4 Ottobre 2013, 14:12 - Francesca Danie... [suoi interventi e commenti] |
Auguro un buon onomastico a tutti coloro che portano il nome di questo grande Santo e a papa Francesco che l’ha scelto come simbolo di umiltà e rinnovamento della chiesa, a tutti dedico una poesia di mia zia:
San Francesco e le tortore
Pel verde bosco lentamente andava
in un chiaro mattin di primavera,
il Santo che d’amor si consumava,
estasiato, in fervida preghiera.
Tacevan le armonie degli usignoli
e per la fresca selva risonanti
cori d’uccelli, desti ai primi voli,
al suo pregar si univano osannanti.
E d’improvviso, tra il verde, un fruscìo
lene di fronde per l’aere s’intese.
Sostò il pensiero che anelava Iddio:
Frate Francesco trepidante attese.
Lieto veniagli incontro un giovanetto
portando seco alcune tortorelle:
Catturate l’avea, stringeale al petto.
Ma qual sorte attendea le poverelle?
Impietosito le mirava il Santo:
- avea negli occhi tanta tenerezza!
Serrato in gola gli moriva il pianto! –
Fermò il giovane e disse con dolcezza:
- Nulla possiedo, e non potrei comprare
le tortorelle che porti al mercato;
ma, ti prego, se tu me le vuoi dare,
pel dono il cuore mio ti sarà grato!
Ad alme caste, umili e fedeli
somiglian questi uccelli sì innocenti;
dalle mani degli uomini crudeli
liberarle vorrei, se m’accontenti!-
Di santa luce tocco il giovinetto
le bestiole porse al Poverello.
Ignoti palpiti accendeva in petto
la luce di quel viso così bello!
Alle tortore immote, silenziose,
disse Francesco: -Sempre miti siate,
come vuole il Signor, cure amorose
alla futura prole prodigate! –
Con Lui stettero ancor le tortorelle;
ma il Santo dopo averle benedette:
- Andate, - disse - dolci mie sorelle! –
E spiccaron il vol come saette.
- Andate! – ripetea Francesco – andate!
Le seguiva il suo angelico sorriso.
Con Lui il giovin restò, si fece frate:
visse sognando gioie di Paradiso!
Caterina Daniele
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