23 Luglio 2012, 05:02 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti] |
Il Valore del Bene comune, l’idea stessa di un Bene comune - tradizionalmente “di sinistra” - non potevano essere partoriti che da un “organismo” di sinistra - un Partito politico, democratico -, nella forma dei “Gruppi di Lavoro”.
Volenterosi, con un sentimento di condivisione “non irriggidito” - come tendenzialmente accade dove prevalgono il valore e l’idea del Mio - si unisce per dedicare parte del proprio tempo libero, anzichè ai propri privati piaceri, a quelli pubblici, a fare cioè qualcosa per il bene di tutti.
Si dirà: qualcuno tra loro magari pensa a un qualsiasi lavoro futuro, altri a farsi pubblicità.
Cosa rispondere se non che sono umane cose trasversali a tutte le situazioni della vita! Intanto, qualora fosse così in taluni casi, si può dire almeno - io credo - che è meglio farsi pubblicità così che imbrattando pareti o violentando l’altrui cervello con ben studiati spot, e che è sicuramente meglio sognare un lavoro migliore - o un lavoro - facendo intanto qualcosa di utile per rendere il mondo migliore.
Ma ho visto molte persone, non proprio “di sinistra”, animarsi di un tale spirito di attiva cittadinanza, in queste settimane, per pensare che quello che abbiamo visto e vediamo sia solo un “fumus” politico.
Cefalù ha anche un’anima cristiana.
Anch’essa, come l’anima umanistico-sociale, ha come simbolo Nettuno, il liquido amniotico indifferenziante, cioè il mare!
Il moto indifferenziante, diffusivo ha come naturale contrappunto quello differenziante e concentrativo: la Pietra, la Rocca appunto su cui ci si difende dalla “condivisione” con “i diversi” che vengono da troppo sconosciuti lontano.
Lo stesso Botta sembra sollevato da tanto rinnovato ardore di patria
La paura di perdere il controllo su se stessi e di diventare oggetti, schiavi consapevoli o meno di qualcuno.
La paura di scoprire che non si stava lavorando (pregando) per il Bene comune o per l’unico dio, ma per un gioco di interessi di qualcuno.
A questa paura, il cefalutano che si è finalmente aperto nella sua natura fondamentale, si contrae in un silenzio agnostico, cinico e muto come quello di una roccia, condizione da cui sarà difficile “fargli credere” ancora.
Era accaduto nei primi anni ’90 questa rivoluzione nettuniana ma subito calò il freddo e la sfiducia.
Questa forza deve essere guidata da un Progetto meditato e lungimirante che ancor più l’alimenti strada facendo.
Il Sindaco - mi pare - intanto faccia anch’egli davvero quello che può, da generoso e capace amministratore
(giuro che non è stato un incontro preparato; è spuntato d’improvviso)
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Questa iniziativa è del Gruppo “Impegno e competenza”, a supporto della Amministrazione Lapunzina, e segue quella canora, per bambini, dell’8 luglio (https://www.qualecefalu.it/node/199).
Con i fondi raccolti da quella iniziativa e il contributo ora della preziosa manodopera di Francesco D’Anna e Nino Maggio, del C.N.C, Fabrizio Papa per la potatura, Salvatore Cangelosi per le cose idrauliche, e dell’olio di gomito di Angela e Alessandra Di Bella Cristina Glorioso e Angelo Terricone del Comitato raccolta fondi per i festeggiamenti al SS.Salvatore, come - non ultima - della materia prima fornita dalla ditta Gugliuzza ferramenta, si è potuto ieri mattina migliorare appena un poco almeno l’unico spazio pubblico che in questa città resta per i bambini.
Erminio Gattuso ha inoltre fatto dei sopralluoghi per verificare là dove procedere con interventi di ripristino di parti in muratura mancanti.
L’ing. Claudio Barcellona ha fatto anch’egli dei sopralluoghi per verificare le migliorie che sarebbe possibile apportare.
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