A Pietragrossa ci siamo quasi

Ritratto di Saro Di Paola

21 Settembre 2024, 07:13 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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A Pietragrossa, ci siamo quasi.
                                                                                     
Manca poco al completamento della paratia di micropali col getto della trave in calcestruzzo armato che ne collegherà le teste.

Intanto, per rendersi conto di quanto è ricco d'acqua il sottosuolo di Pietragrossa, qualora ve ne fosse ulteriore bisogno, basta guardare un'altra sorgiva a cielo aperto, la cui esistenza non è sotto gli occhi di tutti come quella del bevaio.
Tale sorgiva deve essere cercata.
                                                                                       
E, cercandola, la si trova.
Ubicata, planimetricamente, una decina di metri ad ovest del vertice lato Palermo della paratia in corso di ultimazione e, altimetricamente, ad una quota superiore di un paio di metri rispetto alla quota del vertice medesimo.
                                                                                        

Il che significa che quella sorgiva si trova all'incirca dieci metri più sopra la quota d’imposta prevista per la galleria di accesso alla fermata sotterranea.
                                                                          
Ragion per cui, se in corrispondenza di quello che dovrebbe essere l'imbocco della galleria di accesso il livello della falda idrica è all'incirca quello che ho segnato nella tavola, che segue, del "progetto esecutivo", 
                                                                                         
a monte dello stesso imbocco il livello dell'acqua è più alto.

Quella di cui scrivo è una sorgiva, che, da quando sono iniziati i lavori propedeutici all'apertura dell'imbocco di tale galleria, fa le bizze, perché, come quella dell’EGV CENTER, manifesta fluttuazioni di portata.
A farle cogliere è il raffronto delle due foto che seguono.
          
Nella prima, il livello dell’acqua è più basso di una ventina di centimetri rispetto al bordo del gibbiunieddu, nel quale sversa la sorgiva.
Nella seconda, quello stesso bordo fa da sfioro all’acqua della sorgiva, che scolma dal gibiunieddu medesimo.

Viene da chiedersi:
forse che l'aumento dell'acqua che si sversa nel gibiunieddu è causato da un'altra perdita delle tubazioni del civico acquedotto, a monte dello stesso?
Forse che a rimediare dovrà, o dovrebbe, essere l'AMAP, come per "la perdita" a monte della sorgiva dell'EGV CENTER?

Qualcuno lo penserà.
Certamente.
Io lo escludo.
Altrettanto certamente.

Saro Di Paola, 21 settembre 2024