L'Amministrazione non può violare la sacralità del Cimitero

Ritratto di Pasqualino Turdo

21 Novembre 2024, 12:04 - Pasqualino Turdo   [suoi interventi e commenti]

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Al fine di accelerare l'iter burocratico-amministrativo previsto dalle Leggi per dotare Cefalù di un rifugio per cani e gatti, finalizzato alla loro cura ed alla loro adozione, nelle more che la Regione emani il decreto di attuazione della Legge regionale n.15 del 22/08/2022, che tali rifugi ha previsto, i Consiglieri di minoranza, avevamo presentato un'apposita mozione, www.qualecefalu.it/node/24963 , per impegnare il Sindaco e l'Amministrazione:
- ad individuare i siti del territorio comunale nel quale realizzarli;
- a predisporre tutti gli atti necessari a realizzarli;
- ad inserire la realizzazione di tale struttura nel piano triennale delle opere pubbliche.


La mozione, discussa nella seduta consiliare del 6 novembre scorso, è stata bocciata dai Consiglieri di maggioranza.
A loro dire, infatti, nelle more che la Regione emani le norme tecniche di attuazione della predetta Legge, la mozione non avrebbe potuto tradursi in atti amministrativi concreti ed immediati.
Motivazione assolutamente infondata e pretestuosa, dal momento che, dopo che la Regione avrà emanato le predette norme, il primo atto che il Consiglio dovrà adottare al fine di avviare l'iter della realizzazione dei rifugi sarà proprio la scelta dell'areawww.qualecefalu.it/node/24994 .

Di fatto, l'Amministrazione, quando si è discussa la mozione, aveva già scelto l'area nella quale realizzare un rifugio e, per di più, lo aveva cominciato a realizzare con l'apertura del varco nel muro e lo sta continuando a realizzare, addossato al muro di cinta orientale del vecchio cimitero, accanto al cancello che permette l'accesso carrabile ai viali più bassi dello stesso, che carrabilmente non sono accessibili dagli ingressi principali.

         
         

Il tutto all’interno della fascia di rispetto del Cimitero, nella quale la Legge impone il vincolo di inedificabilità assoluta, con gli scopi ben precisi di "cautelare la popolazione sul piano igienico sanitario con una fascia di salubrità e garantire tranquillità e decoro ai luoghi di sepoltura", (Tar Piemonte sez I n. 111 1989) e, in estrema sintesi, per separare la "città dei vivi" dal luogo destinato ad accogliere i defunti.

Di fatto l'Amministrazione, per avere localizzato l'area dove l'ha localizzata, non solo ha esautorato il Consiglio della prerogativa delle scelte urbanistiche, che gli è propria, ma ha violato la SACRALITÀ DEL CIMITERO.

TUTTO HA UN LIMITE!
Anche l'arroganza, l'incompetenza, la sprovvedutezza e l'improvvisazione dell'Amministrazione.

Ad intestarsi la levata di scudi contro tale inaccettabile modo di (dis)amministrare la Cosa Pubblica a Cefalù, dovrebbe essere il Presidente del Consiglio.
Se, nella sua qualità, l'Avv. Calabrese non dovesse intestarsela, ad intestarcela saremo noi Consiglieri di minoranza del Gruppo “InnoviAmo Cefalù”.
Ce la intesteremo difendendo e tutelando, in tutte le sedi, gli interessi dell'organo istituzionale del quale facciamo parte e quelli della Città, dei vivi e dei defunti, che rappresentiamo con lo stesso titolo e con la stessa dignità dei Consiglieri di maggioranza.

Abbiamo grande rispetto dei cani e dei gatti, ma più grande l’abbiamo per le Leggi ed i Cefaludesi tutti.
Anche di quelli passati a miglior vita.


    I Consiglieri del Gruppo “InnoviAmo Cefalù”
    Carmelo Greco, Antoniella Marinaro, Angela Fatta, Pasqualino Turdo