Il sadomasochismo dei "proclami"

Ritratto di Angelo Sciortino

27 Giugno 2013, 11:23 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Mi allaccio all'intervento dell'amico Saro Di Paola (https://www.qualecefalu.it/node/2519), per aggiungere un'altra chicca a questa inveterata abitudine ai proclami, che ormai sono una vera e propria persecuzione parolaia, utile soltanto per coprire un re nudo. Per coprire un'Amministrazione agitata e ondivaga più di un pezzetto di carta in balia del vento di maestrale.

Mi riferisco al proclama pubblicato il 25 gennaio 2013 su Cefalunews, che riporto per intero:

Dalla Regione è arrivata comunicazione al Municipio per affidare i lavori di valorizzazione dell'ex edificio postale, della sistemazione della villa comunale e per la ridefinizione delle limitrofe vie Carrettieri e Spagnolo. A firmare la lettera, del coordinamento intersettoriale fondi e programmi di spesa, della Presidenza della Regione, è stato il funzionario Antonio De Francisci. Insieme alla missiva indirizzata al sindaco di Cefalù viene trasmesso copia del decreto di finanziamento, per un importo di un milione e centomila euro, in favore del Municipio.

Dopo aver precisato che le virgole non sono mie e che ho tralasciato le ultime tre righe, in cui viene riportato parte del testo della lettera del funzionario regionale, passo a qualche breve considerazione.

Vero è che la missiva invita il Comune ad “affidare i lavori”, ma è ancor più vero che il destinatario della missiva avrebbe dovuto rispondere immediatamente che tali lavori non potevano essere affidati, perché si sarebbero dovuti eseguire in massima parte in una proprietà, che non era nella disponibilità del Comune, in quanto non ne era proprietario.

Invece no, il Comune fa pubblicare il comunicato riportato e piomba in un procedimento amministrativo di fronte al TAR, il cui costo – nel caso, purtroppo non remoto, di soccombenza – cadrà su di esso e quindi sui cittadini.

Ma che importa, il proclama è stato fatto! E questo è ciò che conta.