Il disinteresse dell'Amministrazione per i diversamente abili e per il decoro del lungomare

Il 19 maggio del 2023, i Consiglieri del gruppo "Innoviamo Cefalù" avevamo presentato al Sindaco l'interrogazione che segue, sulle condizioni della discenderia alla spiaggia del lungomare, che agevolava la fruizione dell'ultimo tratto di questa spiaggia ai diversamente abili.
                                                     
                                                     

Dal tenore della risposta del Sindaco alla nostra interrogazione
                                                     
avevamo ben capito che all'Amministrazione non interessa l'abbattimento delle barriere architettoniche che impediscono l’accesso in spiaggia ai diversamente abili.
Non avremmo, però, immaginato che la stessa non avrebbe neanche "provveduto alla rimozione del manufatto nell'ottica della bonifica dei luoghi e delle necessità anche in ordine al decoro degli stessi", come aveva scritto nella risposta alla nostra interrogazione.
Oggi, dopo oltre un anno da quella risposta, il manufatto si presenta così:
                                                

Sulla "valutazione della progettazione di una nuova discenderia" che l'Amministrazione nella stessa risposta si era "riservata" di fare, non abbiamo alcuna notizia.
Al riguardo, la mancanza di annunci su facebook ci fa ritenere che nulla l’Amministrazione ha fatto.

Se il tenore della risposta alla nostra interrogazione fosse stato diverso e se la stessa fosse stata utile alla causa dei diversamente abili e del decoro del lungomare ne avremmo presentata un'altra sulle condizioni indecorose della discenderia del tratto iniziale della spiaggia del lungomare.
        
Convinto della inutilità di una nostra ulteriore interrogazione mi limito a lasciarne traccia su questo blog, memoria del disinteresse dell’Amministrazione rispetto ai diritti dei diversamente abili ed al decoro del lungomare.
Così, risparmio all'Amministrazione l'ennesima promessa da marinaio nelle risposte alle nostre interrogazioni.

   Pasqualino Turdo, Consigliere comunale