Intervento nel Consiglio comunale del 22 agosto 2013

Ritratto di Marco Larosa

23 Agosto 2013, 00:44 - Marco Larosa   [suoi interventi e commenti]

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Presidente, sindaco, assessori, colleghi consiglieri,

a seguito di numerose e intense riunioni interne a ciascun partito e in seno alla nostra coalizione, noi del PdL, unitamente agli amici di Grande Sud e del Gruppo misto abbiamo convenuto e deciso di tornare a sedere tra i banchi consiliari. Una scelta sofferta quella di stare fuori dall'emiciclo, una scelta sofferta oggi nel rientrare in quanto nulla e' cambiato nella gestione di questa presidenza. Una protesta che non nasce certamente, come dice qualcuno, da un capriccio, ma dalla evidente e manifesta sudditanza di questa presidenza ai voleri del sindaco; sudditanza volta ad appiattire e spogliare delle proprie funzione e della propria dignità questo organo consiliare. Una volontà, quella dell'amministrazione, forse nascosta ma necessaria poiché ad oggi ancora in quest'aula, e' assente una chiara maggioranza che sostenga questa giunta comunale, un fatto che ha impedito forse più volte questa presidenza a non inserire punti all'O.d.G che potessero ulteriormente dimostrare questa assenza di sostegno in aula alle posizioni del sindaco. La fine di questo tipo di protesta (ma non della protesta), non potrà mai considerarsi una sconfitta per il nostro gruppo politico, bensì per la città, perché la nostra altro non è stata che la evidente constatazione sia che la nostra cefalù e' al collasso, senza riferimenti e prospettive, sia che la colla sotto le vostre poltrone, caro presidente e' più forte sia delle nostre azioni sia del bene che provate per questa città, si, perché come diceva saggiamente il Cons. Lombardo, in una precedente occasione, bastavano tre semplici parole per dirimere la controversia tra lei e noi innescata tre mesi fa; bastava caro presidente comprendere che le nostre cariche non sono eterne e che se queste diventano ostacolo per il pieno svolgimento delle funzioni di questo organo e' più opportuno farsi da parte ma capisco che per pensare e fare tutto ciò, prima bisognerebbe farsi un bel bagno di umiltà. Nulla di tutto ciò è stato pensato, detto, fatto e ne prendiamo atto sia noi, caro presidente, che siamo i rappresentanti diretti del popolo cefaludese, che il popolo cefaludese stesso.
Non possiamo più accettare e tollerare che quest'aula, con la nostra assenza, sia diventata un palcoscenico da dove il sindaco, per giustificare la propria incapacità politica e amministrativa di apportare soluzioni rapide ed efficaci, continui a mettere in mostra le sue indiscusse capacità nel confondere la realtà dei fatti, continuando a confondere le acque, già le stesse che voi, cari amici del Pd tra cui lei presidente, avete confuso in questi anni di sfrenata e dannosa opposizione; proprio come avete fatto con le consulenze, con il potabilizzatore, con il caso ex poste... Esempi ormai chiari ed evidenti che possono sintetizzare al meglio il vostro modo di fare politica.
Oggi siamo qui, presenti a dibattere e a prospettarvi, le nostre perplessità sul consuntivo di questo comune; oggi siamo qui per evitare ulteriori errori e mistificazioni e dimostrare la differenza a qualche consigliere, tra maggioranza numerica e maggioranza come status. Di certo non siamo qui grazie a lei presidente alle sue non credibili aperture e ai suoi non più credibili buoni propositi manifestati qualche consiglio fa, poiché è bastata la presenza in aula dell'amico Consigliere Iuppa (che per la cronaca non ha portato nessuna spaccatura all'interno dell'opposizione come qualcuno furbescamente voleva far credere) per farle dimenticare tutto e alla prima occasione, e mi riferisco alla mia legittima richiesta a mezzo nota inoltrata al direttore di Cefalunews nella quale chiedevo semplicemente di pubblicare oltre all'ammontare dei gettoni di presenza di noi consiglieri, anche le indennità della giunta e del Presidente del Consiglio, non ha perso tempo nel dare sfoggio della propria appartenenza politica,intervenendo nel dibattito infastidito senza motivo alcuno e sferrando come ormai e' nel suo stile, un attacco frontale alla mia parte politica così perdendo l'ennesima occasione dove dimostrare l'altezza e l'imparzialità del suo ruolo che non le consente di volare così basso e di addentrarsi in scontri tra fazioni che per la natura garantista del suo ruolo, non le dovrebbero riguardare. E stasera caro Presidente "dimezzato" le dico pubblicamente che sono fiero di appartenere sia con i suoi pregi che con i suoi difetti, a quella parte politica che lei disprezza, che voi disprezzate forse per invidia, e sono ancor più fiero oggi, visti i pessimi risultati ottenuti dal governo comunale di cui lei è complice, un governo arrogante ed incapace nel dimostrare di essere in grado di mettere in campo (ove ce ne fossero mai state) quelle ricette di risanamento e rilancio che hanno illuso quasi 3500 nostri concittadini. Riflettete sul da farsi, anziché sfilare in pompa magna per ogni festa e sagra, perché la città già ha riflettuto e in un anno e mezzo già sta tirando le somme.