6 Novembre 2024, 08:41 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Per lasciarne memoria su questo blog, pubblico il testo integrale dell’ordinanza n°59 di ieri 5 novembre 2024, “finalizzata alla salvaguardia ed alla tutela della pubblica incolumità”, con la quale, a seguito del rapporto del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Palermo sull’intervento, eseguito il 30 ottobre, “per la comparsa di fessurazioni negli edifici “C” e “D” del complesso denominato “Palazzo Argi” in contrada Spinito”, ha ordinato “a RFI SpA, nella qualità di committente dell’opera raddoppio ferroviario tratto Ogliastrillo-Castelbuono, di provvedere, con direzione tecnica qualificata, ad effettuare una accurata verifica dello stato dei luoghi e procedere ad approfondite indagini strutturali circa lo stato delle strutture in questione, assicurandone contestualmente il continuo monitoraggio”.
Gli ordini impartiti dal Sindaco a RFI trovano il tempo che trovano.
Ciò perché l’accurata verifica dello stato dei luoghi, le approfondite indagini strutturali circa lo stato delle strutture degli edifici ed il continuo monitoraggio dello stesso, mai potranno modificare quanto è accaduto né potranno, mai, restituire ai luoghi ed alle unità immobiliari danneggiate l’integrità che avevano prima del passaggio della talpa.
Se il continuo monitoraggio delle strutture dovesse, malauguratamente e come io non ritengo, appalesare un’evoluzione della fenomenologia già verificatasi tale da comprometterne la stabilità, potrebbe fare da supporto ad una successiva ordinanza di sgombero delle unità immobiliari e degli edifici nei quali evoluzione in questo senso dovesse essere registrata.
Purtuttavia, l’ordinanza del Sindaco è importante.
Il Sindaco ha battuto un colpo nel segno dell'assoluta certezza che sulla salvaguardia e sulla tutela della pubblica e privata incolumità il DOMINUS È IL SINDACO.
Peccato che tale segno è venuto, soltanto, dopo gli accadimenti degli ultimi giorni, che, inizialmente e con assoluta leggerezza, sono stati minimizzati.
Peccato perché oramai il DADO È TRATTO.
La talpa non può essere fermata né può andare indietro.
La talpa deve andare avanti.
Giocoforza, lungo il tracciato previsto sino alla valle del Carbone, per poi, ripartire da Ogliastrillo e ripercorrerlo parallelamente, ripassando sotto lo Spinito, una cinquantina di metri più a valle di quegli stessi edifici, danneggiati dal suo primo passaggio.
Peccato!
Il Sindaco avrebbe dovuto battere il colpo, prima, molto prima.
Già all’inizio di settembre del 2022, quando l’apertura della voragine a Vallone di Falco,
più che campanello d’allarme era stato suono sinistro di una sirena.
Allora, come ho scritto, www.qualecefalu.it/node/24473 , si sarebbe stati in tempo per PRENDERE IL TORO PER LE CORNA.
Allora, si sarebbe stati in tempo per riportare il tracciato a monte della fascia collinare, intensamente edificata ed urbanizzata, dal Pietrapollastra al Sant’Oliva, allontanandolo ed approfondendolo rispetto al piano di sedime degli edifici che vi ricadono.
Purtuttavia, nell’ineluttabilità delle ulteriori fenomenologie che si registreranno al primo passaggio della talpa in direzione del Carbone e di quelle altre, che ad esse si aggiungeranno per il secondo passaggio, il toro può essere, ancora, preso per le corna.
Si può, ancora, evitare la fenomenologia, ben più grave, che sarà causata dalla realizzazione con metodi tradizionali delle opere previste per la fermata sotterranea.
Da Pietrapollastra a Pietragrossa.
Di seguito l'ordinanza del Sindaco nell'originale pubblicato dal Comune.
Saro Di Paola, 6 novembre 2024
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