con il massimo impegno, come cerco di fare quotidianamente, per superate i tanti piccoli e grandi problemi che rischiano di offuscare lo splendore di uno dei luoghi più belli al mondo e per fare in modo che i cittadini e i visitatori eleggano la nostra città come loro luogo dell’Anima.
Sono convinto che solo imparando ad amare anche noi la nostra città, proprio come fece Antonio Castelli, riusciremo, ognuno per la propria parte, a lavorare insieme per superare le difficoltà.
Il tributo di Amore nei confronti della sua città, che Antonio Castelli ha voluto consacrare nelle sue opere letterarie, è esempio per tutti e per ciascuno.
A noi il compito di custodire, valorizzare e trasmettere questo enorme patrimonio di natura e di cultura e di offrirlo alle future generazioni.
Vi ringrazio.
Cefalù, 09/11/2013
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