Il Governo Schifani ha approvato il quarto progetto definitivo della galleria di sfollamento dalla fermata sotterranea di Cefalù

Ritratto di Saro Di Paola

10 Agosto 2024, 07:29 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Il 2 agosto scorso, con deliberazione n. 266, la Giunta Regionale ha "preso atto del progetto definitivo "Fermata di Cefalù-rampa di accesso alla galleria di sfollamento", approvando, di fatto, quella che, per quest'opera inserita nel progetto di raddoppio della tratta ferroviaria Ogliastrillo-Caslbuono, è la quarta delle soluzioni, che RFI ha elaborato negli anni dal 2002 al 2023.

Come si legge tra i considerata della predetta deliberazione, integralmente riportata alla fine di questo scritto, il progetto definitivo di cui il Governo Regionale ha preso atto "afferisce alla realizzazione delle opere concernenti la delocalizzazione della rampa di collegamento alla galleria di sfollamento al di fuori dell'area urbana di Cefalù in un contesto poco urbanizzato situato a ridosso della via Pietrapollastra...e, in particolare, alla sola variante della rampa di accesso alla galleria di sfollamento della fermata sotterranea di Cefalù".
                                                    
Il che non risponde al vero.
Ciò perché il quarto progetto definitivo, oltre alla variante alla rampa di accesso alla galleria di sfollamento, prevede, anche, l'allungamento di questa galleria di circa 500 metri, in direzione Palermo dallo Spinito alla via Pietrapollastra.
Allungamento, che, pur senza incidere sul territorio dal punto di vista paesaggistico perché sotterraneo, si sviluppa sotto un contesto urbanizzato tanto quanto e come quello dello Spinito, per il quale il Prof. Cafiso, Geologo incaricato dal Comune, quando l’imbocco e la rampa di accesso alla galleria di sfollamento, nel secondo progetto definitivo, erano, proprio, allo Spinito, aveva prefigurato,
IL MECCANISMO 2
                                                  

 “di scivolamento del terreno incoerente sotto falda, collasso in galleria, decompressione del terreno in superficie e di quello di fondazione degli edifici con cedimenti, anche notevoli, degli edifici e collasso della viabilità sovrastanti

IL MECCANISMO 3
                                                  
 

di fornello in galleria del terreno incoerente sotto falda, collasso della viabilità in superficie ed eventuali cedimenti degli edifici prossimi alla zona del fornello”

Meccanismi, che, per la delocalizzazione della rampa di accesso sono prefigurabili in un contesto urbanizzato ben più esteso di quello interessato dal secondo progetto definitivo della galleria di sfollamento con imbocco allo Spinito.
Meccanismi, che le “Amministrazioni e gli Enti interessati “non hanno escluso, se è vero, com'è vero, che, nei "pareri/nulla-osta/autorizzazioni di competenza" hanno elencato una serie di "vincoli/raccomandazioni/prescrizioni", www.qualecefalu.it/node/24641, www.qualecefalu.it/node/24643 .
Ciò nel tentativo, evidente, di mettersi il classico "ferro dietro la porta".
Un tentativo, la cui velleitarietà è, tutta, nella assoluta inutilità di "ottemperare in fase di realizzazione alle specifiche condizioni dettate nei pareri medesimi", come si legge nella deliberazione della Giunta Regionale.
In fase di realizzazione di qualsiasi opera, quando il danno è fatto è impossibile ottemperare a condizioni che possano neutralizzarlo: VICOLO BERNAVA DOCET.

Per quanto tale deliberazione ha fatto propri i limiti e le incongruenze dei pareri/nulla-osta/autorizzazioni degli Enti e delle Autorità competenti e pur nella ineluttabilità degli sviluppi della deliberazione medesima, l'Interesse Generale della Città di Cefalù, sostenuto dalla Ragionevolezza, impone che l'inizio dei lavori a ridosso della Via Pietrapollastra avvenga dopo, e soltanto dopo, che si sarà avuta la certezza della realizzabilità della galleria di accesso al piano mezzanino e di tutte le altre opere indispensabili per la fermata sotterranea.
In caso contrario, Cefalù correrebbe il rischio ambientale, gravissimo, di aprire un'altra ferita, per di più inutile, nel suo territorio, per di più urbano.

Però, al riguardo, i 18,71 milioni di euro, che, tanto per cominciare, somma "il costo a Vita Intera stimato per la variante", sono piatto troppo ricco, per far prevalere sulla potenza del danaro l'Interesse Generale della Città di Cefalù, anche se sostenuto dalla Ragionevolezza.

Di seguito il testo integrale della deliberazione della Giunta Regionale.
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                                                  
Saro Di Paola, 10 agosto 2024

Commenti

i 18,71 milioni di euro....sono piatto troppo ricco, per far prevalere sulla potenza del danaro l'Interesse Generale della Città di Cefalù, anche se sostenuto dalla Ragionevolezza.

Lo stesso abbaglio di quel "turismo" ("abbiamo l'oro per le mani") che sta trasformando la nostra città e il nostro territorio in un accampamento di cercatori d'oro con le sue leggi e il relativo grado di civiltà!