Libertà di stupro-acustico?

Ritratto di Pino Lo Presti

15 Agosto 2024, 17:07 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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Libertà di stupro-acustico?
tranquilli abbiamo un Regolamento e una Ordinanza del Sindaco (sic)! -

 

Non vale la pena di dire alcunchè sulla qualità "professionale " dell’evento svoltosi sul lungomare di Cefalù la notte del 14 agosto, né sulla "natura" dell’evento stesso.
Si potrebbe pure convenire sul diritto, almeno una volta l’anno, alla trasgressione per quelle componenti della società che si sentono – a vario titolo - compresse: un pò come è sempre avvenuto nella storia delle società e come anche ciò che resta del Carnevale ci ricorda.
Dunque va bene che la notte di Ferragosto sia dedicata alle energie giovanili, a quelle della vita, a quelle del Sole; che ora si trova in bilico sull’orlo della sua parabola discendente, rivolto all’ancora invisibile ma inevitabile prossimo autunno.
Ma anche la "trasgressione" in una società civile ha i suoi limiti, e non può essere intesa come libertà totale  di prevaricazione sugli altri, come risarcimento di frustrazioni tutte personali dell’IO, "in c...al mondo"!
 


Non mi soffermerò a considerare se l’onda sonora immessa da quel palco sul lungomare rientrava nel limite dei 60 dB ordinati dal Sindaco nella Ordinanza n. 34 del 23 luglio 2024. E’ stato infatti di per sè del tutto evidente che la potenza andava di parecchio - e sottolineo "parecchio" - oltre: un vero abuso, una vera violenza!
 
Solo due momenti riporterò nella mia memoria di questa notte.
Verso la fine (sono quasi le due) il conduttore fa a voce alta una considerazione:
“non siamo tantissimi ma di qualità” (e lì, giù applausi).
Che sia andato a noia quel continuo "alzate le mani", quel perentorio “giù, giù”, quel rito della accensione delle luci dei telefonini, o quell’ossessivo, narcisistico “Cefalù, Cefalù”? Sarebbe un buon segno di rinsavimento dei nostri giovani!
 
Il secondo che, al netto di tutte le altre considerazioni, mi ha proprio esterefatto è stata la facilità con cui il Conduttore, durante l’ultima canzone della serata, abbassava e rialzava il volume per fare ascoltare la voce del pubblico che quella canzone accompagnava.
Mi ero sempre chiesto chi controllasse quella manopola o leva della consolle che porta in giù o in su i dB, in maniera anche del tutto difforme da quelli sulla carta prescritti.
Ecco l’unica cosa che mi sento di dire a commento di questa serata è che probabilmente tutto sarebbe stato più accettabile se quanto “scritto” fosse poi stato “fatto”.



Fare un Regolamento, Scrivere una Ordinanza di cui poi non si sia in grado di controllare l’attuazione, come minimo non è civicamente educativo per il popolo che guarda!
Già non ci si può fidare delle parole dei politici; se non lo si può fare neanche di quanto scrivono ...!