Sala delle Capriate - 17 giugno: tavola rotonda aperta al pubblico (2ª parte)

Ritratto di Pino Lo Presti

22 Giugno 2013, 20:27 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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Continuazione di: Sala delle Capriate - 17 giugno: tavola rotonda aperta al pubblico (1ª parte) (https://www.qualecefalu.it/node/2496)

 

Scialabba
Il discorso che liberto fa a tutti è anche per farci riflettere su quello che è stato (lapunzina), quando era seduto nel tavolo della opposizione e, oggi,  che siede al tavolo del sindaco.

Cassata
La paura dell’amministrazione che questo l’incontro si risolvesse in un processo mi che così non è, e mi sembra che le argomentazioni da noi addotte sino a questo momento ne siano la massima esplicazione.
Però è necessario e doveroso fare delle precisazioni.
Prima di tutto vorrei far comprendere - penso che voi già lo sappiate, però è meglio ribadirlo -, che i lavori consiliari, il nostro mancato ingresso - o meglio l’astensione “postuma”, perché noi entrano in consiglio comunale, depositiamo un documento: per cui non disertiamo la seduta (eventualmente facciamo mancare il numero legale in prima adunanza), possono continuare regolarmente tant’è che anche non partecipando alle commissioni, o meglio, ribadisco, è errato dire “non partecipiamo”; partecipiamo e facciamo presente il nostro disappunto depositando un documento nel quale evidenziamo chiaramente che nulla è cambiato e non vediamo in nessun modo un ripensamento da parte di quei soggetti che sono destinatari della nostra protesta, i lavori consiliari continuano tant’è che, oggi, a me -come penso agli altri  consiglieri -, è arrivata la convocazione per il giorno 25 prossimo venturo del consiglio comunale. Perciò i lavori continuano ugualmente. E continueranno ugualmente anche se noi il 25 non dovessimo partecipare alla seduta, sicuramente, in seconda sessione, i consiglieri di maggioranza avrebbero i numeri, e hanno i numeri, per potere portare avanti le loro scelte politiche; cosa che non hanno fatto, paventando una mancanza di democraticità nella discussione, nell’ultimo consiglio laddove -  ricordo a tutti -  l’ argomento della localizzazione “ S.ta Elia”. se non erro, non è stata discussa perché non era stato possibile il confronto con l’opposizione. Io ho i miei dubbi; se sono talmente sicuri della loro scelte, avendo i numeri, possono benissimo continuare così come tutti punti all’ordine del giorno, in quella seduta, sono stati evasi correttamente.
Io, come il consigliere riggio e il consigliere messina, ho fatto parte della maggioranza, cercando di dare un aiuto. Siccome era un avventizio nella politica, ero convinto di poter dare un contributo fattivo e non permettere all’amministrazione di avere l’alibi di non avere una maggioranza in consiglio comunale che non le permettesse di potere svolgere - così come aveva sbandierato, sia durante la campagna elettorale, sia negli interventi radiofonici,  sia negli interventi cartacei - questa capacità e questa conoscenza delle questioni che riguardavano cefalù. Perché ricordiamo tutti che il problema fondamentale di cefalù - non lo dobbiamo nascondere - è la crisi economica, una situazione economica e finanziaria del comune che, nonostante quello che ribadisce il sindaco (l’attuale sindaco, allora consigliere comunale), sempre riversando le colpe sulle precedenti amministrazioni, soprattutto su una precedente (quella Vicari, oggi sottosegretario) ..., e, anzi, a proposito di questo incarico ricevuto sia dal senatore vicari sia dal presidente gianfranco miccichè, di grande sud (che è qui rappresentato dal segretario giardina), in una occasione del consiglio comunale, io personalmente ho ritenuto, a seguito dalla nomina, che fosse doveroso per due cittadini cefaludesi (perché ricordo che sono abitanti a cefalù, residenti a cefalù anagraficamente), di fare i complimenti e le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro. Quanto mi è stato risposto dal presidente -  e qua rispondo al consigliere barranco che mi diceva che non capiva perché ... che fosse pretestuoso questo nostro comportamento nei confronti del presidente -  è, secondo me, poco istituzionale; il presidente del consiglio è una istituzione - così come il sindaco -; devono lasciare da parte, tra virgolette, le loro idee politiche nello svolgimento della loro attività, quando si costituisce l’assemblea consiliare (e non devono abbandonare l’aula dopo averla convocata) ... mi è stato risposto che io dovevo fare queste congratulazioni, o auguri di buon lavoro, a titolo personale. Così non funziona! Sia l’amministrazione, che è stata completamente silente (nonostante quasi sempre l’amministrazione - quando ritenga che il presidente non abbia fatto quello che ritiene giusto che facesse - interviene redarguendo, tra virgolette, il presidente) ... era doveroso che sia l’amministratore silente, sia il presidente, in qualità di istituzioni di cefalù, facessero queste congratulazioni. Questo è un aspetto anche che manifesta il nostro atteggiamento.

La mancanza di democraticità che, come ha detto il consigliere riggio, si è manifestata nelle nostre sedute di maggioranza ... perché le nostre sedute di maggioranza erano, quando ne facevano parte della maggioranza, erano soltanto non discussioni aperte, serene, erano soltanto delle prese d’atto delle scelte già effettuate dal sindaco più che dalla amministrazione. Tant’è che più volte è stato detto “io sono il sindaco e non mi faccio commissariare da te”, e io ho risposto “io non sono malato e non ha detto il medico di stare in questo consesso” e me ne sono andato. Per cui quando uno vuole partecipare attivamente alla vita politica per cercare di dare il suo pur minimo contributo - ovviamente con la sua inesperienza, quale è quella che mi è propria -, e vede che non può per nulla dare un contributo, e allora sì che deve prendere, a testa alta, delle scelte importanti. Quelle scelte importanti che l’amministrazione non è riuscita a dare né in seno di proposte ... perché se effettivamente, come ho letto nell’opuscolo della campagna elettorale del sindaco, conosceva benissimo i problemi, aveva delle idee chiare nel progettare il futuro di cefalù, queste idee chiare, questi progetti non sono stati assolutamente realizzati. Non mi si venga a dire che non c’e la possibilità perché non c’è una copertura finanziaria, perché ricordo che si esistono delle difficoltà a livello comunale, a livello regionale, statale, però adesso, proprio in questo contesto politico, lui ha dalla sua parte l’amministrazione regionale che è quella che può erogare qualcosa. Per cui se ci sono progetti validi  - ma penso che  progetti validi non ce ne siano stati perché, ripeto, se ce ne fossero stati dei progetti validi, sono convinto che la regione avrebbe sicuramente dare il suo placet - ... non ci sono progetti validi neanche nell’edilizia, quell’edilizia che, mi si dice, completamente bloccata perché c’è il timore, da parte di tutti, di potere fare qualsiasi cosa.   In una trasmissione radiofonica è stato dichiarato che loro erano per lo sviluppo sostenibile ma qua non c’è nè lo sviluppo, nè il sostenibile; per cui mancano tutte e due le cose, cioè il non sviluppo e la mancanza assoluta di fiducia nella correttezza delle persone. A me l’ingegnere duca, personalmente ha detto “io non credo nella dia/scia”, che sono dei provvedimenti amministrativi (si possono definire tali), che prevede la legge; per cui è uno strumento che dà la legge al cittadino per evitare l’aggravio; è un controllo postumo però non si può fare il processo alle intenzioni ... e qui mi collego pure al consigliere giardina che ha fatto un’analisi corretta della questione.
Quando abbiamo dato il nostro apporto anche per l’approvazione del fondo salva-comuni - pur se fuori dai termini previsti dalla legge (con tre giorni di ritardo, quindi come se non fosse stato approvato effettivamente), (è qui si vede anche la mancanza di assunzione di responsabilità da parte dell’amministrazione) -, è stato sollevato il problema del fondo di rotazione che sarebbe stato l’unico strumento necessario e imprescindibile per cui la corte dei conti, secondo me, possa dare un giudizio positivo al nostro piano di rientro, che doveva essere un piano ben strutturato e non improvvisato con consulenze gratuite (anche se poi stranamente, dopo una settimana, il dott. castagna è stato incaricato, credo con una determina  € 5000, quale consulente nella causa contro il senatore vicari per la restituzione di € 200.000; per cui consulenza gratuita per quanto riguarda il fondo di rotazione, ma € 5000 una settimana dopo per difendere il comune come tecnico di parte). In quell’occasione, il  consiglio comunale aveva posto il problema di presentare due piani di rientro: uno con il fondo di rotazione e uno senza. Perchè il sindaco era venuto con l’idea preordinata di fare a meno del fondo di rotazione. Dopo una lunga discussione, si era arrivati alla conclusione di fare un documento che (la situazione ormai era divenuta irreversibile) io ho anche approvato (me ne assumo responsabilità). Ciò ha dato la possibilità al sindaco - che in questo è molto bravo - di strumentalizzare tutto quanto è detto in questo consiglio (tant’è che in una seduta successiva ha detto: “ma voi me l’avete detto che il fondo di rotazione non andava presentato e che io dovevo presentare il piano senza di esso”), ovviamente non considerando tutta la discussione che c’era stata a monte e  il  nostro senso di responsabilità nell’approvare quel documento quella sera perché senza quell’approvazione, in quella data, noi saremmo peggio di come siamo combinati ora.

E questa è la mancanza di trasparenza nelle scelte, non concordate, secondo me, neanche con gli altri membri della maggioranza. Ritengo che, mentre i quattro del partito democratico sicuramente  avranno fatto riunioni precedenti, gli altri - per quello che mi riguarda, per la mia esperienza -, non erano quasi mai consci di quello che facevano.

Un esempio della mancata trasparenza assoluta è il caso del giudice di pace che i consiglieri iuppa e riggio, che sono proprio del mestiere, avevano evidenziato con chiarezza il pericolo di perderlo. E giustamente hanno presentato un atto di indirizzo a questo consiglio comunale (che è stato riunito in sessione straordinaria due giorni prima della scadenza del termine per la presentazione della relativa domanda), e ci vediamo presentare un documento in consiglio che ha lo stesso contenuto del nostro (perché loro si vogliono intestare tutte le battaglie - soprattutto i ragazzi del pd), ma con una sostanziale, dico sostanziale, diversità che prefigurava l’idea dell’amministrazione di non volere garantire la continuità del giudice di pace a cefalù: quando si dice che questa delibera andava sottoposta alla condizione che gli altri comuni partecipassero economicamente alla tenuta del giudice di pace - cosa che fino ad ora non è avvenuta -, significava non vuole assolutamente permettere che il giudice di pace rimanesse a cefalù. E questo è un esempio di mancanza della trasparenza.
Ve ne posso dire altri.
Il raddoppio ferroviario (e così svelo l’arcano segreto che oggi con il consigliere fatta  mi ero lasciato sfuggire ma lo dico bonariamente perché lo considero un “senatore” di questo consiglio, ed lo apprezzo e lo ammiro; oltretutto viene dalla scuola del presidente gioacchino ventimiglia  grande amico di mio zio Giovanni, per cui!).
Loro hanno presentato un atto di indirizzo per il raddoppio ferroviario.
Io con altri consiglieri eravamo stati addirittura pressati  una settimana prima dal presidente del comitato, enzo cesare, a sostenere la battaglia di questo comitato (tant’è che avevamo fatto una riunione e giunti a delle determinazioni).
Per mia colpa, ho ritardato a venire al comune un paio di giorni. Quando sono venuto, ho cercato per tre giorni questa carpetta, nessuno sapeva nulla, né l’ufficio dei lavori pubblici, nè quello dell’edilizia privata, nè il gabinetto del sindaco. Alla fine, ho scoperto che era nel gabinetto del sindaco ma nella sua sola disponibilità. È tutto questo perché io volevo delle fotocopie perché dovevo predisporre questo atto di indirizzo, ripeto, dietro la spinta del prof. cesare. Ed io, il 27 maggio, vedo pubblicato, sui siti on-line, l’atto di indirizzo che aveva lo steso contenuto di quello che noi avevamo concordato quella sera. Per cui ho detto “mah, sono previggenti, hanno la sfera magica”!
Questo vuol dire che qualcuno ha avuto modo ..., raggiungendo lo stesso risultato (perché poi alla fine l’importante è raggiungere lo stesso risultato); però quello che mi preme di dire sempre a riguardo della mancanza di trasparenza e di partecipazione di tutti ... io leggo che il 27 maggio, l’atto d’indirizzo firmato da tutti consiglieri dice questo: “chiedere alla società rfi ... che i lavori abbiano inizio prioritariamente da castelbuono verso cefalù, come concordato con rfi, in sede di approvazione del progetto”. Vengo fortunosamente in possesso della risposta che l’rfi, destinataria di una richiesta di confronto con il sindaco  (che correttamente il 28 marzo lo ha chiesto), il 29 di aprile (per cui ben un mese prima di questo atto di indirizzo, consigliere fatta). Scrive questo alla fine: “riguardo la proposta avanzata da codesto spettabile comune di apportare una modifica alla cantierizzazione  prevista in piano definitivo con avanzamento dello scavo in galleria, da messina verso palermo, senza entrare nel merito dei profili giuridici, contrattuali ed autorizzativi, si ritiene che tale variazione comporti una globale e consistente rivisitazione del progetto già approvato, oggi non più sostenibile, con ripercussioni consistenti sui tempi e sui costi di realizzazione”.

Mi dovete spiegare come mai chi ha preparato questo documento il 27 maggio non fosse a conoscenza  di questo documento che doveva essere nella carpetta. Questa è mancanza di trasparenza, e da dimostrazione del fatto che noi i consiglieri di opposizione ... io  avevo fatto la dichiarazione dove mi ritenevo indipendente ma, come si sono svolte le cose -  come dice giustamente il consigliere barranco  “le cose sono in continuo divenire”- , non è possibile! Cefalù si trova in una situazione particolare, abbiamo bisogno di idee, di essere coinvolgenti, non dire “io so e gli altri non sanno”, siamo tutti nella stessa barca!

Io ora faccio, pur se da indipendente, parte del gruppo del pdl, ma anche grande sud, il consigliere iuppa, il consigliere riggio, pasquale messina (forse il consigliere barranco), abbiamo bisogno che le idee ... portare avanti le idee,  anche voi i cittadini che hanno delle idee ... ad esempio, pino vazzana, il geometra vazzana ha avuto una bella idea - condivisibile o meno, da studiare, da verificare -, il progetto di una funivia che dovrebbe portare sulla rocca, da realizzare ... ha fatto una riproduzione (qui ci sono architetti, ingegneri, non so se hanno avuto modo ... io non sono un tecnico), ma è un progetto, è una idea che darebbe lavoro, darebbe la possibilità di accedere più facilmente alla rocca, maggiori possibilità per i turisti. Per cui sarebbe un incentivo, una novità per cefalù.  Però bisognerebbe avere, secondo me, delle idee, dei progetti concreti, idee vere, non soltanto parole.

Fava
Chi ascolta questo consesso da casa credo che rimane sempre con le idee più confuse, perché c’è chi parla da una parte, dice di fare gli interessi dei cittadini di cefalù, c’è chi parla dalla opposizione e dice di fare gli interessi di cefalù, ma io vedo che gli interessi miei qua non li fa nessuno, perché io stamattina mi sono ritrovato ad avere un debito nei confronti della amministrazione attiva di € 1000 io e € 1000 mia moglie,  E mio nipote,  quello che mi è venuto a trovare stasera, altri € 1000. Perché siamo arrivati a 13 milioni di euro, a parte quelli che abbiamo con lo Stato che ammontano a circa 30 milioni.
Ora, io dico una cosa: qua siamo tutti cefaludesi e amanti di questa città. Penso che ognuno di noi dovrebbe apportare il suo proprio apporto ma veramente nell’interesse della città ma questo vedo che qua accade raramente.
Noi abbiamo un sindaco che non accetta i consigli di nessuno; io mi ero permesso di dare qualche consiglio! E poi vi debbo dire pure che qua vengono a raccontarmi fanta-economia; dicono che dagli oneri di urbanizzazione dovrebbero entrare € 600.000. Ma se voi andate a fare il conto di quanto costano questi impiegati che abbiamo al comune di cefalù, ad una media (sono 13, sentivo dire) .. Allora, di questi € 600.000 per una parte  si dovevano pagare determinati debiti e andiamo ad accavallare altri debiti pagando questi debiti perché ho sentito dire dal primo cittadino “13 addetti all’urbanistica” che, fra contributi e stipendi, costano più di € 50.000 al mese, moltiplicato 14, sono settecento mila euro l’anno, quindi già ci rimettiamo € 100.000 su quelli che loro ci dovrebbero fare incassare.
È c’è di più. Noi gli diamo i locali, non so  per quante centinaia di metri quadri, gli paghiamo il telefono, gli diamo l’energia elettrica (tutto questo a costo nostro, dei cittadini  cefaludesi). E quindi vedo che non c’è trasparenza; noi invece di creare trasparenza facciamo muri di cemento armato. La città vede tutto questo, poi voi politici vi lamentate dall’astensionismo, che nascono dai movimenti ... si perché la gente è stanca di sopportarvi.
Mi viene in mente un Papa, credo fosse Innocenzo III, che benediceva i cavalieri che partivano per gerusalemme, per le crociate “uccideteli tutti tanto Dio saprà riconoscere i suoi” noi vi dovremmo uccidere tutti, qua.

Ora, si parlava della via vazzana.
Vedo che sulla via vazzana veramente cadiamo nel ridicolo perché un consigliere qua gridava una volta “signor sindaco, lei fugge davanti ai suoi cittadini” - gridava in questa maniera - “lei deve venire in consiglio comunale a dibattere il problema”, ma, guarda caso, oggi la via vazzana ritorna come allora. Quindi dovremo tagliare pure le piante che ha fatto mettere a dimora il sindaco guercio, le dobbiamo tagliare! Ma, ora io dico a me stesso: ma quali interessi voi state portando avanti, di chi, di noi concittadini? Bene, allora, nei momenti di crisi, possono rappresentare determinate esigenze, determinate situazioni, delle grandi opportunità che in questo consesso non se n’è parlato (io mi sono permesso di dare un consiglio al sindaco ma è caduto nel nulla però abbiamo perso non so quanti giorni per trattare una localizzazione ... non so di chi, e che poi è stata rinviata).
Io, tempo addietro, vedendo veramente da cefaludese - perché mi sento grandi radici cefaludesi -, mi sento di dirvi che l’amministrazione comunale ha delle grandi risorse. Noi parliamo di vendere il circolo dei galantuomini, gli altri locali in corso ruggero, ma noi abbiamo 580 ha. nel parco più bello del mondo.
Mi piace ricordare a voi tutti  quando il club mediterranèe -  e ritorno sul club perché io sono nato dentro al club - ...  e allora quando jean cocteau, vedendo il panorama di cefalù, riportò una frase di una poesia bellissima di lamartine “o tempo, sospendi il tuo volo, e voi, ore propizie sospendete il vostro corso”.
Ecco voi, noi  abbiamo delle bellezze senza eguali, noi siamo veramente patrimonio dell’umanità. Allora, io vi dico: abbiamo cinquecento e passa ettari di terreno nel posto più bello del parco della madonie, dove, vendendo 200 lotti... magari che glieli regaliamo -  come ha fatto sgarbi là dove era amministratore, con le vecchie case -   5000 mq. a € 5000 a lotto,  incassaremmo 10 milioni di euro. Però ci vogliono teste, conoscenze, bisogna andare a cercare le banche giuste, non bisogna fare del clientelismo di cortile. Noi potremmo realizzare non con la vendita ma con quello che incasseremo dagli oneri di urbanizzazione di questi lotti nel nostro territorio. Perché quando San Martino gli diede il mantello al povero, gli diede il suo, qua gli diamo quello dei cittadini di cefalù, caro amico! Allora, questo è diventato insopportabile, almeno per me, che sono un vecchio amministratore.
Vorrei aggiungere, il club mediterranèe che cerchiamo di mettere il bastone fra le ruote ... io ho sentito una sera che il consigliere giardina, che facendo un’interrogazione al sindaco, chiedeva in che stato era la situazione del club ... amici, il club mediterraneèe è l’inventore del turismo di questa città. E, questa città il suo indirizzo principale è il turismo, io non posso più sopportare, abitando in via vazzana, il mausoleo incompiuto che c’è davanti a dove abito io.

Però, vi dico una cosa, non si può amministrare in questa maniera perché se questa fosse una azienda privata già l’amministratore avrebbe portato quantomeno, per non farsi condannare per bancarotta, i libri in tribunale. Qua non si cercano i mezzi per cercare di uscire da questo tunnel dove ci siamo cacciati e andiamo cercando che la colpa è della opposizione, la colpa è della maggioranza. Si la colpa voi sapete di chi è? E’ di tutto un entourage. Riporto un esempio pratico.
Il sindaco ha scritto a mia moglie “attenzione se non paghi il solo pubblico ...” (questo se c’è qualcuno delle forze dell’ordine vorrei che se lo segnasse pure) ... se tu non paghi il suolo pubblico, vedi che io ti faccio pagare oppure te lo tolgo”.  Il suolo  pubblico in questione è 5 cm per una lunghezza di 1 m, una bacheca. Dopo avere pagato, dopo che i vostri uffici, di cui lei è consigliere comunale, hanno mandato una lettera a mia moglie, nel mese di marzo, e doveva pagare questa tassa nel mese di gennaio.  La burocrazia, montanelli la definiva “un carrozzone sfasciato e ladro”, ma non voglio entrare in determinati meriti.
Ora, a questo punto, il discorso del club deve essere portato avanti, e se il sindaco non gli attributi per poterlo fare, deleghi qualche altro, perché qua si tratta di 40 e passa milioni di euro di investimento, ma qua si tratta soltanto, solamente di un riconoscimento a qualcuno che ha indirizzato cefalù verso un tipo di turismo, cioè, come, aumentiamo gli oneri di urbanizzazione? Ma glieli dovrebbe dare gratis per quello che ha fatto! Io avevo 20 anni, quando veniva fatta la metropolitana di parigi si vedeva scritto ovunque “cefalù”, “vuoi un marito per le tue vacanze? Vieni a cefalù” questa era la pubblicità del club negli anni 1954. Ora, come noi  ci possiamo fare sfuggire un’occasione di questo tipo?

Il porto, io ero ancora con i pantaloncini corti, ero bambino, e sentivo parlare di questo porto.
Ora, io dico soltanto una cosa: qua bisogna che noi chiariamo le cose, perché il paese non ne può più, il paese ... domani voi consiglieri dovete nominare un consigliere civico per la città di cefalù; i miei interessi chi è che me li deve curare? Domani dovete nominare un consigliere civico, perché i miei interessi qua non li difende nessuno, caro dottore. Come, le debbo dire un’altra cosa: se io vengo danneggiato, io mi devo costituire parte civile contro questa amministrazione, e noi siamo danneggiati tutti i giorni. E lo vuole sapere perché? Perché c’è discriminazione. E, lo posso dire; qua l’abusivismo è terribile, però nessuno se ne rende conto.
Qui ancora non si è capaci di chiudere una strada, la via bordonaro, che doveva essere chiusa, non so, il 1 maggio ... cioè non siamo all’altezza di potere fare un’ordinanza per chiudere una strada nel centro storico, quando i turisti, in corso Ruggero, dall’una alle quattro, si debbono arrampicare nei muri per non essere travolti dalle macchine, perché è diventato un parcheggio pubblico? Ma questa è una città turistica? Ma dico: che testa avete tutti qua quanti siete?! Di volere distruggere questa città che mio padre, suo padre, mio nonno hanno fatto con tanti sacrifici?

Allora, se non siete capaci, ve ne dovete andare tutti a casa, perché qua se fosse un’azienda privata nessuno si verrebbe a strappare la camicia  per venire a fare l’amministratore di questa città. Noi il sindaco lo dobbiamo andare a cercare casa per casa perché vedendo l’entità del danno che c’è, nessuno lo dovrebbe fare il sindaco in questa città; lo dovremo andare a cercare, mettere le inserzioni sui giornali, farne parlare alla televisione, no che qua si balla sui debiti che poi aumentano giorno dopo giorno!
Era questo il mio pensiero che intendevo, come contributo, dare a questa città che amo.

Scialabba
Sai benissimo che finora la politica è stata forse condotta con l’odio e non per il fare. Da diversi anni non c’è altro che, se tu fai parte di un gruppo e allora va bene, se fai parte di un altro gruppo, no.
Voglio concludere dicendo che bisogna mettere da parte le posizioni, le ideologie che ognuno di noi abbiamo e avere di fronte tutti questi problemi che hai messo in risalto tu.  Tu hai fatto pure l’amministratore, però ti dico una cosa, la nostra riunione di questa sera è stata proprio per fare capire e ricevere dei suggerimenti perché, come hai potuto vedere dai  discorsi, c’è quella politica personalisica, egocentrica, accentratore. I mezzi purtroppo ... ci sono i numeri purtroppo e i numeri ci mancano, però noi abbiamo dimostrato ... che ostruzionismo fino a questo momento non ne abbiamo fatto e nemmeno lo tolleriamo.

Larosa
Amici, amiche, elettori, concittadini, buonasera e benvenuti a questo incontro/ confronto che, insieme ai miei 9 colleghi del blocco d'opposizione, abbiamo fortemente voluto.
Abbiamo voluto questo incontro proprio perché, nella qualità di consiglieri comunali, riteniamo di avere  il dovere di informarvi su quanto viene fatto e deciso in questa sala consiliare, una sala che appartiene a voi e nella quale si decide per voi.
Un appuntamento necessario per fare chiarezza su diversi passaggi svoltisi in questo anno di consiliatura che, è evidente non ha prodotto nulla se non un continuo guardare verso il passato senza attenzionare il  presente ed il futuro ma, al contrario, ha generato un perdurante ed al momento inarrestabile processo involutivo per la nostra città  sotto tutti i punti di vista.
Una città a cui l'amministrazione attuale, che si presentò al vostro cospetto in campagna elettorale, aveva garantito di possedere le ricette  per rilanciare lo sviluppo economico.
Abbiamo  visto in un anno come questa politica regionale ingrata e indegna abbia tentato e continui a tentare di saccheggiare la nostra città da tutte quelle piccole eccellenze e servizi che hanno richiesto tantissimi anni di duro lavoro e lotte per poter essere realizzati: mi riferisco al centro nascite che si tenta in tutti i  modi di chiudere in favore di quello di Termini Imerese (forse perché c'è Lumia?); mi riferisco ad un porto ormai in balia delle onde del nostro mare; ad una marineria che sta, poco poco, spegnendo i motori delle proprie barche perché accoltellata da leggi ingiuste e resa morente da una infrastruttura ormai fatiscente e inadeguata per rilanciare le attività collegate a questo fondamentale indotto.
Due semplici esempi da cui si evince chiaramente che chi in questo momento riveste un ruolo talmente importante, come quello di Sindaco, non fa ciò che andrebbe fatto a tutela di questo territorio: non urla allo scandalo contro il governo regionale (forse perché della sua stessa bandiera) per difendere una città ormai allo stremo delle sue forze .

Detto ciò, riprendendo e sfogliando con interesse il programma elettorale del sindaco Lapunzina, mi sono soffermato su alcuni aspetti che lui stesso aveva posto come prioritari per la propria azione politica.

Primo argomento: "Giovani sport e associazionismo"
Dopo un meraviglioso preambolo nel quale Lapunzina esalta la figura dei ragazzi come futuro di questa città, divide gli interventi in diverse macro-aree. Si parla di realizzare punti wi-fi gratuiti nelle maggiori piazze della città (non ne vedo traccia, nonostante diverse proposte fatte da privati per realizzarli). Si parla di manifestazioni sportive di richiamo e, a parte la meravigliosa gara di kart su circuito cittadino (già organizzata  e realizzata sotto la giunta Guercio) non vedo altre novità (a meno che non mi si voglia dire che la regata di qualche giorno fa sia da intendersi come evento sportivo di grande richiamo e respiro internazionale, la cui organizzazione, tra l'altro, pur apprezzando molto gli sforzi dei volontari, mi è sembrata assai  grossolana.
Si parla di tutta una serie di convenzioni tra cui, mi risalta all'occhio, quella con la Provincia per "un utilizzo polivalente" del Palasport Tricoli (anche in questo caso di convenzioni non vedo traccia).
Si parla di una riqualificazione nelle sue funzionalità della Corte delle Stelle, da tempo pronta per essere utilizzata e da tempo chiusa senza prospettive e finalità se non quelle volatili pronunciate a parole. Si sosteneva, ad esempio, che dovesse divenire la casa delle associazioni, della consulta delle associazioni (ma poi mi domando, a cosa dovrebbe servire la consulta delle associazioni visto che quando si devono realizzare eventi (vedasi la regata) si costituisce ad hoc un' associazione alla quale viene affidata l'organizzazione?
Non parlo di interventi di manutenzione o altro perché mi si potrebbe obiettare che il Comune non ha soldi e pertanto tutto viene limitato. Mi verrebbe però da dire che quando questo opuscolo è stato stampato il Sindaco di oggi, candidato ieri nonché consigliere uscente, aveva perfettamente contezza della salute delle casse comunali. Per cui, se una cosa non la si poteva fare perché l' ha inserita nel suo pogramma? Per ammaliare gli elettori? Per illuderli? Oggi di quelle proomesse non mantenute la città esige che si paghi il conto.

Secondo argomento:  Turismo
Altro aspetto fondamentale per la nostra economia non può non essere il turismo.
Un turismo che già a causa della grave crisi finanziaria è, già di suo, un settore in serie difficoltà . Anche qui nel programma  del Sindaco si fa riferimento a cose che oggi, ad un anno di distanza, sembrano essere fantascienza. Nulla di difficile da realizzare, nulla di oneroso da realizzare. Si parla di crescita turistica puntando, "senza esitazioni", ad una piena convergenza e collaborazione tra gli operatori del settore, le altre categorie produttive ed i cittadini. Tralasciando l'auspicio dell'amministrazione di farsi garante della creazione di servizi efficienti per il cittadino, cosa di cui non vi è traccia, è chiaro che questa collaborazione con le categorie del settore non vi è stata. Se la collaborazione di cui si parla vuol dire imporre una tassa di soggiorno (su cui ho ampiamente argomentato in questo anno di consiglio comunale) che, tra l' altro, tecnicamente e fattivamente è' di difficilissima riscossione ( basta guardare quanto incassato in questi mesi), rifiutando di accogliere l' istanza delle categorie in questione disposte, per intenderci meglio, a proprie spese a creare una grande struttura adibita a parcheggio - consentendo di applicare una tassa non a chi sceglie cefalù come meta di soggiorno ma a chi sceglie cefalù come meta di passaggio - per poi investire quanto incassato per la manutenzione delle strade, per la cura dell'arredo urbano e la nascita di tutti quei servizi oggi latitanti nella nostra città, beh.. Siamo davvero in alto mare.
Siamo  in alto mare in quanto, in un momento di grave crisi come quella che viviamo, occorre non innalzare un muro di gomma tra amministrazione e categorie, ma avviare un percorso di concertazione e collaborazione per riuscire insieme, nel rispetto dei rispettivi ruoli, a superare questa fase di emergenza. dato che Cefalù, per le sue caratteristiche e le sue  indiscusse potenzialità, è in grado di rialzarsi e  tornare a correre.
Ho letto, sempre nel programma, di un portale internet interamente dedicato all' offerta turistica cefaludese ed in grado di favorire l' occupazione. Anche di ciò non vedo traccia. Si parlava di implemento e destagionalizzazione  dei flussi turistici (poi se la sagra della salsiccia o la sagra delle chiacchiere, nonostante sia molto apprezzabile l' impegno di nostri concittadini che a titolo gratuito e con spirito di sacrificio le hanno realizzate, possano considerarsi eventi volti a queste funzioni, beh ci fa comprendere la poca capacità di questa amministrazione di comprendere quale debba essere la strada maestra da intraprendere).
Non basta certamente la presenza con stand della nostra città alla Bit di Milano per promuovere Cefalù in tutto il mondo e renderla appetibile a tour operator o a turisti autonomi. Si parlava di front Office on The Beach, ossia di uno staff di giovani creato per fornire informazioni ed accoglienza ai turisti sulla spiaggia in accordo con i gestori dei lidi. Ad oggi non sono a conoscenza di nessun accordo posto in essere. Nulla di nulla.
Per non parlare di una Open card  con la quale si sarebbero dovute mettere in rete e a reddito, con un unico ticket per i turisti e i visitatori, tutti i beni storici e artistici della nostra città. Anche qui aria fritta!
Un settore turistico, quindi, che non si riesce a far progredire, un settore che si vuole solo "spennare" con tasse e contro-tasse e contributi per la festa x o y, senza invece tornare ad usare una parola che oramai non si sente nemmeno pronunciare: "Programmazione".
È chiaro che prima o poi si dovrà affrontare anche l' ingarbugliata questione del pregresso tarsu di diverse attività, specialmente quelle alberghiere, ma anche qui, indipendentemente dai contenziosi in atto, se ci fosse  una stretta interlocuzione tra amministrazione e categorie si potrebbe tentare di risolvere qualcosa. Infatti, parlando di tarsu, da diversi mesi questa amministrazione propone attività di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Un porta a porta che al momento non dà molti risultati. Allora una proposta da fare a chi, specialmente nel periodo estivo, produce più rifiuti potrebbe essere simile a quella posta in essere dal Comune di Bari: "Voi aumentate la soglia di differenziata? Vi abbattiamo la tarsu del 40% o del 50%". Atti pratici e  convenienti per tutti. Per il comune in primis, per i privati in secundis.

Terzo argomento: Decoro Urbano.
Per questa amministrazione, riporto testualmente la frase: "il decoro innanzitutto".
È chiaro però che per decoro urbano non ci si può accontentare di mettere quattro piante o quattro fiori (a spese degli sponsor)  o quattro paletti: occorre anche fare in modo che sia i cittadini, ma soprattutto chi ci onora della propria visita, rispettino le nostre regole.
A tal proposito non posso non trattare la annosa questione dei camper sul lungomare. È inammissibile che una città che vuole fare la differenza, una città che vuole garantire e far osservare il decoro urbano, non sia in grado di fare rispettare delle ordinanze.
Mi riferisco all' ordinanza 38 del 2010, la quale all art. 14 vieta la sosta ambo i lati di camper o roulottes sul lungomare Giardina e sulla via Pintorno . È inammissibile che costoro soggiornino con soli 10 euro, in sfregio a chi per soggiornare a cefalù con vista mare ne spende 80 / 100.  È inammissibile che una città come la nostra consenta a costoro di sporcare e imbrattare senza che nessuno faccia nulla. Abbiamo visto che non abbiamo la capacità di tutelare coercitivamente il rispetto di questa ordinanza? Stiamo assistendo ad un vero e proprio passa-parola tra i camperisti che si consigliano di venire a Cefalù dato che, con pochi euro, possono fare ciò che vogliono. Benissimo. Ripristiniamo allora il divieto di transito. Esistono i camping attrezzati per la loro sosta e per consentire loro lo scarico dei reflui. Il mancato conseguimento delle minime condizioni per parlare di decoro urbano è dovuto anche alle continue infrazioni di chi, non conoscendo le regole o infrangendole di proposito, transita indisturbato, anche a senso di marcia contrario, attraverso il centro storico della nostra città senza che nessuno riesca a sanzionare questi comportamenti. Allora mi domando: essendo presente l'attrezzatura per la video-sorveglianza, ed essendo presente un regolamento che la disciplina, perché non renderla attiva?

Quarto argomento: Consulenze
Si e' tanto demonizzata un' esperienza politica di anni e anni fa. Si e' tanto detto, o meglio stradetto, di certe consulenze; sono stati fatti proclami per le somme spese per consulenti esterni all' amministrazione con diverse funzioni. Bene, voglio fare qualche esempio su come venivano spesi i soldi negli anni passati. Si era dato l' incarico di esperto esterno ad un legale, avv. Armao, con importo complessivo annuo di 50 Mila euro, riducendo in modo drastico le spese relative al contenzioso del nostro ente . Benché  il nostro sindaco abbia molti consulenti a titolo gratuito, nei primi sei mesi dell' anno, si sono impegnati circa 140 Mila euro per spese legali relativamente alla difesa dell'ente. Cosa conveniva?
Un altro esempio è relativo al ruolo di consulente dell'informazione, da tanti vituperato, in quanto costava circa 40 Mila euro l' anno. Oggi non c'è più il consulente, ma cefalù non va più sui giornali locali, regionali e nazionali, se non  per le continue  notizie di cronaca riguardanti la situazione economica deficitaria della nostra città.
A tal proposito è opportuno precisare infine che avere speso in 10 anni un milione di euro circa, cioè 100mila euro l' anno, per consulenti o esperti, ne ha fatti risparmiare all' ente almeno 3000.000 e di certo questo non può essere indicato come motivo di dissesto finanziario. Questo è il vero risultato di una amministrazione sempre vituperata dal sindaco Lapunzina. Attaccata più di quanto meritasse, perchè e' chiaro che chi governa non è mai perfetto. Ne è esempio quanto detto dallo stesso Lapunzina a proposito dell' adesione ai Borghi più belli d' Italia: da consigliere d' opposizione l' ha giudicata una adesione sterile ed inutile, da Sindaco si è fatto promotore perché cefalù fosse attenzionata dallo stesso organismo.
Altra cosa che mi lascia perplesso, parlando di S. Raffaele, è la differenza dei comportamenti assunti dal nostro Sindaco quando rivestiva la carica di consigliere comunale: urlava allo scandalo per certe assunzioni di dubbia trasparenza mentre oggi, in una situazione totalmente differente dal punto di vista della salute finanziaria dell' ospedale, si assumono cognati, cognate parenti e amici di chi è strettamente legato al governatore Crocetta. Dove sta dunque la verità? In ciò che diceva il Sindaco da consigliere d' opposizione o nelle azioni che quotidianamente svolge quale Sindaco della nostra città? Il giudizio lo lascio a tutti i cittadini che saranno certamente in grado di valutare l'operato del Sindaco Lapunzina anche in funzione di ciò che diceva nel passato.

Conclusioni
Concludo dicendo che i miei interventi non sono mai stati volti a fare un processo al Sindaco Lapunzina ma a chiarire e mettere a nudo tutte quelle criticità che ho riscontrato in un anno di esperienza. Il PdL ed il sottoscritto sono stati disponibili per un intero anno a collaborare nel rispetto del ruolo che voi ci avete dato, di consiglieri d' opposizione, per il miglioramento di Cefalù. Sia chiaro che non consentiamo a nessuno, neanche all' attuale Presidente del Consiglio, di sostenere tra le righe che non abbiamo avuto e non abbiamo quella responsabilità che serve a chi deve rappresentare il popolo, perché possiamo dire a voce chiara e forte che la nostra opposizione non è stata ostruzionistica  e rancorosa come quella che si è vista in questi ultimi dieci anni e di cui l'attuale Presidente ha fatto parte. Se dobbiamo proprio cercare le responsabilità della situazione attuale nel passato, credo che tutti indistintamente, precedenti maggioranze e opposizioni, siano coinvolte e le carte oggi parlano chiaro, la delibera della corte dei conti parla chiaro!
Noi intanto attendiamo di capire se il programma presentato dal Sindaco Lapunzina nel corso della passata campagna elettorale, sia stato il frutto di un delirio di onnipotenza di cui oggi è chiamato a pagare il conto.

Di Paola
Avete parlato di tutto, e soprattutto - già che c’è stata questa coincidenza - in assenza della controparte. Io sono abituato a confrontarmi e quindi qualsiasi cosa dovessi dire in questa sede non avrei il naturale interlocutore. Stasera, mi ha colpito uno stato d’animo, quello di cassata o riggio; che, all’inizio, lo sono stati con il sindaco lapunzina in una maggioranza. Dopo pochi mesi, se ne sono  dovuti allontanare. 
Io ho vissuto una stessa esperienza stanno col consigliere lapunzina, in opposizione, dopo alcuni mesi me ne sono dovuto allontanare. Quindi il loro stato d’animo lo comprendo e ne comprendo anche le ragioni.
Liberto
Semplicemente per dire che, nonostante noi abbiamo organizzato questo momento, non è che privava all’altra parte di essere presente. A questo punto, potrebbe anche sorgere il dubbio: “può darsi che è dall’altra parte che non vogliono il confronto”?
Cassata
Una precisazione. È un chiarimento perché non dobbiamo lasciare adito a cattivi pensieri. Noi avevamo scelto questa data pensando di doverla fare addirittura il 10, poi, per problemi tecnici, abbiamo rinviata al lunedì successivo. Poi soltanto il mercoledì/giovedì scorso soltanto noi abbiamo saputo di questo evento dello sposalizio dell’assessore leonardis, a cui facciamo gli auguri e penso che tutti noi ci associamo. 
In ogni caso, sono presenti due autorevoli esponenti della maggioranza: il consigliere fatta  e cortina i quali se lo avessero ritenuto opportuno potevano intervenire in qualsiasi momento. Non era stata fatta con lo scopo di evitare il contraddittorio, anzi, il contraddittorio riteniamo sarebbe stato utile.

Per fortuna che ogni tanto ci azzecco.  Per esempio, tu stasera hai detto che il 27 maggio è arrivata una lettera da parte...
Quando ero, una domenica a crm con il presidente del comitato enzo cesare,  appena lui ha detto di questo avanzamento dei lavori e di tutte le problematiche che ne conseguiranno con l’apertura dei cantieri, io ho detto quello che ha detto la rfi  e cioè che sarebbero lievitati i costi, ed è impossibile che venga fatta la tratta ferroviaria tutta in galleria da ogliastrillo a castebuono partendo soltanto da castelbuono, e ci ho azzeccato. Così come, per esempio, è stata ricordata la certificazione sanitaria sul potabilizzatore. Questa certificazione non è nata come certificazione sanitaria; era autorizzazione sanitaria al potabilizzatore, poi diventò certificazione, come se le due cose fossero sinonimo, poi diventò qualcos’altro.

Su tutti gli argomenti che sono stati affrontati, io sono aperto il confronto, non, con tutto il rispetto per il consigliere fatta,  ma con chi è stato il protagonista della opposizione negli ultimi 10 anni. Io sono stato con lui soltanto per cinque anni, e sono pronto a confrontarmi con chiunque su tutti gli argomenti con carte alla mano, se questo però serve a chiarire, se invece deve servire ad approfondire i solchi che ci sono, io non sono disposto.

Una cosa però ve la voglio chiedere come cittadino: ma ci andrete in consiglio comunale la prossima volta, o lascerete tutto nelle mani di questa minoranza che è maggioranza? 
Nella prima repubblica, in momenti come questi, ci sarebbe stata la cosiddetta crisi, ci sarebbero state dimissioni. Qua, nella seconda repubblica, che doveva essere il toccasana, elezione diretta del sindaco, di fatto la città è bloccata, siamo in piena crisi, abbiamo un sindaco che non ha una maggioranza in consiglio comunale e non succede nulla. Per noi cittadini è inaccettabile. 
Qua, qualcuno una decisione la deve prendere: o tornano in consiglio e fanno la battaglia in consiglio comunale, ma così non ha senso.

Riggio
Una precisazione. 
Perché secondo me l’ingegnere di paola ha centrato proprio l’argomento essenziale cioè il fatto dell’esigenza di un contraddittorio, ma noi, io e tutti gli altri consiglieri comunali, abbiamo la stessa esigenza che ha lei, proprio quella di confrontarci. Il problema di questa tavola rotonda è proprio il fatto che la maggioranza ci ha negato il confronto perché lo teme, perché le nostre proposte di mettere un punto all’ordine del giorno, proprio per confrontarci, non sono mai stati accettate. Nel momento in cui noi ci vogliamo confrontare, portando all’attenzione del consiglio, la trattazione di alcuni temi, e quei temi non vengono trattati perché l’amministrazione non si vuole confrontare su quei temi, evidentemente nasce il problema che crea poi questa consesso. Alla domanda: ma voi ci tornate in consiglio comunale? Io non posso rispondere singolarmente. Sicuramente noi ci riuniremo e cercheremo di valutare, ma certamente quando il consigliere larosa ha perfettamente richiamato alcuni passi dell’ultima risposta che ha dato il presidente del consiglio. Nei suoi confronti, diversi mesi fa, abbiamo fatto un atto di censura, peraltro sottoscritto da 13 consiglieri, non 11 - il primo atto di censura -, nel quale gli abbiamo mosso precise contestazioni (sono documenti che chiunque può leggere). Lui questo atto di censura non l’ha nemmeno preso in considerazione dichiarando che non è un atto di censura, è una cosa così che hanno detto i consiglieri ma l’atto di censura è un’altra cosa. Benissimo, dopo ripetuti comportamenti anche peggiori, tra cui quello che ha citato il dottor scialabba, che io, da vicepresidente, mi trovo in aula con un presidente del consiglio che viene, chiama i consiglieri, li fa firmare, dopo di chè la maggioranza decide che, siccome pensava di andare “sotto “come votazione per la posta vecchia, la maggioranza abbandona l’aula e il presidente del consiglio abbandona l’aula assieme alla maggioranza. Dopo un’ora che i consiglieri giustamente si rivolgevano a me, nella qualità di vicepresidente, io chiamo il presidente per chiedergli cosa stesse facendo, mi risponde “siamo in riunione di maggioranza”. Cioè il presidente abbandona l’aula per partecipare alla riunione politica, mortificando il dibattito. Poi non si capisce come, con quali strumenti, al di là di ogni ragionevole sospetto, indomani si riescono finalmente ad avere i numeri per discutere e approvare. Ecco, questo non può essere un discorso a senso unico, cioè noi il confronto lo vogliamo e lo cerchiamo ma il confronto deve essere sereno. Ci sediamo discutiamo, se il sindaco ha la maggioranza, le proposte fatte dall’opposizione le boccia. Ha la maggioranza? Noi portiamo la tassa di soggiorno, discutiamo ognuno dice la sua, poi si vota, se c’è una maggioranza boccia le proposte della opposizione e porta avanti le proprie. Qua invece il discorso è che il dibattito viene soppresso per evitare proprio di andare “sotto” con i numeri, perché siccome, come diceva lei, la maggioranza non c’è più ma la crisi non la si vuole fare perché non si deve riconoscere che manca la maggioranza e il sindaco deve sbandierare l’idea che lui non scende a compromessi con nessuno, allora, automaticamente, per sopperire a quella che è la carenza dei numeri in consiglio comunale, fa pressioni sul presidente del consiglio per fare in modo di non andare “sotto”. E questo noi non lo possiamo tollerare. 
Quindi le nostre decisioni penso che partono da questi ragionamenti. Qua nessuno si vuol sottrarre al contraddittorio.
Dopo aver tentato in tutti i modi la lotta in aula, ci siamo resi conto che qua il problema non è tanto dialettico ma è un problema istituzionale, cioè di ruoli, perché non si può avere un consiglio diretto da un segretario di partito; qua bisogna ristabilire la funzione del consiglio comunale.

Cassata

Le nostre proposte, la mia sensazione è che quando i consiglieri che appoggiano la amministrazione attiva, si sono sottratti al confronto in consiglio, anche su nostre proposte positive, ad esempio la tassa di soggiorno ... ma, siccome il sindaco capiva che sarebbe stata una proposta, un boomerang per lui, perché se fosse andato in discussione questo argomento, se veniva approvata si evidenziava una frattura nella sua coalizione, se non veniva approvata, la classe produttiva cefaludese (che lui si cura, a suo dire) avrebbe detto “ma tu sei stato la causa di questo male”, per cui si sarebbe buttato lui stesso nel baratro. Per cui ha capito questa situazione e ha mortificato il dibattito. Questa è la verità. Mortifica il dibattito quando lui le cose non se le può intestare direttamente. Quello che vedo è che non si lavora per cefalù ... è passato il messaggio che noi avevamo intenzione di dichiarare il dissesto; lungi da noi, soltanto un’imbecille poteva, con quella situazione,  dichiarare il dissesto, volevamo soltanto che si aprisse il dibattito per arrivare ad una decisione coerente. Ma la sua paura era che ci fossero stati dei colpi di mano, che non avesse potuto dominare “il fare” dei suoi. Questa è la verità.

D’Antoni

Quando il signor fava ha parlato di turismo e io, in quanto addentrato nel settore, ho pensato: “ma c’è ancora qualcuno a cefalù che è così pazzo da investire nel turismo? Ma, in questa sala, si è mai pensato di tutelare i privati che cercano di lavorare col turismo”? Cioè, l’altro giorno, c’era una denuncia, lo posso dire, contro il sea palace per i fuochi d’artificio. C’era una denuncia verbale contro locali che alle 10:30, non alle 3:30, sono presi di mira dalla polizia, in quanto chiamati, di andare nei locali - che spendono soldi per cercare di richiamare ... - mi costa, è successo al sottoscritto, alla villa comunale è arrivata la polizia ... ma cefalù, mi stavo chiedendo, vuole essere un paese turistico? Parliamo di ascensori di shuttle che ci portano sulla rocca ... ma chi dobbiamo portare sulla rocca? Io ci posso andare sulla rocca! Se continuiamo così, saremo noi ad andare sulla rocca, forse. Perché il turismo non ne vedremo più perché quei pochi turisti che arrivano a cefalù. E, mi costa qua - il consigliere liberto lavora nello stesso settore -, chiedete quanti locali ci chiamano più per fare una serata a cefalù; non rischia più nessuno perché per fare una serata ci vogliono i soldini. Investo € 5/600 per poi vedermi arrivare alla polizia alle 10 e chiudermi la serata e io me ne torno a casa con le pezze dietro il sedere, scusate il termine. 
Però, quindi in questa sala, credo sia opportuno che l’amministrazione, la maggioranza, la opposizione, si dovrebbe tutelare i privati che hanno voglia, ancora oggi al 2013, di investire a cefalù.
Credetemi, sono rimasti in pochi. E, allora, se questi pochi sono rimasti, tuteliamoli perché se anche loro decidono di fermarsi, siamo arrivati veramente al baratro e ci buttiamo tutti di sotto, e non avremo più corde per risalire.
Scialabba
Non mi resta che chiudere i lavori, ringraziando il pubblico per il contributo che ci ha dato, anche se - diceva di paola - non c’è stato l’interlocutore diretto, però l’intenzione nostra è quella di essere portavoce e di spiegare alla gente come si trova, in questo momento, cefalù, l’economia di cefalù e noi che non abbiamo avuto l’ascolto da parte di questa amministrazione.
Spero che, da questa sera, può darsi - o per via dei giornali locali o - sicuramente ci sarà qualcuno che vorrà rapportare al sindaco ed alla amministrazione che c’è stata molta gente che ha partecipato, dicendo proprio le carenze (i pregi di questa amministrazione, non lo sò; può darsi che ci sono pure) e li vanno a riferire.

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