20 Luglio 2024, 08:54 - Pasqualino Turdo [suoi interventi e commenti] |
Sorpresi dal silenzio istituzionale e pubblico, che era seguito all’eroico gesto, col quale un agente un Ausiliario del traffico in servizio nel nostro Comune, lo scorso 10 aprile, aveva salvato la vita di un turista, che stava prendendo il bagno nel litorale del lungomare, incurante delle avverse condizioni meteomarine ed in considerazione del fatto che la stagione della balneazione, soprattutto per i turisti stranieri, inizia ben prima dell'apertura degli stabilimenti balneari e si conclude ben dopo la chiusura degli stessi, i Consiglieri del gruppo "Innoviamo Cefalù", avevamo presentato apposita interrogazione al Sindaco, www.qualecefalu.it/node/24846,
1- per conoscere le ragioni per le quali l'Amministrazione non ha ritenuto di posizionare la più elementare delle dotazioni di soccorso, un salvagente attaccato ad una fune, in alcuni punti della spiaggia del lungomare, nei periodi durante i quali gli stabilimenti balneari sono chiusi;
2- per sapere se l’Amministrazione intende posizionare tale dotazione nell'autunno prossimo quando gli stabilimenti balneari avranno chiuso la loro attività;
3- per sapere se è intendimento dell'Amministrazione tributare agli agenti intervenuti quell'elogio pubblico che, sinora, non ha tributato.
Alla nostra interrogazione, Il Sindaco ha risposto così:
Noi del Gruppo “Innoviamo Cefalù” gli abbiamo replicato così:
Con la risposta alla nostra interrogazione, testé letta dal Presidente, il Sindaco Tumminello ha messo la pezza ad un altro buco.
Il buco del silenzio, istituzionale e pubblico, che ha contraddistinto la sua Amministrazione sul gesto eroico che, lo scorso 10 aprile, ha avuto per protagonista un ausiliario del traffico in servizio nel nostro Comune.
Un silenzio, assolutamente anomalo, per un'amministrazione come quella Tumminello, che su Facebook non perde occasione per sottolineare anche i fatti più insignificanti che si verificano in Città, nonché quelli che attengono alla sua attività amministrativa.
Signor Sindaco,
il fatto che lei nella risposta alla nostra interrogazione ha scritto di avere "assunto la decisione di rimandare ai Festeggiamenti per il SS.Salvatore il momento più adatto e opportuno per rappresentare davanti alla comunità tutta la gratitudine e la pubblica riconoscenza per il salvataggio di una vita umana",
le piaccia o non le piaccia,
è una pezza che lei ha messo a seguito della nostra interrogazione.
Quanto al resto è il caso di stendere un velo pietoso.
L'Amministrazione ritiene di essersi messa la coscienza a posto con il "cartello ben visibile anche in lingua straniera che segnala ai fruitori della spiaggia l'assenza del servizio di salvataggio posizionato in prossimità della c.d. prima scala".
Ciò pur di non accettare il nostro suggerimento di posizionare in alcuni punti del litorale del lungomare l'attrezzatura minima, un salvagente legato ad una corda,
per rendere più sicuro e più agevole il soccorso ai bagnanti nei periodi in cui gli stabilimenti balneari sono chiusi.
Ne prendiamo atto.
Con grande amarezza e con l'augurio che mai abbiano a verificarsi tragedie come quelle che, in passato, hanno avuto eroici protagonisti i nostri concittadini Giovanni Portera e dott. Franco Bellipanni cui, dopo, pubbliche Amministrazioni hanno intitolato due piazze della Città.
Pasqualino Turdo, Consigliere comunale
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Commenti
Pino Lo Presti -
C'è chi si ritrova meglio nel ruolo di
Ponzio Pilato - o arroccarsi sulla torre della propria Autorità - piuttosto che in quello del Buon Samaritano, e ad usare "alla bisogna" la solita "foglia di fico": "... ne consegue che nessun servizio di salvataggio sulle spiagge è previstto ai sensi della richiamata normativa in un periodo temporale estraneo ai termini che delimitano nell'anno la stagione balneare".
Incredibile! Perchè non dire: è una buona idea, provvediamo subito!?
E, la decisione di onorare il gesto durante i festeggiamenti del SS. Salvatore quando è stata presa e quando ne è stata notizia?