Discorso in occasione della presentazione del progetto "Agrifeudi" a Petralia Sottana

Ritratto di Rosario Lapunzina

28 Agosto 2013, 09:49 - Rosario Lapunzina   [suoi interventi e commenti]

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Signore e signori,

Sono molto lieto di prendere parte all’incontro odierno che, insieme al collega di Petralia Sottana (che ringrazio) abbiamo fortemente voluto, perché ritengo che l’iniziativa “Agrifeudi “ possa rappresentare un forte modello di sviluppo integrato e una iniziativa di promozione turistica e culturale di alto livello.

Per chi fa l’amministratore, tra mille difficoltà quotidiane e una grave crisi economica come quella che stiamo attraversando, il principale nemico da sconfiggere è la rassegnazione. Quell’atteggiamento mentale di chi ritiene che il declino dei nostri territori sia inesorabile, che i piccoli centri non abbiano serie prospettive di sviluppo, che Comuni come Cefalù non abbiano alternative al dissesto.

No, penso che voi tutti siate concordi con me nel ritenere che la sfida che noi amministratori abbiamo accettato di portare avanti consiste nel mutare in meglio le cose, nel rovesciare un antico fatalismo che porta a pensare che i destini non possano essere cambiati.

Per fare questo occorre avere piena consapevolezza delle enormi potenzialità che Cefalù e le Madonie hanno e pensare che i momenti di crisi, come quello che stiamo vivendo, non solo saranno superati ma, anzi, possono diventare essi stessi occasione di sviluppo. Sono convinto che è proprio nei momenti di crisi che si costruisce il futuro ed è proprio in tali frangenti che occorre puntare su quelle iniziative di ampio respiro che hanno alla base l’idea di uno sviluppo integrato del territorio. Il solo modello che può valorizzare il grande patrimonio storico – culturale, naturalistico e paesaggistico che i nostri Comuni posseggono.

Agrifeudi si muove proprio su questo solco ed ha alla base della propria idea di promozione del territorio proprio quegli elementi che caratterizzano la nostra realtà locale.
Infatti, come si può leggere sul sito ufficiale, si tratta di un “ modello di sviluppo innovativo e di esperienze territoriali per uno stile di viaggio partecipato… alla ricerca del cuore e dello spirito dei luoghi attraverso il racconto di antiche memorie e di nuove tradizioni”.
Si tratta, insomma di un nuovo modello di turismo che non si limita a far visitare un territorio ma ha l’obiettivo di farlo ‘vivere’ al visitatore.

Sono convinto che un luogo lo si conosca bene soltanto quando si entra in contatto con la sua anima. Un’anima fatta dei colori del paesaggio, del calore della gente, delle bellezze storiche ed artistiche, dei racconti dei propri miti, della cordialità di chi vi abita.

Insomma, se ho ben compreso lo spirito dell’iniziativa, Agrifeudi vuole far conoscere la cultura materiale e immateriale dei nostri territori e desidera farlo nei confronti di un turista accorto e sensibile, di un turismo che è cosa ben diversa dal ‘ mordi e fuggi’ cui siamo abituati. E’ un diverso modo di pensare e concepire il turismo ma, forse, il più adatto alle nostre realtà.
Certamente, puntare su questo modello di turismo, radicalmente diverso da quello cui siamo abituati, rappresenta una sfida. Farlo in un momento di crisi come quello attuale lo è ancor di più.
La scommessa da affrontare è tutta qui. Se ognuno di noi, sia esso Amministratore, imprenditore, operatore turistico farà la propria parte sono convinto che il futuro di Cefalù e delle Madonie sarà di sviluppo e di benessere. Certamente le iniziative da intraprendere sono numerose e i problemi da risolvere complessi ma ciò che deve guidarci deve essere la consapevolezza che, come recita il titolo dell’iniziativa, Cefalù e le Madonie sono una “Manna”.

Se vogliamo però che questa Manna dia benessere alla nostra gente, al contrario di quanto raccontato nell’episodio biblico, non dobbiamo restare inerti aspettando che essa cada dal cielo, ma al contrario, come facevano i contadini di una volta ( e come fanno coloro che ancora tengono in vita la tradizione di questo prezioso nutrimento) dobbiamo lavorare con fatica e spirito di sacrificio per ottenere un raccolto abbondante e di ottima qualità.
Sono sicuro che con il lavoro di tutti questo obiettivo sarà raggiunto.

Vi ringrazio.