18 Luglio 2013, 19:44 - Rosario Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
Il Tar ha accolto il ricorso con cui la ditta MFM chiedeva che fosse acclarato il silenzio assenso sulla domanda di concessione edilizia riguardante il locale dell’ex poste. Ciò non toglie che, in base a quanto prevede la legge, il comune rimane titolare del diritto dovere di accertare, entro i primi trenta giorni dalla comunicazione di inizio lavori, i presupposti per la concessione stessa disponendo un eventuale provvedimento di annullamento o revoca. A tal proposito, va evidenziato, cosa che non rileva nella sentenza del Tar, che il consiglio comunale ha nel frattempo dato esecuzione alla variante con cui si si prevede un diverso utilizzo dell’area.
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