23 Agosto 2013, 13:57 - Rosario Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
La mancata approvazione del rendiconto 2012 non è supportata da alcuna motivazione di carattere tecnico, risultando infondate e categoricamente smentite, sia dal Segretario Generale che dal Presidente del Collegio dei Revisori, tutte le obiezioni contenute nella pregiudiziale presentata dalle Opposizioni, peraltro anch’essa respinta nel voto. Ha contato esclusivamente la perdurante spaccatura in due dell’Aula, questione politica della quale dovrà certo tenersi conto, e la necessità per i consiglieri della Opposizione di dar prova di esistenza in vita, dopo la fallimentare esperienza di un “Aventino” che li ha visti assenti per oltre 4 mesi. Una scelta, quella odierna, che, tuttavia, come la precedente, non giova agli interessi della Comunità, avendo solo un fine dimostrativo. L’approvazione del rendiconto è atto obbligatorio, ed una recente legge dello Stato, applicabile anche in Sicilia, può portare, in caso di perdurante inadempimento, allo scioglimento del Consiglio. Sono dunque certo che, dopo la imminente diffida da parte del Commissario ad Acta, l’Organo riuscirà, senza tante difficoltà, ad approvare l’atto. Siamo e saremo, in ogni caso, impegnati a lavorare per rasserenare il clima politico, perché è questo ciò che chiede la Gente.
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Commenti
Angelo Sciortino -
La Città chiede...
... di essere amministrata: dal suo Sindaco, prima di tutto, e dalla sua Giunta. Chiede anche che il Consiglio svolga il ruolo, per il quale è stato eletto, di controllore e di garante dell'attività del Sindaco e della Giunta. Chiede, in conseguenza, che il Sindaco lo coinvolga nelle decisioni amministrative, smettendola finalmente di continuare a scavalcarlo, come ormai ha fatto troppe volte.
Nel caso specifico della mancata approvazione del rendiconto, non può prescindersi dalla considerazione che esso era privo della relazione scritta del Sindaco, che non poteva essere sostituita dalle "smentite" del Segretario Generale e dei Revisori dei Conti, stante soprattutto all'assenza del Sindaco dall'Aula durante il dibattito. Un'assenza ben più grave e pericolosa per la Comunità dell'Aventino dell'opposizione.
In quanto all'obligatorietà dell'approvazione, non dimentichi il Sindaco che essa è tale soltanto se il rendiconto è senza pecche. Se considerazioni morali e politiche spingono i consiglieri a non approvarlo, se ne torneranno a casa e lasceranno la decisione al commissario ad acta e il giudizio agli elettori, che saranno chiamati a eleggere un nuovo Consiglio. Che potrebbe diminuire il numero dei consiglieri attualmente favorevoli al Sindaco.
Quale Cefalù -
Da facebook
Dalla pagina facebook del gruppo aperto "Saro Lapunzina Sinsacod i Cefalù":
Rosario Lapunzina