Un'altra voragine in via Montessori

Ritratto di Saro Di Paola

27 Luglio 2024, 06:35 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Da così
                                                                                    
a così.
                                                                                    

Il buco nell'asfalto è fenomenologia, lampante, di un'altra voragine in via Montessori, a pochi passi da quella che si è aperta il 14 gennaio scorso, www.qualecefalu.it/node/24755 .
                                                                                    
Sotto l'asfalto, il terreno non c’è più.
La subsidenza l’ha inghiottito.
          
Nella voragine, asciutta, non si vede traccia d’acqua, che possa far pensare che il fenomeno è stato innescato dalla rottura di un tubo del civico acquedotto, come sembrò e venne detto per quella apertasi il 14 gennaio scorso.
                                                                                  
Per evitare fraintendimenti e reazioni sconsiderate preciso, anzitutto, che escludo la possibilità di un nesso, sia pure minimo, con i lavori del raddoppio.
Ciò perché, la talpa Margherita, nella realizzazione della canna dispari della galleria "Cefalù", è, ancora, circa 1 Km ad Ovest della Via Montessori ed i lavori all'imbocco della galleria d'accesso alla fermata sotterranea, che secondo quanto ha scritto RFI nella risposta al Sindaco del 16/07/2024, sarebbero "in corso", un centinaio di metri ad Est della voragine, sono, invece, fermi da oltre un mese, senza essere, sostanzialmente, iniziati.

La nuova voragine in Via Montessori non è fenomenologia di poco conto.
Non può essere sottovalutata.
Richiede approfondimenti per comprenderne la causa.
Prima dell'inizio delle opere indispensabili per la fermata sotterranea, che, come previste nelle tavole del cosiddetto "progetto esecutivo", trasformeranno in una gruviera il sottosuolo di Pietragrossa.

Iniziare tali lavori senza avere la certezza che potranno essere ultimati è andare contro l'interesse generale della Città di Cefalù.
Metterebbe a rischio il completamento del raddoppio, come venne concepito alla fine del secolo scorso, lasciando il territorio cefaludese in un marasma ambientale senza eguali.
Chissà per quanti decenni.

Saro Di Paola, 27 luglio 2024