2 Agosto 2024, 15:34 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Ragionevolezza avrebbe voluto che i sondaggi geognostici per accertare le caratteristiche idrogeologiche del sottosuolo in corrispondenza dell'imbocco della galleria di accesso alla fermata sotterranea e lungo il tracciato della stessa venissero eseguiti prima che, alla fine degli anni 90, RFI facesse sua la cosiddetta SOLUZIONE 6, proposta dal Comitato "Cefalù-Quale ferrovia", affinché il raddoppio della tratta ferroviaria Ogliastrillo-Castelbuono prevedesse per Cefalù una fermata sotterranea quanto più vicina all'attuale stazione.
Ciò, non foss’altro perché, la galleria di accesso alla fermata sotterranea è l'opera senza la quale la fermata sotterranea non potrà esistere.
Ciò, a prescindere dalle altre opere sotterranee - scale di accesso, scale di sicurezza, galleria di sfollamento e cunicolo di drenaggio- che le fasi progettuali successive all'adozione da parte di RFI della predetta SOLUZIONE 6 hanno dovuto prevedere perché indispensabili per l'esistenza della fermata medesima.
Il fatto che il primo di tali sondaggi è stato iniziato, soltanto, oggi 2 agosto 2024,
è prova, invero banale, che 12 anni dopo l'aggiudicazione alla ToTo dell'appalto dell'opera nel suo complesso, IL PROGETTO ESECUTIVO della galleria di accesso NON ESISTE.
Se fosse esistito, il cantiere di Pietragrossa non sarebbe stato chiuso, subito dopo l’apertura.
Eppure, essendosi trattato di un appalto integrato, cioè di un contratto misto che, prima della realizzazione di un'opera pubblica, ha per oggetto il suo progetto esecutivo, la ToTo avrebbe avuto l'obbligo di allestirlo nei sei mesi successivi all'aggiudicazione, il che significa intorno alla fine del 2012.
Già, i SONDAGGI ed il PROGETTO ESECUTIVO, quegli orpelli, per la cui mancanza, in quel di VICOLO BERNAVA a Palermo, in 12 anni è accaduto di tutto e di più.
Saro Di Paola, 2 agosto 2024
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