Interpellanza C.C. del 22 agosto 2013 firmata da 10 Consiglieri

Ritratto di Giovanni Cassata

23 Agosto 2013, 11:49 - Giovanni Cassata   [suoi interventi e commenti]

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E’ opportuno sottolineare che ulteriore scopo della interpellanza in oggetto è stato quello di fare rilevare che il Consiglio Comunale è Organo sovrano, eletto dai cittadini, autonomo e avente pari dignità rispetto all’Ufficio di Sindaco, che l’attuale Sindaco, Rosario Lapunzina, svolge, per cui lo stesso non pensi di mortificare, con il suo comportamento, le prerogative che la legge e/o il regolamento riconoscono al Consiglio stesso.
In considerazione del fatto che la seduta consiliare del 22 agosto u.s. non è stata trasmessa dai mezzi di informazione come normalmente avviene (la qualcosa, data l’importanza dell’argomento principale posto all’ordine del giorno – approvazione del rendiconto 2012, appare alquanto strana), i sottoscrittori ritengono giusto che la Città abbia a conoscere tale interpellanza e le motivazioni che ne sono alla base.


INTERPELLANZA con risposta scritta

SEDUTA CONSILIARE DEL 22 AGOSTO 2013

                                                                                                              Al Signor SINDACO

 

I sottoscritti Consiglieri: Cassata Giovanni, Riggio Francesco, Liberto Vincenzo, Messina Patrizia, Messina Pasquale, Lombardo Mauro, Giardina Rosario, Iuppa Giovanni, Scialabba Mauro, Larosa Marco

PREMESSO

- che l’articolo 17, comma 1, della L.R. 26 agosto 1992 n. 7, dispone “Ogni anno il sindaco presenta una relazione scritta al consiglio comunale sullo stato di attuazione del programma e sull’attività svolta nonché sui fatti particolarmente rilevanti”;

- che alla data attuale Ella Sig. Sindaco non ha redatto tale relazione, violando apertamente una disposizione di legge;

- che, la mancata redazione di tale relazione, a parere dei sottoscritti, deriva:

in primis, dalla Sua impossibilità obiettiva a poter esporre gli eventuali punti realizzati del Suo programma, in quanto Lei ed i componenti la Sua Giunta, in un anno di cattiva ed inconcludente amministrazione, non avete nulla da rendicontare, perché nulla avete realizzato e perché nessuna attività, di quelle millantate in campagna elettorale, avete posto in essere;
l’unico risultato certo che Lei Sig. Sindaco, fino ad oggi ha conseguito, in tale primo anno, è stato quello di fare scelte scellerate che hanno indotto la Corte dei Conti a dichiarare il Comune di Cefalù in dissesto finanziario, anche se, oggi tale decisione, grazie all’intervento della Corte Costituzionale, pare momentaneamente non applicabile;

in secundis, dal fatto che Ella, in ogni suo comportamento, è autoreferenziale, non ammette e non desidera il confronto  e non vuole sottoporsi, in nessun modo e per nessun motivo, al giudizio del presente Consiglio, così come previsto dal 2° comma del predetto articolo 17 della L.R. 17/92, che recita “Il consiglio comunale, entro dieci giorni dalla presentazione della relazione, esprime in seduta pubblica le proprie valutazioni”; giudizio che farebbe emergere, con chiarezza, la verità dei fatti, agli occhi di tutti i cittadini, che Lei abilmente, secondo il suo credo, ritiene di ammaliare con le belle favole ed i proclami giornalieri (ma se crede ciò si sbaglia di grosso).

TUTTO CIO’ PREMESSO

i medesimi Consiglieri

CHIEDONO

di sapere, con risposta per iscritto, quale sia stato il motivo e/o i motivi che hanno impedito la S.V. a non predisporre la detta Relazione e quindi a violare la norma di legge in premessa precisata;

e, quindi, comunque

INVITANO

Ella, Sig. Sindaco, a volere redigere entro quindici giorni la predetta relazione  in modo tale che questo Consiglio possa esprimere le proprie valutazioni, così come previsto dalla legge.