Assolutamente deludente la relazione sull'attuazione del programma elettorale

Ritratto di Pasqualino Turdo

26 Agosto 2024, 11:21 - Pasqualino Turdo   [suoi interventi e commenti]

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Pubblico l'intervento che ho svolto nella seduta consiliare del 21 agosto scorso, sulla "Relazione annuale del Sindaco sullo stato di attuazione del programma elettorale del secondo anno di mandato (giugno 2023-giugno 2024)"
 

Signor Presidente, Signor Sindaco, Signori Assessori e colleghi Consiglieri

Devo, anzitutto, ringraziare il Sindaco per la falsariga che ha seguito nella relazione, appena letta, sullo stato di attuazione del suo programma elettorale, nel periodo dal giugno 2023 al giugno del 2024.
Una falsariga che in tanti passaggi è divenuta, addirittura, copiato della relazione dello scorso anno.
Come quello sulle POLITICHE GIOVANILI riguardante il viaggio della memoria che l’Amministrazione ha, già, organizzato ad Auschwitz, dal 20 al 22 gennaio 2024, e che, invece, per quanto è testualmente scritto nella relazione di quest’anno, “si terrà con la partecipazione di 20 giovani cefaludesi che avranno la possibilità, interamente gratuita, di visitare il campo di concentramento”.

Il fatto che tale falsariga è del tutto simile a quella della relazione dello scorso anno mi ha facilitato l’intervento che vado a svolgere, perché anche io darò al mio intervento di stasera la stessa falsariga che ho dato all’intervento dello scorso anno.

Inizio, anche quest’anno, precisando che la relazione, nella sostanza, riguarda lo stato di attuazione dei tre programmi con i quali le due Amministrazioni Lapunzina e quella Tumminello, si sono candidate alla guida della Città.

E’, perciò, nell’ottica della continuità amministrativa iniziata oltre dodici anni fa, che guarderò allo stato di attuazione di quei tre programmi.
Ed in tale ottica  non posso che ripetere quanto ho detto lo scorso anno, cioè che la relazione del Sindaco è ASSOLUTAMENTE DELUDENTE.
Certifica, infatti, il fallimento amministrativo rispetto alla soluzione delle questioni più rilevanti che affliggevano la Città nel 2012, come la affliggono, oggi, nel 2024.

Per entrare subito nel merito, mi riferisco alle questioni:
-  Porto;
-  Lungomare;
- Cimitero;
- Via Umberto I°;
- Piscina coperta;
- Castello Bordonaro;
- Degrado della pavimentazione delle vie del Centro Storico.
- Edificio ex sede del Consiglio di quartiere di S.Ambrogio.

Infatti,
quanto al porto
se nella relazione dello scorso anno avevamo letto, cito, che “per il suo valore strategico sono state destinate delle somme dall’ultimo avanzo d’Amministrazione per la progettazione del Piano Regolatore Portuale fondamentale per dare una visione unitaria dell’area di sviluppo della stessa”, nella relazione giugno 23- giugno 24, neanche questo, perché in essa la parola “porto” non esiste.
Leggervi che, cito,
si è aderito all’ITI guidata dal GALP di cui il Comune fa parte, per la presentazione di progetti da inserire in una strategia territoriale che guarda allo sviluppo costiero, che consentirà un approccio atto al reperimento di risorse comunitarie con particolare riguardo alla nostra infrastruttura portuale”  conferma quanto avevamo detto lo scorso anno, con l’aggravante che un altro anno è passato e sul porto nulla di concreto è stato fatto.
Neanche il “minimo aziendale” per il rifacimento delle due banchine collassate.
         

Quanto al lungomare
Leggere nella relazione le stesse testuali parole della relazione dello scorso anno, cito, che “sono stati completati i lavori di rifacimento della pavimentazione e delle balaustre del primo tratto e che sono stati stanziati i fondi per il completamento del secondo tratto”,
con l’aggiunta che gli stessi lavori  “sono stati aggiudicati per il secondo tratto e la consegna degli stessi avverrà a stagione turistica terminata” è la più chiara conferma di quanto avevamo detto lo scorso anno cioè che  l’Amministrazione  procede senza quel progetto unitario complessivo, che, in tutte le competizioni elettorali, è stato ritenuto indispensabile per una  sua riqualificazione che possa risultare adeguata alle esigenze ed alle funzioni che il lungomare dovrebbe assolvere negli anni a venire, in un ambito urbano assolutamente diverso da quello nel quale, grazie al Sindaco Giardina, venne concepito negli anni cinquanta del secolo scorso.

Del progetto futuro” , cito, del “nuovo lungomare quale area finalizzata ad incrementare l’offerta turistico ricettiva ma al contempo asse di collegamento longitudinale tra il club Med e la Città – dovrà assumere il ruolo fondante di luogo della passeggiata a mare, di servizio all’attività balneare e di asse di interconnessione col tessuto viario urbano” promesso nel programma elettorale del candidato Sindaco Tumminello, NEANCHE A PARLARNE.

Il concorso internazionale di idee per la sua risistemazione, che secondo il candidato Sindaco Lapunzina sarebbe servito per dargli lustro è rimasto lettera morta nel suo programma elettorale del 2012.

Sulla  progettazione esecutiva della riconfigurazione della seconda rotonda del lungomare, che sarebbe oggetto di particolare attenzione da parte dell’Amministrazione, mi limito a dire che a farvi arrossire di vergona dovrebbe bastare il ricordo, che, dopo averla fatta ridurre nelle condizioni di irrecuperabilità per le quali la si è dovuta demolire, avevate deciso di non ricostruirla.
         

Quanto al Cimitero
Nella relazione dello scorso anno si leggeva che “sono stati appaltati i lavori per la realizzazione di 128 loculi ed effettuate estumulazioni”.
In quella al nostro esame si legge che quei “128 loculi sono stati realizzati e che sono state eseguite altre estumulazioni”.
Nulla è cambiato neanche al Cimitero.
Dove, tutto procede per inerzia, senza quella programmazione a medio e lungo termine della cui mancanza l’allora Consigliere di opposizione Lapunzina accusava l’Amministrazione negli anni delle sindacature Vicari.
Intanto le condizioni statiche dello spigolo nord-est del muro di sostegno che delimita il Cimitero lato Caldura, quelle dei loculi delle confraternite che vi stanno sopra, quelle della cappella gentilizia che accoglie le spoglie mortali di Giuseppe Giglio e quelle di assoluto degrado del blocco dei  servizi igienici, da noi segnalate in apposite reiterate interrogazioni, continuano ad aggravarsi, senza che l’Amministrazione nulla ha fatto per migliorarle e  per garantire la sicurezza non dei feretri ma dei tantissimi cefaludesi, che, per motivi affettivi, lo frequentiamo.
Non solo nella ricorrenza della commemorazione dei defunti.
        

Quanto alla Via Umberto I°
Nella relazione dello scorso anno si leggeva che era stata “affidata la progettazione per la sua riqualificazione complessiva”.
Nella relazione di quest’anno si legge che “è stato elaborato il progetto esecutivo al fine di realizzare i lavori di restauro e riqualificazione urbana”.
Siamo in attesa di conoscere il progetto di cui ho, personalmente, chiesto copia, e nella odierna occasione  esprimo il disappunto mio e del mio gruppo, per il fatto che l’Amministrazione non ha ritenuto di farlo conoscere in quest’aula ai Consiglieri ed ai cittadini.
Di fatto, ad agosto del 2024, nessun intervento è stato eseguito  per eliminare il pericolo costituito dai dissesti della pavimentazione del suo marciapiede e del muro lato via Mazzini, entrambi causati dalle radici dei ficus.
Pericoli, già emersi durante la sindacatura Guercio, che negli anni successivi si sono aggravati e che richiederanno l’impiego di risorse economiche di gran lunga superiori a quelle che avrebbero richiesto nel 2012.
          

Quanto alla piscina
Nella relazione dello scorso anno non era, neanche, citata.
La piscina era nel libro dei sogni del primo programma elettorale del candidato sindaco Lapunzina ed ora è nel libro dei sogni del Sindaco Tumminello, che, pur di dare una risposta, frettolosa ed emprovvisata, alla nostra interrogazione ed alla raccolta firme della Associazione NUOTO ZENIT CEFALU’, ha fatto un’autentica capriola, se non un tuffo dal trampolino nella vasca senza acqua di una piscina che Cefalù continuerà a non avere.

La piscina coperta non sarà più “nell’area di Via Dietro Castello, attigua ai campi da tennis del Comune” ma sarà “nell’area adiacente il Palazzetto dello Sport e la SS.113 in località Ogliastrillo”.
Non sarà realizzata “tramite progetto di finanza, utilizzando l’apposito stanziamento della Regione e fondi privati a completamento del fabbisogno”, ma, come abbiamo appreso dall’avviso pubblicato sul sito del Comune, sarà realizzata con fondi tutti a carico di ipotetici operatori economici, senza lo stanziamento di un solo euro da parte del Comune e/o della Regione.
Come dire che il Sindaco Tumminello insiste nella pratica di gettare fumo negli occhi, di cui spesso si serve, con disarmante improvvisazione.
         

Discorsi in tutto eguali potrei fare per tanti altri punti dei programmi elettorali Lapunzina e Tumminello, che attengono a questioni nodali per Cefalù.

Mi riferisco al Castello Bordonaro, all’ex Municipio di Via Amendola, alla cinta muraria ed alle pareti della Rocca,  alla pavimentazione della vie del Centro Storico e non ne  aggiungo altri.
                                               
         
         
Signor Sindaco, la verità è che Cefalù non dispone di un parco progetti!
Per poterne disporre, non si può sperare, soltanto, “nell’ottenimento di finanziamenti con fondi PNRR”, come si leggeva nella relazione dello scorso anno, si deve ricorrere all’utilizzo dell’avanzo d’amministrazione e dei proventi della tassa di soggiorno, in misura molto superiore a quella di cui  l’Amministrazione sino ad oggi si è servita.
Non si può continuare a sperperare danaro delle casse comunali per eventi calendarizzati con cadenze e durate che non hanno eguali in nessun Comune d’Italia e che non hanno precedenti nella storia e nella cultura amministrativa della Città di Cefalù.

Signor Sindaco a tutto c’è un limite!
L’andazzo degli ultimi anni non è più tollerato da residenti e turisti.
Eventi, feste, festicciole e spettacoli di ogni genere incrementano i disagi di tutti compromettendo la vivibilità della nostra Città, facendo scadere la qualità del suo turismo, che negli ultimi anni si è involuto in quello che viene definito overtourism.

Ed a proposito non posso concludere questo mio intervento senza fare un cenno a tale fenomeno, di cui, secondo tanti nostri concittadini, Cefalù gode e di cui, secondo tanti altri concittadini, Cefalù, invece, soffre.

Ne faccio cenno citando il passaggio che su tale fenomeno ha fatto Sua Eccellenza il Vescovo Marciante nel "Discorso alla Città di Cefalù ed alla Chiesa cefaludense nella festa del Santissimo Salvatore".

"La presenza di tanti turisti è ricchezza culturale ed economica, ma è una presenza che va governata per non impoverire, fino alla sua scomparsa, la cultura locale con i suoi residenti.

Viene chiamato overtourism il sovraffollamento turistico che va a impattare negativamente sulla qualità della vita percepita dai cittadini residenti sia sulle esperienze dei visitatori. Non sono segno di civiltà alcune reazioni contro i turisti  ma occorre governare il fenomeno”.

Il passaggio del Vescovo sull'overtourism, assolutamente ineccepibile nella forma e nella sostanza, impone una seria riflessione sul fenomeno che deve prendere le mosse dalla risposta alla prima delle domande che il passaggio suscita:
chi ha il dovere di governare il fenomeno?

La risposta è abbastanza ovvia.
Il dovere di governare il fenomeno è dell'Amministrazione, del Sindaco e dei suoi Assessori, che, però, anche quest'anno, si sono dimostrati assolutamente inadeguati a governarlo.
Al riguardo emblematica è stata l'approvazione da parte dell'Assessore Mancinelli del "consiglio giusto" che un nostro concittadino ha dato ai cefaludesi "che soffrono di overtourism: cambiate città così saremo di meno".

Ebbene, se ad un nostro concittadino può essere consentito di dare quel consiglio giusto, dal chiaro tenore ironico e provocatorio, che in molti hanno colto, è inaccettabile che un assessore in carica lo abbia avallato con un like e con un commento che si è presa la briga di eliminare, subito.
Un assessore non può permettersi di mancare di rispetto nei confronti dei residenti che le pagano lo stipendio.

Si vergogni Assessore Mancinelli! 
Dignità, umana e politica, dovrebbe imporle di dimettersi.

Si vergogni Sindaco Tumminello, di continuare ad averla in giunta.
Dignità politica dovrebbe imporle di rimuoverla dall'incarico.

   Pasqualino Turdo, Consigliere comunale