Turismo, acqua o immondizia?

L'Organizzazione mondiale del Turismo ha scelto, per festeggiare il prossimo 27 settembre la giornata mondiale del turismo, un tema quanto mai attuale, specialmente a Cefalù: l'acqua. Più esattamente: “Turismo e acqua: proteggere il nostro comune futuro.”

Consapevoli che sul turismo non abbiamo nulla da festeggiare e che dell'acqua è meglio non parlare, appena due giorni dopo nella Sala delle Capriate il Rotary e l'acefala Amministrazione comunale discuteranno dei rifiuti solidi urbani, in una conferenza d'importanza storica. Di storia antica, però, perché la conferenza non potrà prescindere dalla considerazione che la situazione è tornata al secolo XIX, quando a Cefalù imperversò il colera a causa dell'imperante sporcizia nelle strade. Una soluzione, allora, l'approntò il Delegato straordinario Antonio Morvillo nel 1868. Da allora soltanto chiacchiere, più numerose al crescere delle necessità per l'arrivo del moderno turismo.

Sarebbe facile la battuta che forse ci si è convinti che Cefalù crede di poter contare soltanto su un turismo-immondizia, del tipo di quello di certi vacanzieri del vengo e sporco. Ma la battuta non risolverebbe il problema di un'Amministrazione acefala, che dimentica di festeggiare la Giornata mondiale del Turismo e lascia ancora i cittadini in balia di una rete idrica fatiscente. Di un'Amministrazione acefala, e quindi senza una strategia, che non riesce a proporre soluzioni per fermare la lenta agonia del turismo e per fermare il sempre maggiore inquinamento dell'acqua pubblica. Di un'Amministrazione acefala, che si lascia trascinare dagli eventi e che dietro a essi improvvisa agitazioni, che servono soltanto a nascondere i problemi, per rinviarne sine die la soluzione.

Di tutto ciò l'opinione pubblica si renderà conto in ritardo, confusa dalle agitazioni, e così scoprirà che il suo comune futuro non è stato protetto da chi ne aveva il dovere per la delega ricevuta. Dico soltanto che la giornata mondiale del turismo l'ha ricordata lo stesso Papa Francesco con un suo messaggio; la Comunità Europea in una sua direttiva: “L’acqua è la chiave della vita: è una risorsa cruciale per l’umanità e il resto del mondo vivente. Tutti hanno bisogno di acqua, non soltanto per bere. I nostri fiumi e laghi, nonché le nostre acque costiere e sotterranee costituiscono risorse preziose da proteggere”. Fra le città italiane vi hanno aderito in tante: Amalfi, Pordenone, Roma, Firenze e così via. Via ha aderito anche San Marino. Manca soltanto Cefalù! Ma forse è meglio così!