Fiume Carbone (atto ottavo): il seguito del dibattito in aula nella seduta del 23 marzo 2006

Ritratto di Saro Di Paola

5 Settembre 2013, 09:50 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Nella seduta del 23 marzo 2006, ad intervenire nel dibattito, dopo di me, fu il Consigliere Lapunzina :
“A seguito della segnalazione fattami da un cittadino, lo scorso 18 febbraio, mi sono recato personalmente a Fiume Carbone ed avendo visto le ruspe al lavoro ho attivato la Forestale e la Soprintendenza per bloccarle.

Siamo ancora in tempo per un approfondimento,come minoranza siamo disponibili a modificare la mozione per esprimere un voto forte su una questione sulla quale il Consiglio comunale non è stato investito al fine di evitare lo scempio di Fiume Carbone.
Ancora nulla è compromesso,siamo ancora in tempo per programmare ora e da subito e per rimediare alla colpevole ed ingiustificabile disattenzione del responsabile del servizio urbanistica.
Non penso che l’arch. La Barbera, in sessanta giorni, non abbia avuto il tempo di dare il parere sul progetto.

Condivido le preoccupazioni del Consigliere Di Paola.
C’è un problema di programmazione generale, sono scaduti i piani particolareggiati e si stanno costruendo abitazioni laddove, in via Cirincione ed al lungomare, erano previsti servizi.
Questa Amministrazione che amministra da ben nove anni non ha programmato nulla, non ha riproposto i piani particolareggiati e dove erano previsti strade adesso ci sono palazzi.
Il nuovo P.R.G. non è stato predisposto.
Siamo passati alla storia per i falsi mandati di pagamento, non passeremo alla storia per l’approvazione del nuovo P.R.G.”


Il Consigliere Lapunzina concluse il suo intervento sottolineando la competenza esclusiva del Consiglio comunale sulla programmazione territoriale,
ribadendo l’apertura del suo gruppo ad eventuali incisivi emendamenti alla mozione e chiedendo chiarimenti all’arch. La Barbera.

Alla richiesta di chiarimenti di Lapunzina si associò il Consigliere Di Giorgi.

L’arch. La Barbera, chiamato per dare i chiarimenti richiesti, precisò che nessuna omissione vi era stata da parte del suo Ufficio, che si comporta, sempre, in ossequio alle norme, ai regolamenti ed agli atti di indirizzo ed aggiunse che, nel caso specifico, il parere richiesto dall’Assessorato al Comune non sarebbe stato vincolante e che per realizzare le strutture previste nella concessione non necessitavano autorizzazioni comunali perché le stesse ricadono su area demaniale.

(seguirà: “Fiume Carbone (atto nono): la conclusione del dibattito,gli emendamenenti alla mozione  ed il voto del Consiglio)

Saro Di Paola, 5 settembre 2013

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Articoli precedenti:

Fiume Carbone (atto primo): quando la Regione Sicilia spacciò la discarica per ripascimento - 7 Agosto 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2867)

Fiume Carbone (atto secondo): quando il progetto di “Quadrato Verde” servì a gettare fumo negli occhi - 9 Agosto 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2970)

Fiume Carbone (atto terzo): come procedettero i lavori di realizzazione della diga foranea - 10 Agosto 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2996)

Fiume Carbone (atto quarto): quando, ultimata la diga foranea, la politica capì che non era questione di linee - 12 Agosto 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/3015)

Fiume Carbone (atto quinto): quando, dopo tre lustri di silenzio, la politica di Cefalù tornò ad occuparsi dell’area del ripascimento - 16 Agosto 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/3050)

Fiume Carbone (atto sesto): quando Lapunzina e i Consiglieri di opposizione suonarono l’allarme - 30 Agosto 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/3179)

Fiume Carbone (atto settimo): le ragioni del no della maggioranza alla mozione dell’opposizione - 31 Agosto 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/3190

ed, inoltre,

Fiume Carbone: nel 2013 continuo a fare il tifo per il mare - 13 Agosto 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/3030)