Nell'interesse dei cittadini

Ritratto di Angelo Sciortino

29 Agosto 2013, 16:58 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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I nodi vanno venendo al pettine e ci fanno scoprire come da mesi l'Amministrazione è andata avanti soltanto con proclami e decisioni-manifesto. Al momento della scadenza, quindi, le cose sono andate verso la loro logica conclusione, nonostante il tanto proclamare che tale conclusione sarebbe stata diversa, quasi opposta, grazie all'illuminata intelligenza e all'impareggiabile competenza di chi avrebbe dovuto decidere per il bene della Città.

Mi viene in mente la “questione rete idrica”, argomento di una lettera del Sindaco all'APS, per chiedere un controllo sulla potabilità dell'acqua distribuita. Ora, a parte che tale controllo il Sindaco avrebbe dovuto chiederlo all'ASL e ai Carabinieri del NAS, perché ha perso tanto tempo per “fare” quel che era in obbligo di fare già da tempo, non limitandosi a dichiarare “non potabile” l'acqua a Santa Lucia o in via Veterani, come se la rete idrica non fosse un anello chiuso, in cui i batteri si spostano senza un limite di spazio!? Perché far credere – e forse credere personalmente – che quella dell'acqua Salus sia una soluzione? Si risolverebbe forse il problema del colore giallo-paglierino o giallo-intenso dell'acqua con cui cucinare, lavare la biancheria e farsi un bagno?

Comunque, fino alla scadenza comunicata, dopo la quale presenterò un esposto alla Procura e al Prefetto, voglio tacere, per non anticipare gli argomenti che vi svolgerò.

Un'altra cosa mi viene in mente: la conclusione farsesca dell'autorizzazione agli artisti di strada a esibirsi. Il Sindaco, dopo dinieghi, che una moltitudine di cittadini ha stigmatizzato, si è parzialmente ravveduto, concedendo un'autorizzazione, negata da un suo ufficio. Dove si vuole andare con simili tira-molla? Sicuramente dove siamo giunti di fronte all'opinione pubblica non solo cefalutana.

Questi sono soltanto due eventi recenti e ormai conclusi, come sono conclusi diversi procedimenti intentati da privati cittadini presso il TAR. Tutti vinti, con condanna alle spese del Comune.

Altri procedimenti sono ancora pendenti, ma sembra che la speranza di vederli respinti siano assai deboli. Tra questi, due sono preoccupanti: quello di un albergo sul Lungomare, bloccato da un'ordinanza del capo dell'Ufficio urbanistico, e quello dell'ex Ufficio postale, legittimamente acquisito da una società privata, che ha avuto approvato già un progetto. Un'approvazione, che gode della conferma di una sentenza del TAR.

Io non so se l'Amministrazione vorrà ricorrere contro tale sentenza al CGA né so se gli avvocati dell'Ente lo consigliano, ma temo, perché il Sindaco lo ha già dichiarato, che si voglia procedere a una revoca dell'autorizzazione. Spero soltanto che il funzionario, che prenderà tale decisione, lo faccia con la dovuta competenza, dimostrandone l'utilità e la necessità sociali, oltre che tecniche. Una revoca, se ha una sua obiettiva motivazione, dev'essere ben motivata, altrimenti il funzionario corre il rischio di andare incontro a un danno erariale, che peserebbe anche sulle tasche dei cittadini, già martoriati da una crisi generalizzata.

Questa breve nota non vuol essere neppure una critica, ma soltanto un grido d'allarme di fronte all'imminenza di un pericolo. Spero che esso sia ascoltato e spinga a una responsabile riflessione chi di dovere, soprattutto a tutela di se stesso e di tutta la cittadinanza.